Dominio Roma, poi la rimonta dell'Inter: la Primavera fa 2-2 e confeziona il 1º posto
Coletta e Della Rocca fanno 2-0 nei primi 45', dopodiché i giallorossi calano e Topalovic e Mosconi ristabiliscono la parità. Ma la vetta aritmetica è nostra

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Una Roma Primavera prima letale, poi ballerina. Ma in vetta, definitivamente. Col 2-2 ottenuto al Tre Fontane contro l’Inter alla 36ª giornata, i giallorossi confermano una volta per tutte il primato in classifica. Serve una vittoria o un pareggio: Graziani e compagni vanno molto vicino al successo, chiudendo sul 2-0 all’intervallo. Dopodiché il calo e la rimonta subita. Poco male per Falsini e i suoi, schierati ancora nel 4-3-2-1. Gli interpreti sono quasi gli stessi visti col Genoa: De Marzi compare tra i pali, con Marchetti, Seck, Reale e Cama a comporre la linea difensiva; Mannini, Romano e Coletta formano il centrocampo, mentre davanti, a supporto di Almaviva, ci sono Graziani e Della Rocca. Tutti volenterosi di fare bene e rendere felici i tanti tifosi accorsi.
Il forte pressing in avvio conferma questa voglia. I giallorossi fanno fin da subito sentire la propria tenacia. L’Inter gestisce, cerca il varco giusto, si rende pericolosa nei primi 10’ con qualche cross dalla destra romanista. Poi tanta, tanta Roma. È Coletta il primo a provarci, dal limite, al 13’. Senza successo. Ma la replica del 19’, successiva alla doppia chance Romano-Della Rocca (che spara alto in tap-in), va a buon fine: il 18 prende palla a centrocampo, avanza e con un tiro rasoterra batte Calligaris. Fondamentale il recupero di Mannini. Qui, come in tutto il resto dei primi 45’.
La rete dà il la ai ragazzi di Falsini. C’è però l’ottima prestazione del portiere nerazzurro, assistito da Alexiou (bravo nel togliere un pallone a zero metri dalla porta), a rispondere alla pericolosità di Della Rocca poco prima della mezz’ora. I nerazzurri si affacciano al 31’ con una debole zuccata di Venturini e, intanto, l’attenzione, lato avversari, sembra diminuire. Così è. La Roma ne approfitta al 36’: palla lunga, colpo di testa di Zouin a favorire Graziani; lui e Della Rocca, in due contro uno, cooperano davanti l’area avversaria e il 24 batte il portiere nerazzurro per il 2-0. Prima della pausa c’è una reazione di Berenbruch. Tiro centrale, insidioso. De Marzi lo alza in angolo.
All’intervallo Andrea Zanchetta ne cambia due, inserendo Topalovic e Mosconi. Sono loro, in 3 minuti, a condurre la rimonta. Proprio il 29, al 55’, dopo un tentativo di Marchetti, raccoglie palla da lontano e calcia, fulminando De Marzi. Completa il 18 (affiancato da un non irresistibile Cama) al 58’, imbeccando di testa un cross da punizione di Cocchi. 2-2 e certezze spezzate. Coletta risponde al 61’, mettendo a lato (di pochissimo) in seguito a un grande scambio in zona offensiva. I due episodi precedenti, però, tolgono fiducia alla Roma, con l’Inter che acquista convinzione e gestisce il possesso, senza lucidità nell’ultimo passaggio. Dall’altra parte, Reale (capitano con l’uscita di Graziani) e compagni cercano di sfruttare le ripartenze. Invano. Anzi: c’è De Marzi a mettere una toppa quando al 73’, involato in contropiede e senza la marcatura del neo-entrato Nardin, Lavelli sterza e calcia. La parata del numero 40 è fenomenale e tiene a galla il pari. E forse, senza di lui la Roma perderebbe. Perché tra l’82’ e l’83’ serve ancora la sua manona per fermare Mosconi e Bovo. Un tiro rasoterra e un tacco clamoroso. Entrambi annullati. Sono pressoché le ultime chance dei 90’ più recupero del Tre Fontane. Al triplice fischio è festa giallorossa. In attesa delle ultime due in regular season. Poi sotto coi playoff
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