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Le parole

VIDEO - Guidi: "Domani affronteremo il Real Madrid, solo il nome dà una scarica di adrenalina"

L'allenatore della Roma Primavera: "Vedere Tahirovic, Faticanti e Volpato in prima squadra è la vittoria più grande per noi"

Federico Guidi, allenatore della Roma Primavera

Federico Guidi, allenatore della Roma Primavera (As Roma via Getty Images)

La Redazione
22 Novembre 2022 - 16:04

Federico Guidi, allenatore della Roma Primavera, ha rilasciato delle dichiarazioni ai microfoni del club alla vigilia del test amichevole in casa del Real Madrid. Ecco le parole del tecnico.

“È una cosa completamente nuova per tutti noi, per le società e per ogni staff tecnico. Abbiamo scelto di non far fermare i ragazzi, per noi saranno due mesi intensi con partite impegnative perché i ragazzi devono misurarsi continuamente e cercheremo di aumentare lavoro e minutaggio sul campo”.

Si parte con un’amichevole con il Real Madrid.
“Sì, credo che ci debba essere confronto per crescere e soprattutto avversari che riescano a metterti anche in grandissima difficoltà perché superare le difficoltà ti fa diventare un singolo migliore e una squadra più forte. Domani affronteremo il Real, solamente il nome dà una forte scarica di adrenalina. È una partita bellissima da giocare. Coloro che finora hanno avuto minutaggio avranno chance di mettersi in mostra con avversari di livello per essere valutati”.

Si affronta questo periodo con molte assenze, tra i convocati in Giappone. C’è soddisfazione ma anche preoccupazione di affrontare tanti impegni senza giocatori leader.
“Vedere per esempio Tahirovic in prima squadra, Volpato è stato con noi in Primavera marginalmente, o l’esordio di Faticanti per noi sono le vittorie più grandi che abbiamo raggiunto in questi primi mesi di lavoro in sinergia con il mister della prima squadra e con tutta la società. Non c’è preoccupazione perché ho grande fiducia in ogni singolo ragazzo di questo gruppo e sono altrettanto consapevole di aver penalizzato qualcuno di loro perché si gioca in 11, 5 entrano e gli altri non possono prendere parte alla partita. Anche loro devono avere la loro chance, il momento di poter sbagliare e di poter essere giudicati sul campo”.

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