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Alle 14 i playoff di Youth League: benvenuti nella "Terra di Mezzo"

I danesi del Midtjylland sono nati solo nel 1999 ma hanno una grande tradizione nel settore giovanile. La partita è in diretta su Sky, rigori in caso di parità al 90'

L'allenamento di ieri, di LaPresse

L'allenamento di ieri, di LaPresse

20 Febbraio 2019 - 08:42

Duemila chilometri, tra Herning e Roma, due mondi diversi, neppure minimamente paralleli: la Primavera giallorossa è venuta a giocarsi il playoff che garantisce l'accesso agli ottavi di Youth League, a casa dei danesi del Midtjylland (traduzione tolkeniana: «Terra di Mezzo») in un paese di neppure 60.000 abitanti, buona parte dislocati in quelle belle casette di mattoni rossi a un piano che fanno tanto Nord Europa, con ampie vetrate da cui puoi spiare la placida vita degli abitanti all'interno.

Non solo non c'è un volo diretto per Roma - si passa per Amsterdam, tre quarti d'ora e sei qui - ma non c'è neppure un collegamento diretto con l'aeroporto di Billund, noto più che altro perché da queste parti c'è il parco a tema dei mattoncini Lego: se vuoi venire a vedere la squadra in cui Sabatini ai tempi del Palermo scovò Simon Kjaer, dovresti andare a Nord, con appena una leggera deviazione verso Ovest, rispetto al piccolo scalo dove ancora ti fanno scendere sulla pista, e defluire a piedi. E invece ti dicono che l'unica alternativa è prendere un pullman che porta a Vejle, direzione Est-Est-Sud, e poi un treno di pendolari verso Nord: vedi un sacco di verde, perdi un sacco di tempo, che puoi ingannare contando i cigni, e se ti capita pure qualche cervo che esce di foresta, e poi arrivi dove gioca il Midtjylland.

La città, ovviamente, perché lo stadio è ancora un po' più fuori, 2-3 km tra di capannoni industriali, rispetto ai villini di cui sopra. Ma ne vale la pena, perché la MCH Arena dove due giorni fa la prima squadra ha battuto 2-1 l'Aalborg e dove si giocherà oggi (ore 14, diretta Sky, rigori in caso di parità al 90') è un impianto piccolo (11.800 spettatori) ma moderno, costruito 15 anni fa, all'interno di un grande polo di impiantistica sportiva. Anche la squadra è recente: fondata nel 1999, due scudetti vinti e il ruolo di unica credibile rivale del Copenhagen capolista (3 punti in meno rispetto agli ex compagni di Robin Olsen, la terza ne ha 21...), ha già una bella tradizione a livello giovanile.

Parla Alberto De Rossi

Cosa subito confermata dal tecnico giallorosso, a Roma Tv: «Dobbiamo temere la tradizione del Midtjylland. L'ho già incontrato al Torneo di Viareggio, pareggiammo in una gara tirata. Guardandoci intorno, questa è una piccola Coverciano e questo la dice lunga sull'importanza che questa nazione riveste. I nostri avversari sono una squadra di riferimento in Danimarca: temiamo questo e la loro struttura, sono giocatori di grande talento e giocano a viso aperto, vogliono segnare un gol di più. Sarà una partita equilibrata e spettacolare. I ragazzi stanno bene e sono motivati, la visibilità di questa manifestazione attira tecnici e ragazzi. Siamo tutti molto concentrati». Anche se... «A Verona si sono ripresentati certi aspetti negativi. Una crescita c'è stata, ma c'è ancora la mentalità di accontentarci...».

Parla Stefano Greco

«È una partita importante, soprattutto molto prestigiosa, dobbiamo mettercela tutta per passare il turno - spiega Stefano Greco, che tornerà tra i pali dopo aver lasciato il posto a Fuzato contro il Napoli - il mister ci ha detto di essere uniti e giocare, che non dobbiamo pensare a niente oltre alla gara, che è importante per continuare il percorso». Risposta curiosa, quella sugli avversari: «C'è un po' di mistero, ma le partite le studiamo con lo staff e qualcosa c'è sempre. Loro sono i campioni danesi, dobbiamo puntare ad affrontare le partite con la stessa mentalità». C'era il Chelsea in questo sorteggio, invece delle luci cosmopolite di Londra i giallorossi sono finiti tra i boschi dello Jutland, 7° e vento freddo. Ma sempre gli ottavi in palio ci sono, e servirà davvero la stessa mentalità.

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