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post partita

Le pagelle di Roma-Cska Sofia: Villar il migliore. Pau Lopez prende fiducia

Il portiere spagnolo decisivo in coppa. A Spinazzola manca l’ultimo passaggio Peres e Karsdorp lasciano la fascia destra senza padrone. Smalling, buona la (seconda) prima

, di LaPresse

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30 Ottobre 2020 - 07:30

Poca roba. La Roma strappa solo un punto al modesto Cska e si trascina il discorso qualificazione almeno fino alla doppia sfida con il Cluj. Fanno poco le seconde linee, ma stavolta non cambiano la gara nemmeno i titolari in campo nella ripresa. Testa ai viola. Un'altra però.

IL MIGLIORE - 6,5 VILLAR Il primo tentativo è suo: tiro a giro dal limite. Poi ci riprova di forza, sempre da fuori. Alla mezz'ora offre una delizia a Micki, la più sfarzosa fra tutte le tracce verticali che partono dai suoi piedi raffinati. Non solo eleganza e fosforo nella sua prestazione: anche intelligenza tattica, che gli fa spendere il più benedetto dei cartellini quando nel finale blocca un contropiede bulgaro che sapeva tanto di beffa.

6,5 LOPEZ Spettatore per 50 minuti, respinge d'istinto un colpo di testa ravvicinato, poi si oppone con sicurezza ad altri due tentativi avversari, risultando finora fra i più continui dei designati per la coppa.
6 FAZIO Alla seconda consecutiva da titolare in coppa, se la cava senza picchi in nessuno dei due versi.
6,5 SMALLING Contro i bulgari aveva esordito in Europa giovanissimo, ancora di fronte a loro celebra il secondo debutto da romanista. La bandierina dell'assistente brucia sul nascere il prologo della favola. Alla fine gioca quasi un'ora con la personalità di sempre. Bentornato.

6 KUMBULLA Tanto puntuale in marcatura quanto rivedibile se è chiamato a impostare. Ultima mezz'ora da centrale dei centrali, d'autorità.
5,5 PERES Sempre sul filo fra colpi di fino e ingenuità colossali: come inventa di tacco, così si fa bruciare dal dirimpettaio, invogliando l'arbitro a estrarre il giallo. Dirottato a sinistra, prosegue sulla stessa linea.
5,5 CRISTANTE I primi palloni che tocca non sono un inno alla precisione. Un po' meglio quando lancia lungo e tampona. Ma sono troppi i suoi errori.

6,5 SPINAZZOLA Italia o Europa non fa differenza: quando punta l'uomo lo salta sistematicamente. Con frequenza simile manca l'ultimo tocco. Ma se avesse anche quello, sarebbe un Candela 2.0 più veloce. Troppo.
5,5 PEREZ Per un tempo si spartisce il versante destro col quasi omonimo, regalando qualche strappo di qualità e poco altro.
6 MKHITARYAN Veterano romanista in campo internazionale, si avventa su ogni pallone fra le linee con la fame di un ragazzino. Alle sue spalle ne ha uno, Villar, di quasi 10 anni più giovane ma di affine linguaggio calcistico: con lui combina una doppia pennellata a cui solo la traversa nega il finale che meriterebbe.
5,5 MAYORAL Nel debutto da titolare all'Olimpico ha voglia di mangiarsi il campo dopo la mezza delusione svizzera. Desiderio che diventa evidente quando si lascia ingolosire anziché servire compagni più liberi, mostrando se non altro tempra da centravanti.

5 KARSDORP All'intervallo concede la staffetta a Spinazzola, con cui condivide la rapidità, molto meno lo spunto in profondità. Quando ci prova, viene fermato da un'entrataccia del capitano bulgaro. Deficitario.
6 PEDRO Entra a dare vivacità all'attacco.
6 JESUS Rileva Smalling e si piazza sul centrosinistra, con meno affanni rispetto alla trasferta svizzera.
6 DZEKO L'uomo della provvidenza a Berna ci riprova subito con uno slalom bloccato sul più bello. Manca un assist di Pedro a porta sguarnita
6 PELLEGRINI Dialogo con Pedro sullo stretto e per poco non trova il gol.

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