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Lecce-Roma, le pagelle: Dzeko il migliore, Diawara in crescita

Abisso sventato. Kluivert è una spina nel fianco leccese: dal suo recupero nasce il gol. Con Smalling non si passa. Kolarov sbaglia un rigore dopo quasi dieci anni

, di LaPresse

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30 Settembre 2019 - 07:00

Sventato il secondo tentativo di killeraggio: è Abisso a bissare quello di Pairetto a Bologna, con un rigore negato a inizio match grosso come tutta Lecce e l'ennesima grottesca gestione dei cartellini. La Roma però riesce a portarla a casa, lottando e sudando fino al termine. Non solo per il caldo estivo. Avanti così.

IL MIGLIORE: 7 DZEKO - Un tempo trascorso a cercare varchi che non si aprono: si dedica alla rifinitura e coi piedi che si ritrova non è mai una cattiva scelta. Una delle sue invenzioni spalanca a Micki la strada verso Gabriel. L'armeno ricambia e gli serve un cross al bacio che chiede soltanto di essere spinto: Edin non si fa pregare e suggella la vittoria, aggiornando per l'ennesima volta i suoi numeri straordinari. 4 gol in campionato, 5 stagionali, 92 centri da romanista, sulle 25 squadre affrontate in Serie A, diventano 24 quelle punite con Lecce. Leccezionale però è lui.

6 LOPEZ - Nella prima parte provano a stuzzicarlo dalla distanza, ma gli fanno appena sporcare i guanti.
6,5 FLORENZI - Diligente nell'affiancamento dei centrali, puntuale nelle diagonali, copre le spalle a Kluivert e gli lascia il compito di offendere, rendendo la fascia destra ispirata avanti e dietro.
6,5 MANCINI - Il più pericoloso del primo tempo, su entrambi i versanti: fa tremare con un disimpegno pigro, poi sempre di testa sfiora il vantaggio. Interventi risolutori in piena area a fine match.
7 SMALLING - Palla o gamba, con lui non si scappa. In ogni senso. I leccesi gli sbattono addosso: taglia larging.
6 KOLAROV - È il terzino preposto a spingere: lo fa spesso e volentieri, ma non sempre compie le scelte giuste. Calcia il rigore del possibile raddoppio, ma dopo quasi dieci anni senza errori perde l'infallibilità al Via del Mare. Lecce...zione.

6,5 DIAWARA -  Debutto in campionato dal 1', inizia timido, pian piano cresce fino a diventare abile cucitore di gioco nella ripresa e risolutivo anche in copertura nel finale. Se le geometrie hanno un cuore, è quello del guineano.
6,5 VERETOUT -  In assenza di Cristante, il lavoro oscuro tocca a lui. Si vede poco, ma quando la metà campo si ingolfa è Jordan a mettere ordine e al tempo stesso a occupare ogni zona. Veretout court.
7 KLUIVERT - Il più vivace per almeno un'ora: coi suoi cambi di passo manda in affanno mezza difesa leccese. Tenta anche il tiro nel traffico senza fortuna e quando è solo Zaniolo non lo vede. Da un suo recupero nasce l'azione decisiva: Klu nel momento clou.
6,5 PELLEGRINI - Quando gli avversari si chiudono a riccio, la ricerca degli sbocchi è delegata alla sua inventiva, che non lesina. Poi la fascite plantare si fa sentire e cede il posto a Zaniolo.
6,5 MKHITARYAN - Un fallo subito gli costa un giallo surreale. La tecnica è prelibata, ma eccede in qualche finezza di troppo. Dal fondo pennella il cross del vantaggio, deve arrendersi nel finale.
6,5 ZANIOLO - Con uno strappo sulla destra ispira l'azione del rigore. In pieno recupero mette il turbo anche a sinistra: se vedesse Kluivert tutto solo, sigillerebbe un 2-0 da urlo.
S.V. SPINAZZOLA - Subentra a Florenzi nel finale.
S.V. CRISTANTE - Pochi minuti e un giallo rimediato. Ma ben speso.

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