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Roma-Bologna, le pagelle: Abraham, la testa giusta

Tammy salva il risultato sull’unica occasione bolognese all’ultimo secondo. A Dybala e Pellegrini bastano pochi minuti per decidere. Mancini e Celik sono ruvidi quanto basta

Tammy Abraham

Tammy Abraham ((As Roma via Getty Images))

05 Gennaio 2023 - 08:00

Tre punti per cominciare l’anno nuovo nel modo più consono alle aspettative. Tre punti sofferti più nella forma che nella sostanza (fino al 96’ il vantaggio non ha mai vacillato) fruttano una classifica che restituisce il sorriso, anche grazie ai risultati di altri campi. Avanti così.

6 L'ALLENATORE -MOURINHO La squalifica lo nasconde. In panchina va il talismano Foti, in campo la sua inconfondibile impronta: un tiro subito, vittoria di misura, tigna a dismisura.

7,5 IL MIGLIORE SMALLING Puntuale da far invidia ai migliori cronografi del globo: se arriva un avversario lui c’è. Sempre. E ovunque protegge. Nella ripresa respinge a ripetizione tentativi a un niente da Rui. L’ultimo da aureola. Questo Chris che si immola.

S.V. RUI PATRICIO Il primo tiro nello specchio arriva (fra le sue braccia) dopo quasi un’ora, comodo comodo. Sul secondo last minute ci pensa Abraham.

6,5 MANCINI Ruvido come grugno d’ordinanza comanda. Minaccia chiunque gli capiti intorno. Quando si stacca dalla propria zona attenta con un siluro dalla stratosfera a Skorupski, protetto da una deviazione. 

6,5 IBAÑEZ  Qualche indecisione in avvio, fin troppa decisione nell’intervento su Orsolini che gli costa il giallo alla mezz’ora. Ma poi si assesta e resta vigile, nonostante un colpo che nel finale lo abbatte per un po’. 

6 CELIK Il costante ausilio a Mancini per contenere Soriano non gli impedisce di proporsi con continuità, aprendo spazi sulla destra. Ammonito nell’ultima parte di gara.

7 CRISTANTE Comincia a dettare legge lì nel mezzo fin dai primi istanti: già nel primo tempo detta la linea con un sontuoso break che lo porta palla al piede fino all’area avversaria (e al tiro). Sbarra ogni varco, riparte, striglia i compagni e chiude in crescendo. Bryan gigante.

6 TAHIROVIC Esordio da titolare, sulla scia dell’ottimo finale pre-sosta col Torino e delle conferme fornite in Giappone. Un po’ più timido rispetto al debutto assoluto, ma il ragazzo ha spalle larghe e si farà.

6 EL SHAARAWY Torna esterno a tutta fascia dopo la parentesi portoghese da punta, si dedica al sacrificio e come spesso accade c’è poco da biasimare.

6,5 PELLEGRINI Sei minuti per sbloccarsi, sbloccare la squadra e inaugurare il nuovo anno col botto. Cuce con eleganza centrocampo e attacco, poi avanza accanto a Tammy, ma la stanchezza si fa sentire.

6,5 DYBALA Alla prima palla buona va a incunearsi nell’area bolognese trovando il rigore. A fine primo tempo ci prova due volte in rapida sequenza dal limite e prima che i crampi lo costringano a uscire, regala delizie a sprazzi. Una Joya rivederlo qui.

6 ZANIOLO Nell’attacco senza centravanti di ruolo è spesso il più avanzato: lotta, sgomita ma prende poco la porta. Ci va vicino a inizio ripresa, col piede debole e a specchio chiuso. Dopo un’ora alza bandiera bianca

6,5 ABRAHAM Qualche buona sponda aerea, ma nessuna occasione. Per un po’ passeggia e si becca la reprimenda di Cristante. Recepisce il messaggio e salva il risultato sulla linea proprio all’ultimo giro di lancette.

6 MATIC Presenza imponente nel convulso finale, si fa strada col fisico.

6 ZALEWSKI Avanti e dietro senza badare a risparmi sull’out sinistro.

6 BOVE Rileva Dybala, si butta nella mischia e sfodera un numero niente male lungo l’out sinistro che fa impazzire (e ammonire) Aebisher. 

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