AUDIO - Paolo Bonolis: "La Roma di Gasperini mi convince". Poi la battuta su Koné
Il conduttore televisivo a Radio Romanista: "I giallorossi sono una squadra tosta con un bel centrocampo e una difesa arcigna"

(IPA)

In vista di Roma-Inter, in programma sabato alle 20.45 allo Stadio Olimpico, Paolo Bonolis è intervenuto sulle frequenze di Radio Romanista durante la trasmissione Secondo Tempo.
Per te è una sorta di derby?
"No, derby no. Un piacevole incontro con gli amici. Con Claudio Amendola ci divertiamo, quando vinco io magari di più. Ci si divide la gioia, poi ho tanti amici romanisti. Vivo a Roma, diciamo che la pecora nera potrei essere io (ride, ndr)".
Ti convince l'Inter di Chivu?
"Sì, mi convince come mi convince la Roma di Gasperini. È una squadra tosta che ha un bel centrocampo e una difesa arcigna. L'attacco potrebbe sembrare non troppo prolifico con Ferguson e Dovbyk ma adesso col rientro di Dybala, con Pellegrini e con Soulé c'è tanta fantasia. Quello che magari dovrebbe fare il centravanti, lo riescono a fare le magie di questi ragazzi. Una squadra difficile da affrontare, la classifica le sta dando ragione e l'inizio di campionato anche. L'Inter di Chivu mi piace, perché a dispetto del gioco di Inzaghi che ha dato tanto, è più rapido e incisivo in attacco. C'è meno tiki taka e più verticalizzazione. Poi vediamo che succede, lui ha cambiato l'atteggiamento nel possesso palla non potendo cambiare lo schema di gioco. Non ha potuto contare su determinati acquisti, eravamo a un passo dal prendere quella sorta di trincea umana che è Koné, poi ve lo siete tenuti... beati voi! Eravamo a un passo da Lookman. Questi calciatori avrebbero permesso di cambiare i meccanismi di gioco, poi si è rimasti sul 352 ma più offensivo e rapido".
Come si è lasciato Inzaghi con l’Inter? Nelle ultime interviste i calciatori sembrano essersi tolti qualche sassolino dalle scarpe...
"Quando c’è una convivenza di così tanto tempo succedono chiaramente delle cose. È normale che ci siano dei contrasti, uno spogliatoio è fatto di caratteri differenti e personalità differenti. Credo che a fronte di quelli che siano atati gli anni di Simone si debba guardare più alle gioie che ai gossip. Ci ha regalato tante soddisfazioni, abbiamo giocato 2 finali di Champions. Abbiamo vinto uno scudetto e siamo arrivati secondi varie volte. Certo ci sono le delusioni, ma se guardi solo il finale poi non ti ricordi tutta la grazia che ti ha regalato il percorso. Il calcio non è solo il trofeo, è tutto l’arco temporale che porta".
Cosa pensi di Pio Esposito?
“Lo vedo bene, è una bella branda. Mi piace come gioca, deve imparare a metabolizzare il successo, come è successo magari a tanti altri giovani che invece non cu sono riusciti. Anche Bonny mu piace tanto. Di ragazzi nell’Inter ce ne sono tanti, lo stesso Sucic. Poi capiremo meglio Diouf, forse deve anche lui acclimatarsi al cambiamento. Noi spesso vediamo questi ragazzi come professionisti, ma sono giovanissimi. Si presentano in una città nuova, con una lingua nuova, con un gioco nuovo. Mi ricordo Zidane e Platini alla Juventus i primi tempi, devono avere il tempo di ambientarsi. Io ho parlato anche con un ragazzo dell’Inter, quando non giocava bene e gli ho chiesto cosa fosse successo… lui mi ha risposto che aveva appena avuto un figlio e che dormire era diventato impossibile. Sono ragazzi che hanno una vita”.
Sarai all'Olimpico?
"Penso che andrò allo Stadio Olimpico, speriamo di divertirci".
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