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L'intervista

Cufré: "Lukaku deve pensare alla Roma. Se è al 100%, Dybala fa la differenza"

L'ex difensore a Radio Romanista: "Paredes è importante quando ha la palla tra i piedi, bisogna dargli tempo. I giallorossi stanno facendo bene"

Cufré in campo con la maglia della Roma

Cufré in campo con la maglia della Roma

La Redazione
25 Ottobre 2023 - 18:20

Domani sera la Roma affronterà lo Slavia Praga nella terza gara del suo girone di Europa League. Grande attesa per la sfida dei giallorossi, della quale ha parlato anche Leandro Cufré: l'ex difensore è intervenuto a Radio Romanista per commentare il momento della squadra di Mourinho e altri temi. Di seguito le sue dichiarazioni.

Si avvicina Inter-Roma, con i tifosi interisti che preparano i 50mila fischietti per Lukaku. In quest'occasione ti saresti caricato: qual è il tuo pensiero?
"È una di quelle partite che piacciono, perché quando hai tanta attenzione addosso vuol dire che hai fatto qualcosa di importante. Non ho capito quello che ha fatto lui, ma io credo che Lukaku abbia fatto la sua scelta e nonostante ciò ha fatto comunque bene all'Inter. Deve fare la sua partita e pensare alla sua squadra".

Ti è mai capitata una situazione simile? La squadra come si comporta in questi casi?
"Non ricordo. Forse c'è stata la stessa situazione con Batistuta, quando è tornato a Firenze. Un giocatore deve pensare a fare bene per la sua squadra, deve pensare ai suoi compagni e a quello che gli ha chiesto di fare il suo allenatore".

Che idea ti sei fatto di questa Roma?
"Ho visto qualche partita. Penso che nelle ultime gare abbia fatto molto bene, dopo che ha perso 4-1 col Genoa. Ha fatto bene anche in coppa e ora sta risalendo: in campionato si trova al settimo posto, vicino alla quarta posizione, che è l'obiettivo della Roma".

Quest'anno c'è ancora l'Europa League. Domani la Roma giocherà con lo Slavia: pensi che la Roma debba continuare su questa squadra?
"Deve fare il suo, perché ultimamente la Roma ha fatto molto bene. È in crescita e deve continuare così, in campionato e in coppa. Quando inizia la coppa, di solito la squadra è un po' distratta. Ma quando si arriva alla fase finale c'è più attenzione. Deve continuare così, credo che i tifosi se lo stiano augurando. La Roma deve vincere sempre".

Che idea ti sei fatto di Dybala alla Roma?
"Conosciamo le sue qualità, è importante e l'allenatore lo tiene sempre in forma. Da quando è arrivato ha fatto molto molto bene. Non mi questo rendimento dopo l'addio alla Juventus: è molto utile per il funzionamento della squadra e deve sempre dare il massimo, perché quando uno dà il massimo a Roma può sbagliare una partita ma sarà sempre gradito dalla tifoseria".

Un atteggiamento che ha sempre. Purtroppo la forma fisica, a volte, lo tiene lontano dal campo: quanto può diventare importante al 100%?
"Quando Dybala è al 100% fa la differenza, poi se riesce a stare sempre bene, che è difficile - perché viene da molti infortuni - può dare il suo contributo alla Roma".

Paredes è cresciuto allo Zenit, al Psg e alla Juve. Ora Mou gli sta consegnando le chiavi del centrocampo. Ti piace?
"È un campione del mondo, non ci sono dubbi. Ha iniziato da titolare ai Mondiali, poi la squadra è cambiata e c'è stato bisogno di un altro giocatore. Ha atteso il suo momento. È importante, sa fare uscite palla al piede e fa giocare la squadra. Credo che sia molto utile per questa Roma nel momento in cui ha la palla tra i piedi: bisogna dargli un po' di tempo, penso che con la continuità troverà il suo livello".

Sei il secondo allenatore del Venezuela, come sta andando?
"È un'esperienza bella, avevo già allenato tre squadre in Messico e mi hanno cercato qui. Mi ha fatto molto piacere. Non abbiamo cominciato bene con la Colombia, poi abbiamo vinto in casa e pareggiato col Brasile: quello è stato un momento storico. Successivamente abbiamo vinto ancora in Venezuela. Siamo molto emozionati perché la nazionale non si è mai qualificata ai Mondiali e questo paese ha bisogno di tanta allegria. Se possiamo dare un piccolo contributo, siamo felici. Per quanto riguarda i giocatori, abbiamo un organico molto bello: molti di loro stanno giocando in Europa ed è difficile trovarne fuori dal campionato locale. Hanno esperienza, penso che questo momento sia ideale per portare il Venezuela ai Mondiali".

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