Interviste

Giovanni Baglioni: "Ho ritrovato la musica. La Roma? Una fede"

L'artista domani alle 18 alla Feltrinelli di Via Appia: "'Vorrei bastasse' è un disco liberatorio. Dopo lo scudetto alla maturità sono andato coi capelli giallorossi..."

L'artista Giovanni Baglioni

L'artista Giovanni Baglioni

PUBBLICATO DA La Redazione
11 Aprile 2023 - 19:22

L’appuntamento è alle 18 alla Feltrinelli di Via Appia Nuova 427, a Roma. Qui Giovanni Baglioni, artista fra più i originali nel panorama italiano della chitarra acustica contemporanea solista, presenterà il nuovo disco “Vorrei bastasse”, già disponibile nei negozi tradizionali e negli store digitali in formato cd e vinile dal 24 marzo.  Un lavoro che arriva a più di 10 anni di distanza dal precedente disco “Anima Meccanica” e contiene otto brani inediti. Fin dalla scelta del titolo è testimonianza di un sentimento di inquietudine che ha accompagnato l’artista: il peso delle aspettative che ha percepito e che lo ha a tratti scoraggiato e fatto dubitare della scelta del proprio percorso di vita e il malcontento e l’amarezza per un mondo che sembra interessarsi sempre meno all’essenza in favore dell’apparenza. "È un disco che sa di atto liberatorio - ha spiegato Baglioni -. Col tempo ho dovuto riconoscere che la musica è il linguaggio che più mi parla e mi emoziona. Ho tentato più volte di allontanarla ma alla fine ha vinto lei, è la mia strada".
Particolare la copertina del disco, con l’immagine dell’artista che si offre al mare come un messaggio in bottiglia che chiunque può scegliere di raccogliere e accogliere: "Vorrei bastasse la musica, perché già nella sola musica c’è tanta passione, dedizione, impegno".
Il disco è accompagnato dall’uscita in radio e di un videoclip del brano “Emisferi”, eseguito chitarra e pianoforte in simultanea, che abbiamo potuto ascoltare su Radio Romanista: "Il risultato è una sorta di dialogo fra i due strumenti che inizia curioso e guardingo, si infittisce e si anima nella parte centrale per poi acquietarsi e rarefarsi nel finale". E proprio sulla nostra radio Giovanni Baglioni ha parlato del suo romanismo, tradizione di famiglia, visto che anche suo padre Claudio è un grande romanista: "La Roma è una fede. Confesso di essere un nostalgico, sono un tottiano, quando è finita la sua favola mi sono un po’ distaccato, senza mai perdermi però. Ero più 'preso' da ragazzo, quando abbiamo vinto lo scudetto. Avevo la maturità quell’anno e sono andato all’esame coi capelli giallorossi... Di recente ho visto con mio padre il derby, ci siamo arrabbiati e abbiamo detto che era meglio voltare pagina subito. Mourinho mi piace, perché è più maturo di quando era solo un personaggio che ci stava antipatico. La vittoria di Tirana mi ha appassionato tanto, anche se devo ammettere che sono un po’ salito sul carro...".

Giovanni Baglioni, figlio d’arte, a partire dal 2006 ha iniziato ad esibirsi dal vivo attingendo al repertorio di importanti esponenti della chitarra acustica solista quali Tommy Emmanuel, Michael Hedges, Pierre Bensusan, Erik Mongrain, Preston Reed, Andy McKee, Maneli Jamal, Justin King e conquistando presto un proprio appuntamento fisso nello storico The Place di Roma. Ha partecipato ai più importanti festival italiani di chitarra acustica (Soave, Sarzana) e al Canadian Guitar Festival. Si è esibito in numerosi concerti da solista in locali, teatri, auditorium e prestigosi jazz club. Ha collaborato in diversi progetti musicali con importanti artisti: da Mario Biondi nel disco If, e in “Spazio Tempo Tour”, a Claudio Baglioni, come ospite solista e arrangiatore in numerosi tour del padre. Ha partecipato al progetto Da Manhattan a Cefalù del pianista jazz Santi Scarcella. Ha condiviso il palco con Nicola Piovani, Simone Cristicchi, Mario Venuti, Pier Cortese, Filippo Graziani. 
Ha intrecciato la sua musica anche con altre forme d’arte, il teatro, la danza e la scrittura, collaborando con il progetto Arrivederci Fratello Mare di Erri De Luca, lo spettacolo METAmorfosi, con Vinicio Marchioni e Walter Savelli.

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