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L'intervista

Paulo Sergio: "Tra me e Totti c'era un'intesa super. Mourinho è un vincente"

L'ex attaccante giallorosso: "Ho grandi ricordi contro la Juventus ed il Milan, avevamo un gruppo fenomenale. Pelè rappresenta il calcio. Abraham è forte".

L'allenatore della Roma allo stadio Olimpico

L'allenatore della Roma allo stadio Olimpico (GETTY IMAGES)

La Redazione
19 Gennaio 2023 - 19:42

Questo pomeriggio ai microfoni di Radio Romanista è intervenuto Paulo Sergio. L'ex attaccante brasiliano della Roma di Zeman si è soffermato su alcuni dei temi più in voga del momento e ha ricordato il periodo trascorso in maglia giallorossa. Di seguito le sue dichiarazioni.

Che idea si è fatto della Roma dello Special One?
«Quando ho saputo che Mourinho sarebbe diventato l’allenatore della Roma ero felice. Ha grande esperienza ed ha già vinto la Conference. Sta facendo un lavoro che porterà grandi frutti nel prossimo futuro».

Chi ti sta piacendo in particolare?
«È una bella squadra quella di quest’anno. Dybala mi fa impazzire. Sarà anche il nome (ride, ndr). Sta facendo grandi cose. Ha vinto il Mondiale, ha grande motivazione. Anche Abraham mi piace perché è entrato nei cuori dei romanisti. Questa coppia davanti non è male».

E Zaniolo?
«È un grande calciatore. Però io preferisco quelli che trascinano la squadra. Io ero così, ma poi avevo in squadra Totti, Balbo e Delvecchio». 

Con Totti c’era grande intesa?
«Sì, eravamo un gruppo fantastico. Nel gol storico contro la Juventus, lui già sapeva che cosa volevo fare. Lo scorso anno ci siamo visti in Germania e abbiamo chiacchierato un po’ sulla magica Roma che siamo stati».

Chi metterebbe in un possibile tridente dei sogni?
«Sicuramente insieme a me Totti e metterei Romario. Sarebbe un attacco pazzesco. Ho vinto il Mondiale con lui nel 1994».

Oltre alla vittoria contro la Juve che ricordi ha in questo club?
«Ricordo una partita contro il Milan dove facemmo quattro o cinque gol. Non è mai stato facile vincere contro la squadra di Milano».

Perché ultimamente ci sono pochi talenti brasiliani in Italia?
«Ci sono meno brasiliani perché ora il mercato è diverso, negli ultimi anni si è andato a cercare anche altrove. Prima di prendere un profilo lontano si guarda in Europa. Così poi è più facile adattarsi».

 

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