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L'intervista

Giannini: "Dybala porta quel tasso di genialità che manca da Totti"

Le parole del Principe: "È l'acquisto più importante dopo Batistuta, lo avrei visto bene con la 10. Con Mou a Roma sta cambiando qualcosa. Pellegrini è cresciuto tanto, sono fiducioso"

Giuseppe Giannini (Gino Mancini)

Giuseppe Giannini (Gino Mancini)

Matteo Vitale
21 Luglio 2022 - 09:38

Giuseppe Giannini è uno dei grandi capitani della storia della Roma. Uno di quei calciatori ai quali i tifosi giallorossi sono eternamente legati. C’è chi è cresciuto con Di Bartolomei e Conti, chi con Totti e De Rossi, ora c’è Pellegrini. La generazione che ha vissuto gli anni 90 si è identificata con il Principe. Per quindici anni Giannini ha indossato i colori della squadra di cui è sempre stato tifoso e spesso col 10 sulle spalle, scelta che invece non ha compiuto Paulo Dybala, da ieri ufficialmente giallorosso. 

Che acquisto è per la Roma?
«Credo venga dopo solo Batistuta. La Roma difficilmente prende un giocatore dalla Juventus. È forte, garantisce il salto di qualità, porta quel tasso di genialità che manca in quel ruolo da quando Francesco ha smesso. Per questo c’è tanto entusiasmo e tanta aspettativa».

Hai parlato di Batistuta, ma anche Voeller...
«Anche Rudi, certo, ma ho detto Batistuta perché abbiamo vinto lo scudetto quell’anno. Da diversi anni non si viveva la gioia di vedere con la maglia della Roma un top player e per me lui lo è».

Il mondiale può influenzare il suo rendimento? 
«Qualcosa cambierà, nel bene e nel male, ma non soltanto per la Roma e per Dybala. Sarà una prima volta, ora non possiamo ancora saperlo».

Ti sarebbe piaciuto vederlo con il numero 10?
«Sì, molto. Mi sarebbe piaciuto e sarebbe stata una scelta azzeccata. Credo però che abbiano ponderato bene e che abbia potuto scegliere. Magari la sua è scaramanzia, ma io ce lo avrei visto proprio bene».

Quanto è importante il 10 a Roma?
«Penso per tutte le squadre, ma qui da noi se andiamo indietro negli anni, da De Sisti a Di Bartolomei, poi io e Francesco, se lo avesse indossato anche lui sarebbe andata avanti questa tradizione di giocatori di talento. Certo, siamo contenti anche così, che sia arrivato un top player. Se poi indosserà la 21 e non la 10 a noi va bene lo stesso (ride, ndr)».

Che tu sappia, Totti ha avuto un ruolo attivo nella trattativa?
«So che hanno parlato, ma non so se sia stato determinante. Se gli ha parlato della Roma, sicuramente lo ha fatto in suo favore».

Dybala  ha parlato subito di Mourinho: quanto è importante avere uno come lui?
«Sta cambiando qualcosa. José ha portato entusiasmo, ha fatto compiere un salto di qualità anche dal punto di vista dell’immagine, con un carisma che alla Roma mancava. Personaggio importante, lo ha dimostrato quest’anno: nel bene quando ha vinto e nel male quando a metà stagione c’erano dubbi, ma ha gestito tutto alla grande ed è arrivata la Conference League, averlo è stato importante».

Parlando di campo: dove vedi meglio Dybala? 
«Domanda complessa. Lui ha giocato bene anche da esterno. Non so cosa abbia in mente Mourinho, ma  avrà tante soluzioni, se dovesse rimanere anche Zaniolo, con Pellegrini e Abraham lì davanti potrebbe sviluppare tante soluzioni».

Possono giocare tutti e quattro insieme?
«Io rischierei. Inizialmente tenterei di farli coesistere. Sarebbe un peccato averli nella stessa squadra e vedere qualcuno di loro  in panchina, ora che ce li hai tutti in qualche modo devi farli giocare. Per me Mourinho ha la personalità e il carisma per rischiarli».

È un attacco da Scudetto?
«Beh, è un attacco importante, che proietta la Roma nelle prime tre. È dello stesso livello di quello delle altre big».

Da Capitano a Capitano: cosa pensi di Pellegrini?
«È cresciuto tanto, in campo e fuori. Atteggiamenti, idee, quando ha parlato lo ha fatto sempre alla grande. Sono fiducioso e contento, è un romano e la Roma ha sempre avuto capitani che venivano dal settore giovanile. Continua una tradizione a cui tengono tutti».

Anche tu?
«Sì, è un valore importante, è un’appartenenza giustamente sventolata agli occhi degli altri tifosi, perché questa è la Roma: sa creare in casa giocatori che arrivano ad alti livelli e poi diventano capitani. A questi livelli poche società possono farlo e la Roma è una di queste».

Cosa consiglieresti di fare a Zaniolo?
«Di trovare un’intesa e cercare di rimanere. Ora è arrivato anche Dybala, tutti si rendono conto che la proprietà vuole fare grandi cose, vuole far gioire ancora di più i propri tifosi, credo che anche per questo Zaniolo dovrebbe cercare una soluzione pro-Roma, trovando un accordo con tutto quello che questa cosa richiede. Per me lui vuole rimanere a Roma, quando ha parlato ha sempre esternato grande affetto verso maglia e tifosi». 

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