Femminile, Rossettini: "La viviamo come una Finale. Vorrei più cinismo sotto porta"
Il tecnico giallorosso: "Le ragazze cominciano a capire quelle che sono le richieste e giocare subito credo sia un vantaggio perché la voglia di riscattare Firenze è tanta"
(MANCINI)
Il tecnico della Roma Femminile Luca Rossettini ha parlato in conferenza stampa alla viglia della sfida di Womens' Champions League con il Valerenga, prevista domani alle 18.45 al Tre Fontane.
Quella di domani sarà una partita più abbordabile, che insidie nasconde?
"Sulla carta è una sfida più abbordabile ma è sempre Champions League, quindi sarà il campo a parlare. viviamo momento delicato, vogliamo riscattare la brutta sconfitta di Firenze. Può essere un'occasione per rialzarci e giocare come avremmo voluto a Firenze. La tratteremo come una gara importante, sicuramente sarà più abbordabile ma servirà attenzione".
Domani potremmo rivedere una difesa a 3 come con il Barcellona oppure te la giocherai con tre punte davanti?
"Più che sul sistema che adotteremo, abbiamo iniziato ad affrontare il Valerenga che come noi ha alternato diversi tipi di partite. Da questo punto di vista sarà una sfida interessante nel capire cosa farà l'avversario. Penso che la cosa importante sia comprendere i momenti durante la partita. Ci sarà da soffrire e da creare a livello offensivo e questo dentro una partita è importante. Diventa importante avere l'intelligenza di capire il momento che stiamo vivendo e interpretarlo nel migliore dei modi. Ci saranno momenti in cui saremo chiusi perché è una squadra che ha forza e capacità. Sarà sicuramente una bella partita".
Si può dire che è un'ultima chiamata considerando il cammino?
"Noi la stiamo vivendo come una finale. Dall'inizio dell'anno abbiamo questo approccio, non ci siamo posti obiettivi a lungo termine perché stiamo cercando di lavorare su quello che siamo e vi ho detto sempre che guardavamo di partita in partita. Il nostro percorso è stato positivo all'inizio, abbiamo avuto delle battute d'arresto dalle quali ci siamo rialzati e questa la trattiamo come una finale. L'abbiamo preparata nel migliore dei modi, con le ragazze che continuano a darmi grandissima disponibilità. Abbiamo la responsabilità di tenere aperto il discorso europeo".
Venerdì ha detto che il lavoro è l'unica via. Quanto conta giocare subito dopo Firenze?
"Siamo nel mezzo tra giocare subito e avere più tempo per prepararla. Ormai sono più di due mesi che lavoriamo e che battiamo sugli stessi concetti. Di partita in partita vediamo i particolari ma le ragazze cominciano a capire quelle che sono le richieste e giocare subito credo sia un vantaggio perché la voglia di riscattare Firenze è tanta. Siamo contenti di poter giocare domani sera con una squadra importante e sono convinto sarà una bella partita".
Su quanto visto a Firenze, senza Van Diemen, pensi di poter chiedere le stesse cose alle calciatrici?
"L'infortunio di Van Diemen è stato un colpo in primis per le rotazioni perché giocando ogni tre giorni è una in meno. Non possiamo sostituirla in lista Champions. Inoltre, per le sue caratteristiche il pensiero è quello di mettere le ragazze nella miglior condizione possibile. Abbiamo centrali con caratteristiche diverse, sicuramente nella preparazione della partita ci sarà la volontà di trovare soluzioni perché le ragazze abbiano il miglior riscontro sul campo. Dovremo essere bravi nel gestire le rotazioni e il carico fisico a causa della mancanza di una calciatrice".
C'è qualcosa nelle partite con Real Madrid e Barcellona che vorrebbe rivedere in campo?
"Si, con il Barcellona abbiamo tenuto bene il campo e in quella partita avevamo battuto sul tasto di difendere compatte. Quella qualità cerchiamo di riportarla nei momenti della partita in cui dovremo difendere e lo abbiamo analizzato con le ragazze e vogliamo che diventi parte del nostro DNA. Quello che vorrei vedere di più cinismo, che ci sta mancando un po' anche in campionato. Abbiamo le occasioni, ma quando abbiamo le opportunità dobbiamo sfruttarle con una percentuale più alta".
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