Femminile, Galli canta ancora: Milan ko di misura
Una perla della classe 2008 vale tre punti alla prima in casa

(GETTY IMAGES)
Un talento che comincia a brillare, diverse rotazioni, qualche errore e comunque tre punti. La Roma Femminile continua il suo cammino di rinascita con un’altra vittoria: battuto il Milan alla prima partita stagionale al Tre Fontane, la seconda di Women’s Cup e la quarta in assoluto. Di tutte le squadre già affrontate il Milan è stato l’avversario più quotato, anche se con tante assenze e pochissime idee offensive, a fronte di questo la Roma ha rimesso in luce un aspetto su cui Rossettini sa di dover lavorare: la proiezione offensiva della sua squadra è costante, ma corre dei rischi importanti spesso nelle prime battute della sfida. Come contro lo Sparta Praga, è successo anche ieri, considerando che nuovamente il tecnico ha varato un terzetto difensivo inedito e ovviamente ancora da registrare (van Diemen-Heatley-Veje) oltre a schierare Baldi tra i pali. Al 6’ Heatley ha salvato due volte sulla linea, poi col passare dei minuti la Roma è cresciuta, alzando la pressione, costruendo molto sugli esterni e poco per vie centrali e arrivando a creare l’occasione migliore al 12’ quando Rieke (ancora una volta tra le migliori) ha colpito di testa da dentro l’area sfiorando la parte alta della traversa. Davanti a tutte c’era Pilgrim che ancora deve trovare tempi e misure per svolgere al meglio il suo “nuovo” ruolo di centravanti e che non è riuscita a capitalizzare delle ripartenze interessanti.
Si è accesa poco anche Haavi nella gara di ieri, con il Milan che più passavano i minuti e più si relegava nella propria area di rigore cercando di ripartire quando possibile. La mole di manovre prodotte dalla Roma ha però raramente trovato uno sbocco offensivo che fosse pericoloso per Giuliani, sempre pronta quando chiamata in causa dalle conclusioni giallorosse. Nella ripresa la pressione e la verticalità della Roma sono aumentate, il grande caldo ha fatto sì che il ritmo non schizzasse mai a livelli stratosferici ma il tutto è stato spesso in controllo di Giugliano e compagne. Bene Veje, la più lucida e costante e anche propositiva nel cercare Pilgrim alle spalle della difesa avversaria: la svizzera ha preso spesso il tempo a Soffia, ma al momento di calciare è sempre stata carente in cattiveria o fortuna. Intorno all’ora di gioco Rossettini ha fatto i cambi che poi sono valsi i tre punti: dentro Galli per Bergamaschi e Greggi per Kuhl, con Giugliano rispostata sulla trequarti dopo aver operato nella coppia mediana. L’esterna classe 2008 ha dato alla fascia sinistra giallorossa quel brio in più che serviva. Appena entrata, Galli ha dato subito la sensazione di avere un passo diverso e dopo due sgasate interessanti, ha trovato il guizzo decisivo: appoggio per lei di Greggi dal centro, controllo e poi sinistro a incrociare che ha battuto la pur ben posizionata Giuliani. 1-0 per la Roma, secondo gol in 4 partite (ma 162’ in campo) per la stellina romanista, che rappresenta la luce del futuro e con il coraggio che al momento Rossettini sta avendo può essere anche una grande risorsa per il presente, tra tecnica, rapidità e quella scintilla di una ragazza che non ha nemmeno 18 anni a darle tutti i tratti del talento purissimo. Il suo gol è bastato a battere il Milan e fare un passo avanti verso la semifinale, oltre che a far esplodere gli oltre 1.200 del Tre Fontane: quel boato mancava a tanti e per Galli è stata un’emozione grande, tanto da mettersi le mani nei capelli e quasi faticare per riconcentrarsi. Un bel gol, alla fine una bella vittoria e un’atmosfera splendida nel caldissimo pomeriggio di settembre dell’Eur. La Roma sta prendendo forma, la strada da fare è tanta e ne sono tutti ben consapevoli, ma intanto continuare a vincere le partite e ruotare le interpreti non può che fare bene.
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