Femminile, Di Guglielmo: "Roma? Ora la testa è agli Europei. Da bambina sognavo questi momenti"
Le parole del difensore giallorosso: "La prima emozione dopo la Norvegia è stata l'incredulità. Nel gruppo non si è mai parlato di aspettative"

(GETTY IMAGES)

A pochi giorni dall'importantissima semifinale agli Europei del 2025, Lucia Di Guglielmo si è raccontata in un'intervista a Il Messaggero. Ecco le sue parole.
Quali sono state le sensazioni al fischio finale contro la Norvegia?
"La prima è stata incredulità. Non per il risultato, ma perché pensavo che la partita durasse di più. In poche parole, non avevo capito che il recupero fosse finito. Poi è iniziato il resto, il 'ce l'abbiamo fatta', la gioia. Ho pensato a quando da bambina sognavo questi momenti. Non si può descrivere".
Un traguardo inimmaginabile. Ma voi ci credevate?
"In questo gruppo non abbiamo mai parlato di aspettative, è il nostro segreto. Non ci poniamo limiti e non riusciamo nemmeno a immaginare la fine di questa manifestazione, quando dovremo tornare a casa. Quello che si è visto contro la Norvegia è stata la conseguenza del nostro atteggiamento. Sapevamo che in alcuni momenti bisognava soffrire, ma abbiamo sempre avuto la sensazione, o almeno dal campo l'ho avuta, che in qualche istante avremmo potuto segnare. E così è successo".
Hai dediche da fare? A chi pensi in questi giorni di festa?
"Alla mia famiglia. Quando ho iniziato mi è sempre stata vicina. I miei genitori hanno sempre accompagnato dappertutto. Senza il loro supporto adesso non sarei qui. Ma anche a Elisa Bartoli, ho condiviso tante esperienze con lei e mi ha insegnato tantissimo quando abbiamo giocato insieme".
Dentro la Roma invece si sta cambiando tanto. Hai sentito qualcuno?
"Sì, ma solamente per i complimenti e qualche scambio di idee. Adesso la testa è qui. Però non vedo l'ora di respirare l'aria che adesso c'è in città, Quando tornerò inizierà un altro capitolo".
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