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Fonseca: "Cristante è pronto. Partita speciale, non possiamo sbagliare"

Il tecnico giallorosso da Trigoria ala vigilia della gara contro la Juventus: "Stiamo lavorando per risolvere il problema dell'aggressività"

, di LaPresse

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La Redazione
11 Gennaio 2020 - 09:33

Il tecnico giallorosso Paulo Fonseca in conferenza stampa dal centro tecnico sportivo Fulvio Bernardini di Trigoria in conferenza stampa alla vigilia della sfida tra Roma e Juventus in programma domani sera allo Stadio Olimpico. L'allenatore risponde alle domande dei giornalisti in vista dell'importante gara contro i bianconeri.

Cosa ne pensa del cambiamento con Sarri?
"Io non conosco bene il passato della Juventus con gli altri allenatori. Io conosco solo quello con Sarri e devo dire che è un grandissimo, uno dei migliori d'Europa. Ha un'idea molto positiva di calcio che mi piace molto. Ha iniziato questa stagione il lavoro con la Juve ma penso che sta costruendo una squadra  molto forte".

Come stanno Cristante e Spinazzola?
"Spinazzola questa settimana non si è allenato con noi per un virus e solo oggi si allenerà con noi. Penso che non sia nella miglior condizione per giocare dall'inizio questa partita. Cristante è pronto, si è allenato tutti questi giorni, sta bene, non è al meglio ma è pronto per essere convocato".

C'è la difesa a tre nelle sue ipotesi?
"Vediamo domani. C'è una possibilità sempre ma vediamo".

E' un rischio per la Roma non fare mercato a gennaio?
"Io ho detto che non mi piace molto questo mercato di riparazione. Non è facile trovare giocatori pronti per entrare nella squadra o giocatori sui quali non abbiamo dubbi. Non è facile trovare questo tipo di giocatori. Questo mercato può essere un'opportunità per prendere giocatori per il futuro, abbiamo queste due possibilità. Per me non è facile trovare quel tipo di giocatore subito pronto a entrare nella squadra. Se abbiamo l'opportunità per trovarlo stiamo attenti. Parlo sempre con Petrachi su questa situazione e vediamo. Sempre con l'intenzione di migliorare la squadra, non vogliamo giocatori per fare numero".

Manca una prima punta?
"Dobbiamo fare più gol, ma non sono preoccupato con il numero dei gol di giocatori, di Dzeko o di altri. Magari Zaniolo fa più gol di altri esterni. Devo dire che quando faccio l'analisi della squadra, quello che conta è se crea situazioni da gol. Dobbiamo fare più gol ma la squadra è  offensiva e crea molte occasioni da gol e per me questo è più importante".

Con la Juve si chiude il girone d'andata. Cosa è mancato alla Roma contro le big? Per la difesa a tre Cetin o Fazio?
"Non ho detto che giocheremo con la difesa a tre. Non ne parlo e non posso dire se è vero o no. Per me questa squadra ha giocato sempre bene con le migliori del campionato. Sì, abbiamo perso con l'Atalanta e col Parma ma penso che abbiamo fatto sempre bene e con coraggio. Il problema non è contro le grandi. Sono più preoccupato quando giochiamo col Genoa o col Torino, che quando affrontiamo Juve, Inter o Napoli. Per me il problema è una questione di mentalità, di ambizione. Ho parlato con i giocatori sucome abbiamo giocato col Torino e penso che non sia stata una questione di atteggiamento ma penso che dobbiamo volere di più. Se vogliamo andare nei primi posti vicino alle grandi, non possiamo sbagliare contro questo tipo di avversari. Una questione di mentalità che stiamo lavorando per cambiare".

Un commento sul fatto che la Roma giocherà sempre in notturna per il prossimo mese? Come sta Kluivert?
"Kluivert no, penso che la prossima settimana inizierà ad allenarsi con noi. Su questo mese di gennaio, è un momento come altri che abbiamo già avuto, non sono preoccupato. Penso che la squadra abbia giocato sempre bene quando avevamo tante partite. Gennaio è importante per noi, ma penso che non ci sia quel problema".

Meglio Juve o Inter?
"Sono due squadre del tutto diverso che pensano il gioco in maniera diversa. Non ne preferisco nessuna. Mi piacciono entrambe, hanno molto forti le idee degli allenatori. L'idea di Conte è molto forte e marcata e penso di Sarri lo stesso. Mi piacciono entrambe".

Da cosa dipende la poca cattiveria sotto porta?
"Anche dalla mentalità. Manca un po' di aggressività in questo momento, è un problema di questa squadra. Non è un problema creare le situazioni ma l'aggressività. Stiamo lavorando per migliorare quella fase della partita ma è una questione di aggressività".

Per i tifosi si tratta di una gara importante. Ha visto l'atteggiamento giusto nei giocatori?
"I giocatori si sono allenati molto bene questa settimana, ma anche le altre e contro il Torino abbiamo perso. Giocare contro la Juve non è normale, so che è una sfida speciale. Non possiamo sbagliare, concentrazione totale. Dall'altra parte penso sia una partita in cui i giocatori sono molto motivati. Quando ci sono queste partite non sono molto preoccupato, lo sono di più quando affrontiamo Torino o Sassuolo, perché in partite come quella di domani i giocatori sono molto motivati e con grande concentrazione".

Punta ancora su Cengiz o potrebbe partire a gennaio?
"Non stiamo pensando a queste situazioni per lui. Sta meglio fisicamente e tatticamente, non gioca perché Zaniolo sta giocando bene, ma solo per questo, non stiamo pensando di cambiarlo".

Che atteggiamento difensivo chiede contro la Juve?
"Lo stesso avuto contro l'Inter. In questo tipo di partite ci vuole grande rigore difensivo, non si può sbagliare difensivamente contro questo tipo di squadra e giocatori ma il nostro modo di difendere è lo stesso. Difesa alta, lontana dalla nostra porta, un squadra molto corta senza spazio tra le linee. Sappiamo che la Juve è una squadra molto forte quando cerca spazio tra le linee e noi dobbiamo essere molto corti".

Preferisce giocare contro una squadra più concreta e cattiva o una più abile nel palleggio?
"Io penso che quando un allenatore ha l'intenzione di far giocare bene una squadra non cambia. Non ho dubbi che Sarri sia un tecnico che gli piaccia fare un buon calcio, anche alla Juve. Dobbiamo capire che è arrivato questa stagione e sta cambiando il loro modo di giocare. Non so se avete fatto questo pensiero, ma le squadre più forti sono quelle che hanno tenuto l'allenatore. La Lazio quattro anni, l'Atalanta due o tre anni, non l'hanno cambiato, hanno un'idea che rimane nelle ultime stagioni. Cambiare non è mai facile e penso che il lavoro di Sarri sia all'inizio. Ha cambiato molto il modo di giocare della Juve e penso che sia uno a cui piace giocare bene".

Nel corso degli anni arriverò al vertice del nostro calcio con le idee o con altri investimenti? Andrebbe ad allenare la Juventus?
"Non penso al futuro, penso al presente. Sono l'allenatore della Roma e mi piace molto esserlo. Poi, tutti hanno detto che questo è il nostro anno zero, stiamo lavorando per tornare la Roma più forte. Penso che in poco tempo si stiano creando le condizioni perché la Roma lotti contro squadre come Juventus e Inter. Credo che in poco tempo succederà".

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