Conferenze Stampa

Gasperini: "Tutti a disposizione tranne Dybala e Bailey. Nessun turnover domani"

Il tecnico giallorosso in conferenza stampa ha presentato il match contro il Verona, in programma alle 15 di domani e valido per il 5° turno di Serie A

(GETTY IMAGES)

PUBBLICATO DA La Redazione
27 Settembre 2025 - 11:10

Alla vigilia della partita tra Roma e Verona ha parlato in conferenza stampa Gian Piero Gasperini. Queste le dichiarazioni del tecnico giallorosso:

A parte Dybala e Bailey domani sono tutti a disposizione? Questa sarà la terza partita in una settimana, che tipo di turnover ha in mente?

"A parte Dybala e Bailey sono tutti a disposizione. Io non sono mai per un turnover molto ampio, soprattutto in questo periodo in cui c'è bisogno di giocare con continuità e fissare situazioni su cui stiamo crescendo, esprimendoci meglio di partita in partita. Non si tratta di un problema fisico perché questa volta abbiamo anche un giorno in più, avendo giocato mercoledì e non giovedì. Quando stai bene puoi tranquillamente continuare a giocare, ci sono sempre cinque cambi che in una partita sono importanti e garantiscono di avere una squadra fresca e competitiva. Dopo domani giocheremo giovedì e di nuovo domenica, quando inizi ad avere due-tre gare settimanali allora sì, subentra qualche cambio. Ma la mia idea è di non stravolgere mai la squadra ".

A parte il Torino sono arrivate quattro vittorie in cinque partite, può essere considerata la miglior partenza della sua carriera? Lei si aspettava un impatto così immediato?

"Non so se è la migliore, non guardo tanto le statistiche, poi ho giocato talmente tanti campionati che ce ne saranno di buone e cattive. Questa è una buona partenza, indubbiamente, sul piano dei risultati. Ma quello che mi preme di più all'inizio della stagione è vedere la squadra crescere, avere qualche certezza in più di gara in gara anche sul numero dei giocatori. Prima di raccogliere bisogna seminare, e questo è il momento di far crescere la squadra, darle più solidità e convinzione, per poi inserire più giocatori affidabili".

A Nizza ha detto che se gli attaccanti non segnano non è un problema solo loro ma è la manovra che deve essere più pericolosa. Su che cosa sta lavorando per aumentare la pericolosità della squadra?

"Sugli inserimenti di tutti, e sulla partecipazione di tutti non solo nelle conclusioni ma anche nelle rifiniture, nella costruzione del gioco. Se hai una costruzione migliore produci più situazioni pericolose. Il gol di Mancini a Nizza è un gol molto efficace per l'inserimento, l'attaccare la porta in quel modo... Poi è chiaro che i giocatori d'attacco arrivano in porta più spesso, ma rimango dell'idea che sia l'efficacia della manovra di tutta la squadra ad aiutarli".

A Nizza ha parlato dei giovani, dicendo che devono crescere in fretta. Ghilardi e Ziolkowski non hanno ancora debuttato, a che punto sono?

"Stanno facendo bene, sicuramente arriverà il momento anche per loro. La loro sfortuna, che è una fortuna per la Roma, è avere quattro giocatori davanti a loro che in difesa stanno facendo qualcosa di notevole, e io guardo sempre la squadra: in questo momento Mancini, Ndicka, Hermoso e Celik sono molto importanti per la Roma e al di là delle situazioni individuali quella di squadra è la più importante".

Ha detto a Nizza di aver visto cose positive da Dovbyk: in quale direzione sta lavorando? Domenica partirà lui o Ferguson dal 1'?

"Se la giocano sempre, a seconda dei momenti. Devo dire che Dovbyk mi sembra in crescita dal punto di vista atletico, e passa attraverso questo, perché lui deve essere in gran condizione fisicamente per mascherare magari difficoltà che può avere tecnicamente".

Per il tipo di squadra che è il Verona, può essere una soluzione rinunciare a uno dei tre centrali in difesa?

"Vale in tutte e due le soluzioni, si può giocare con un centrocampista puro o con un centrale che va a prendere alto l'avversario. Cambia solo un po' le caratteristiche del giocatore ma la scalata è la stessa. Con l'Atalanta lo abbiamo fatto, ma con tanti anni alle spalle è più facile fare variazioni. Noi adesso dobbiamo consolidare le nostre certezze e poi pensare ad eventuali aggiunte come l'inserimento dei difensori, che in certe partite può essere importanti. Una partita come quella di domani è pericolosa, perché se sei sterile, se non crei pericoli corri il rischio di perderle, perché queste squadre hanno velocità davanti, con gente che calcia bene. Noi però arriviamo dalla vittoria al derby, da un bell'esordio europeo, dobbiamo giocare con questo entusiasmo e non fare una partita come quella contro il Torino, anche se i pericoli sono quelli".

Questa è la sua miglior partenza negli ultimi dieci anni dal punto di vista difensivo, con un solo gol subito. Ha cambiato lei qualcosa o c'è ancora la mano di Ranieri?

"Non so, potete giudicarlo meglio voi che avete visto entrambe le situazioni. Io posso parlare solo della mia Roma, senza fare paragoni. Rimane il fatto che noi dietro, da Svilar a Soulé, abbiamo 8-10 giocatori affidabili sempre, che per me rappresentano il nucleo della squadra. Poi se riusciamo a inserire Pellegrini, Rensch, Tsimikas... ma per il momento il nucleo della Roma è questo, garantisce risultati in termini di gol e di solidità".

Ieri Zanetti ha definito le sue squadre rulli compressori, come cercherà di gestire le pressioni del Verona? Possiamo aspettarci Wesley?

"Potete aspettarvi tutti, noi dobbiamo pensare al Verona, una squadra che contro la Juve ha fatto un'ottima gara, sappiamo delle difficoltà che possono crearci, ma sappiamo anche cosa ci serve per portare a casa questo tipo di partite, che nel campionato italiano sono tantissime, soprattutto in casa".

Dopo il Torino non si era detto troppo convinto della gara di El Aynaoui da trequartista, decisamente meglio a Nizza da mediano. Da ora dobbiamo considerarlo in quella zona di campo?

"Per me può fare tutti i ruoli come tutti i centrocampisti. L'altra sera ha fatto un'ottima gara, col Toro è andato più in difficoltà, ma questo non cambia niente sul valore del giocatore, un giocatore appena arrivato che sta facendo tutti i passi che deve per diventare importante".

Tornando al discorso della pericolosità in attacco, siamo in attesa di capire come si inserirà Bailey. Fino ad ora però trova garanzie negli altri giocatori, soprattutto a sinistra, come El Shaarawy e Baldanzi?

"Non sto pensando a Bailey, anche perché è fermo da un po' di partite, quindi avrà bisogno del suo tempo per recuperare e adattarsi ad un campionato nuovo per lui. Dobbiamo andare forti con tutto ciò che abbiamo, quando ci sarà Bailey avremo Bailey, ma per ora lavoriamo con quelli che ci sono. Conosco El Shaarawy da quando era molto giovane, è un giocatore con cambio di passo anche se sono passati anni, ma lo può fare, ha tutte le caratteristiche per tornare a essere un esterno d'attacco con dei valori come tra l'altro ha già fatto in questi anni. Le sue qualità sono intatte, non è che cambiano".

Prima del derby ha detto che è disposto a recuperare Pellegrini se anche la società è disposta, altrimenti fa giocare altri. In campo però ha dato risposte chiare facendolo giocare. Ha avuto quelle risposte che voleva dalla società su Pellegrini?

"La società è contenta quando i giocatori fanno bene, non ha alcuna prerogativa su nessuno. La risposta più importante di tutte non l'ho data io né la società, ma Pellegrini, che ha dato una risposta importante in un derby, non solo per il derby ma per tutti i minuti in cui è tornato a giocare dopo mesi di inattività. Ma se pensiamo che il problema sia risolto ci sbagliamo, lui deve ritrovare continuità, forza carattere e personalità. E sono caratteristiche che ha. Deve entrare nel gruppo di quegli 8/9 che dicevo prima".

Si potrebbe creare un dualismo anche tra Angelino e Tsimikas?

"Angelino è un buon giocatore. Non può essere un problema. Tsimikas si è fatto trovare pronto subito e ci sarà molto utile. Non possiamo ammazzare Angelino, giocheranno a seconda delle partite".

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