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Le dichiarazioni

Mourinho: "Dybala? Vediamo domani. Mi fido della squadra e dello stadio"

Il tecnico giallorosso: "I 27 pali? Dobbiamo essere più bravi. Abraham sta sempre bene. Bove e Llorente ci stanno dimostrando le loro qualità"

José Mourinho in conferenza stampa

José Mourinho in conferenza stampa (GETTY IMAGES)

La Redazione
19 Aprile 2023 - 14:00

José Mourinho, allenatore della Roma, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della sfida col Feyenoord, in programma domani sera alle 21 all'Olimpico. La gara sarà valida per il ritorno dei quarti di finale di Europa League; nella partita d'andata gli olandesi si sono imposti per 1-0, grazie al gol di Wieffer. Di seguito le parole dell'allenatore della Roma.

Nelle 5 top leghe la Roma è la squadra che ha preso più pali, 27: si è sentito sfortunato?
"Prima di tutto siamo una squadra difensiva, con 27 pali. È contraddittorio. Io non voglio dire sfortunati, dovevamo essere più bravi. Si può parlare di palo, gran parata del portiere avversario, ma essere efficienti vuol dire metterla dentro. Però per me significa che creiamo ed è importante. In una partita in cui il Feyenoord parte con un gol di vantaggio, abbiamo bisogno di segnare e questo dato non mi dà preoccupazione perché abbiamo bisogno di creare".

Come sta Dybala? E Abraham?
"Onestamente non lo so; voi avete visto 15’ durante un torello, poi abbiamo fatto un po' di organizzazione tattica a bassa intensità. Abbiamo dato a Paulo altre 24 ore per capire se può giocare o no. Domattina faremo degli approfondimenti più intensi per capire se gioca. Per ora niente. Abraham sta sempre bene, è un ragazzo felice che sembra sempre felice. Ride e scherza sempre, è positivo nel gruppo; poi gioca meglio o peggio, segna o non segna, ma dal punto di vista umano sta sempre bene".

Quanto è importante avere fiducia nelle alternative a questo punto della stagione?
"È molto importante, Llorente e Bove sono due giocatori che hanno bisogno di crescere. Bove è giovane e ha già fatto 3 o 4 partite titolare. Ogni partita cresce e mi sembra più giocatore. Può sbagliare ma succede. Llorente ha esperienza, ha avuto bisogno di imparare a giocare con noi, che è diverso da imparare a giocare a calcio. In questo momento gioca con stabilità ed è perfettamente integrato; all’inizio il nostro calcio era strano per lui. Ora sono due giocatori in più. Mancano 8 partite di campionato, con questa di domani 9 e possono aumentare. Sono tante partite in poco tempo e ci serviranno".

Gimenez, attaccante del Feyenoord, ha segnato 5 gol in Europa: sta pensando a qualche modo per fermarlo?
"Dobbiamo fermare tutti, riguardo le qualità dovreste chiedere al loro allenatore che lo conosce meglio di me. Lo rispettiamo, così come rispettiamo tutta la squadra del Feyenoord".

Sta pensando di far partire Dybala dalla panchina? La gara può finire anche ai rigori, dove l'argentino è molto bravo.
"Non è facile scegliere, la questione per me è se sta bene o no. Se è un dubbio sarà sempre un dubbio. Se non sta bene non gioca per non rischiare di perdere un cambio. Se va in panchina, entra e si fa male, diventa una situazione difficile. La mia domanda è se gioca o non gioca. Non abbiamo tante opzioni e magari in una situazione estrema dico che è impossibile che non possa andare in panchina; nei limiti non dico se può giocare. Anche per voi più bravi, che avete i contatti, è impossibile dire chi gioca domani, perché nemmeno l’allenatore lo sa".

La miglior strategia per la gara di domani? Servirà la pazienza?
"Fare più gol del Feyenoord. Non capisco perché parlare delle altre gare, sono finite. Il Feyenoord non è il Salisburgo. Noi abbiamo fiducia, abbiamo uno stadio che vuole giocare la partita, cantando, sventolando le bandiere. Io credo nei miei giocatori e nel mio stadio. Rispetto il Feyenoord, ma ci credo".

 

Mourinho a Sky Sport

Come sta vivendo questa vigilia di attesa?
"È da due giorni che sono qui dentro, sono uscito lunedì per trovare un amico in un albergo, son tornato qua e non esco. Tutto quello che succede fuori da Trigoria non lo sento, lo posso immaginare. C'è una tranquillità strana, c'è una partita da giocare con un risultato negativo ma aperto. C'è uno stadio che ha dimostrato di essere sempre lì per noi e qualche volta giocare con noi, domani son sicuro lo faranno al 200%".

Ci saranno 67 mila spettatori, compreso il settore ospiti...
"Io voglio avere 67000 giocatori in più, perché spettatori è una cosa e giocatori è un'altra. O la vinciamo e andiamo in semifinale, o andiamo a casa tristi ma dopo aver dato tutto. Questo è l'obiettivo".

Come sta Dybala?
"Non lo so, dopo quei 15 minuti di allenamento abbiamo fatto un po' di tattica, ma tutto a bassa intensità. Solo domani capiremo se può giocare, andare in panchina o nessuna delle due".

Che risposte si aspetta a livello collettivo in campo?
"Mi aspetto quello che facciamo normalmente, che è sempre il massimo. Poi ci sono partite con più gioco, meno gioco, più gol o meno gol, ma mi aspetto la stessa squadra".

Che ruolo avrà protagonista Belotti da qui a fine stagione? Chi batterà un eventuale rigore?
"Dipende se gioca o meno Paulo, altrimenti decideremo domani. Il ruolo di Belotti è quello di tutti i nostri giocatori, se devo ricordare una sua cosa in tutti questi mesi è dopo la partita contro il Torino. Quando io gli spiegavo perché non avevo giocato lui mi ha detto 'non mi interessa, conta che abbiamo vinto'. Questo per me è Belotti".

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