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Calciomercato, Florenzi a un passo dall'addio: pronta la cessione al Valencia

Il Capitano vicino ai saluti: c’è l’accordo tra i club per una quindicina di milioni di euro. Il giocatore è pronto a volare in Spagna, oggi può arrivare l'ufficialità

Alessandro Florenzi

Alessandro Florenzi

29 Gennaio 2020 - 08:00

Alessandro Florenzi è prossimo a diventare un nuovo giocatore del Valencia. E la prospettiva futura è solo per il rispetto che si deve, visti pure certi precedenti, alla mancanza di ufficialità. Che, comunque, è prevista per la giornata di oggi. E una volta che arriverà, il Capitano della Roma, accompagnato dal suo procuratore Alessandro Lucci, volerà alla volta di Valencia, sicuramente con la curiosità per una nuova avventura, ma soprattutto con la tristezza di una storia che non avrebbe mai voluto che si concludesse.

La trattativa

I primi approcci, peraltro anche abbastanza convinti, il club spagnolo li aveva fatti nel corso delle festività natalizie. Conoscendo, probabilmente, le difficoltà che il ragazzo di Vitinia, nazionale, una vita a Trigoria con un solo anno di esilio a Crotone, stava affrontando in questa stagione. E, pure, delle critiche di una parte dell'ambiente, che da un pezzo lo aveva messo sul banco degli imputati.

Da titolare a riserva, da Capitano a opzione, e lo diciamo, credeteci, senza nessuna vena polemica nei confronti di Fonseca che ha tutto il diritto di fare le sue scelte. I primi approcci del Valencia non sono stati un successo. Perché Florenzi non era ancora convinto di aver chiuso la sua esperienza con la Roma, ma pure perché l'offerta degli spagnoli, a giocatore e Roma, non era stata di quelle che inducono a mettersi seduti attorno a un tavolo con le penne nel taschino.

Ma le vicende di queste prime partite del duemilaventi, con Florenzi di nuovo messo in discussione, ultimo episodio il derby di domenica scorsa vissuto in panchina, hanno convinto il Valencia a riprovarci. E l'occasione è stata la trattativa che la Roma ha portato avanti con l'Elche per Gonzalo Villar. Trattativa che ha coinvolto pure proprio il Valencia, che vantava un diritto di prelazione sul cartellino dell'Under 21 spagnolo. Nei contatti tra i club, è stato di nuovo riaperto il fronte Florenzi.

E il Valencia, una volta preso atto dell'apertura, ha cominciato a crederci, magari sapendo pure che il giocatore era ormai entrato nell'ordine di idee di dire addio alla sua Roma. A quel punto, è stato determinante il contatto tra gli spagnoli e il procuratore del giocatore, Alessandro Lucci.

La trattativa, viste le premesse che erano maturate, ha subìto un'immediata accelerata. Che ha avuto il suo clou nell'incontro che ieri a Trigoria c'è stato tra Petrachi e Lucci, arrivato nel centro sportivo della Roma poco prima dell'ora di pranzo. L'incontro, di fatto, si è concluso con la fumata bianca. C'era l'accordo tra le due società, il (quasi) sì del giocatore, da sistemare soltanto qualche dettaglio che probabilmente già nella giornata di oggi sarà definito. Florenzi andrà al Valencia, squadra che negli ottavi di finale di Champions League sfiderà l'Atalanta e che attualmente nella Liga è al sesto posto (insieme alla Real Sociedad) a due punti dal quarto occupato da Getafe e Atletico Madrid.

I numeri

Come detto, non c'è ancora nessuna ufficialità, ma qualche indiscrezione è filtrata a proposito dei numeri di questo affare. Da quanto ci risulta, Florenzi andrà al Valencia con la formula del prestito (pagato intorno al milione e mezzo), più un diritto di riscatto fissato intorno ai quattordici milioni (e bonus), diritto che a quanto sembra si trasformerà in obbligo, nel momento che si verificheranno determinate condizioni che non sarebbero legate a un'eventuale qualificazione del Valencia alla prossima Champions.

Per il giocatore ci dovrebbe essere un prolungamento dell'attuale contratto che prevede la scadenza il trenta giugno del 2023 per un ingaggio da due milioni e ottocentomila euro. Il Capitano, dunque, è pronto a salutare. Lascerà la fascia molto probabilmente a Edin Dzeko come è successo domenica scorsa nel derby. E in qualcuno, non in tutti, un senso di vuoto che sarà difficile da riempire.

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