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L'allenatore che verrà: la Roma aspetta Fonseca, il Chelsea stoppa Sarri

Non c’è ancora l’accordo con lo Shakthar per il pagamento dei cinque milioni fissati dalla clausola. A Londra il club inglese dice (alla Juve) che nei vuole sei

Paulo Fonseca

Paulo Fonseca

06 Giugno 2019 - 07:00

Aspettando Fonseca, De Zerbi si tira definitivamente fuori, mentre da Londra arrivano notizie di uno stop del Chelsea alla voglia di Sarri di tornare in Italia, in particolare a Torino, panchina della Juventus. Tutto sembra, insomma, mettere ancora più in discesa l'arrivo di Zorro a Trigoria, convinzione con cui la Roma è tornata da Madrid dopo l'incontro avuto con i procuratori del portoghese, concluso con un accordo di massima, ma non con la fumata bianca che non ci può stare fino a quando non ci sarà il semaforo verde da parte dello Shakthar con cui Fonseca ha un contratto fino al trenta giugno del 2020.

E per liberarsi prima, su quel contratto c'è scritto che bisogna pagare una clausola da cinque milioni di euro. Cosa che al momento è ancora oggetto di discussione.

L'incontro

Dopo il faccia a faccia di Madrid, le parti sono rimaste che a risolvere la questione della clausola dovranno pensarci i procuratori del portoghese. Che, tra oggi e domani, avranno un incontro con il presidente Rinat Akhmetov. Un primo contatto tra le parti ci sarebbe già stato, ma da quel poco che è trapelato, non sarebbe stato un successo. Ovvero la dirigenza del club campione d'Ucraina, avrebbero detto chiaro e tondo di volere il pagamento dell'intera clausola. Cosa che a Trigoria piace poco.

Ci sarà bisogno di ulteriori contatti e incontri per provare perlomeno a limare la richiesta dei cinque milioni. Un ruolo chiave potrebbe averlo la moglie ucraina di Fonseca. La signora Fonseca è infatti l'addetta stampa personale del presidente e questo vuole dire che i rapporti sono ottimi, utili insomma per trovare una soluzione che accontenti tutti. Il portoghese ha già detto sì all'offerta della Roma per un contratto triennale (c'è chi dice biennale più un'opzione per la terza stagione) da circa due milioni e mezzo a stagione.

Tutto fa credere, insomma, che nel fine settimana possa esserci la fumata bianca. Anche la Roma fa trapelare un certo ottimismo, ma visti i precedenti, sarà il caso di andarci con i piedi di piombo oppure mettere mani al libretto degli assegni.

Sorpresa Sarri

Ma la notizia del giorno che arriva direttamente da Sky inglese, è che il Chelsea ha fatto sapere che per liberare Maurizio Sarri c'è bisogno di pagare una liberatoria da sei milioni. Cioè la stessa cifra che appena dodici mesi fa il club inglese fu costretto a versare nelle casse del Napoli per poter mettere sotto contratto il tecnico toscano. E la cosa pare che non abbia fatto piacere (o no?) dalle parti di Torino, sponda Juventus che da tempo ha individuato in Sarri un possibile, probabile erede di Max Allegri.

Nello stesso tempo, continuano a circolare con insistenza e sempre più dettagliate, notizie di una Juventus ancora più convinta di poter portare in bianconero nientepopodimenoche Pep Guardiola. Se fosse così, la sorpresa, ma non troppo, sarebbe clamorosa, con Sarri lasciato con una mano avanti e una dietro.

Di rimbalzo la questione interessa anche la Roma. Perché non è certo un mistero per nessuno che Sarri è la prima di scelta di Baldini per la panchina giallorossa. Ma pure qui ci sarebbe un problema clausola, cioè il Chelsea la chiederebbe pure alla Roma sempre che l'allenatore che ha appena vinto l'Europa League accetti di virare verso Trigoria.

Ciao De Zerbi

Si era capito già da un paio di giorni che il nome di Roberto De Zerbi non faceva più parte della lista dei pretendenti all'eredità di Claudio Ranieri.

La conferma definitiva ieri l'ha data lo stesso allenatore in un'intervista: «Non ci sono mai stati dubbi sulla mia permanenza. Fa piacere che ci siano stati interessamenti ma star dietro a tutte le voci non è facile. La verità è che ho sempre programmato la prossima stagione con il Sassuolo. Non so se resterò uno, due o tre anni. Ho sempre dimostrato di fare ciò che dico, mi servono le condizioni per essere me stesso. La Roma? Qualcosa c'è stato, come contatto, ma ho detto di avere le idee chiare su quello che voglio fare e non ho altro da aggiungere». Amen.

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