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Mercato: Solbakken è più vicino, Mkhitaryan rimane un rebus

Il nodo da risolvere con il Bodø è che lo vogliono tenere fino al preliminare di Champions. L’armeno sempre più tentato dall’offerta giallorossa

Mkhitaryan in azione contro il Bodo Glimt (AS Roma via Getty Images)

Mkhitaryan in azione contro il Bodo Glimt (AS Roma via Getty Images)

02 Giugno 2022 - 05:00

Abraham resta. Shomurodov pure. Zaniolo vale sessanta milioni, altro che venticinque più Saelemaekers. Carles Perez è in uscita. El Shaarawy è in stand-by, nel senso che soltanto se arrivasse un'offerta importante (superiore ai dieci milioni che sarebbero tutti di plusvalenza) a Trigoria prenderebbero in esame la possibilità di lasciarlo andare. Felix è Felix. E Mkhitaryan non ha ancora sciolto il suo personale essere o non essere riguardo al futuro. È la fotografia del reparto offensivo giallorosso, anche se qualcuno potrebbe obiettare che l'armeno nella stagione che si è appena conclusa, tutto ha fatto meno che l'attaccante.

Vero. Ma se vogliamo fare un quadro realistico (senza cioè lasciarsi andare alle innumerevoli chiacchiere che nascono quotidianamente sul mercato), Micki è un nodo chiave per capire quali saranno le mosse che farà Tiago Pinto (elogiatissimo da Mourinho nell'intervista che lo Special One ha rilasciato a un quotidiano portoghese). L'armeno resta o non resta? Ha un'intesa con l'Inter per un contratto biennale molto ricco, ma nulla è stato ufficializzato e, nostra opinione, più passano i giorni e più crescono le possibilità che ci ripensi e accetti l'offerta della Roma. Cosa che farebbe molto piacere a Mourinho. Come stanno allora le cose? Illustriamo i numeri di cui, con ragionevole certezza, siamo venuti a conoscenza.

Dunque, la stretta di mano tra l'armeno e l'Inter ci sarebbe stata sulla base di due anni di contratto (più opzione per un terzo), per un cifra complessiva, compresi i bonus (facili se non garantiti), di poco meno di quattro milioni e mezzo netti a stagione, totale da nove milioni che sono diciasette lordi in ventiquattro mesi perché l'Inter non potrebbe sfruttare i vantaggi del decreto crescita. La Roma, nell'incontro di martedì scorso a Trigoria, al giocatore ha offerto un anno di contratto più uno quasi garantito (cinquanta per cento di presenze e qualificazione in Europa) per una somma, bonus compresi, di circa quattro milioni, otto in totale, dodici al lordo considerando il dimezzamento delle tasse per effetto del decreto crescita. La volontà manifestata dal club giallorosso di volere il giocatore, ha colpito favorevolmente l'armeno che, sotto sotto, non ha grandissimo desiderio di lasciare Trigoria. Il giocatore ha quindi deciso di prendere tempo. E l'impressione è che, ribadiamo, il passare dei giorni senza che sia ufficializzata una decisione finale, faccia il gioco della Roma. A meno che, ma su questo c'è il più stretto riserbo, la differenza non la faccia la questione commissioni, un aspetto mai da sottovalutare quando in ballo c'è un giocatore a parametro zero.

Il caso Mkhitaryan, che Pinto si augura si risolva in tempi brevi, sarà il primo angolo del mercato giallorosso. Perché se dovesse andare via, ci sarebbe bisogno di prendere un giocatore importante per sostituire l'armeno. Che, per quello che sappiamo, non sarà lo spagnolo Isco (pure lui a scadenza di contratto), ieri salutato dal Real Madrid. «Non abbiamo mai parlato con Isco» c'è stato garantito da Trigoria. Non abbiamo motivo di dubitare.

Nessun dubbio, al contrario, dell'interesse della Roma per il norvegese del Bodø Ola Solbakken, ventitrè anni, contratto in scadenza il prossimo trentuno dicembre, stipendio attuale da centosessantamila euro netti a stagione. La Roma da tempo ha l'accordo economico con il vichingo che vuole il club giallorosso. Il procuratore del norvegese ha fatto sapere che, se sarà necessario, è pronto a forzare la mano con il club norvegese per facilitare l'accordo tra le due società. I soldi, in questo caso, c'entrano poco, semmai c'è da sistemare la questione di lasciare l'attaccante al Bodø per i preliminari della prossima Champions League, cosa che potrebbe essere anche concessa per sbloccare definitivamente la situazione. Il norvegese è destinato a prendere il posto di Carles Perez. Lo spagnolo è sul mercato (anche se Mou ha molto apprezzato il suo comportamento nel corso della stagione). Lo vuole il Villareal (e il Maiorca). Ma servono sette-otto milioni.

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