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i contratti

Rinnovi e dintorni: accordo raggiunto per il prolungamento di Mancini

Il difensore si legherà alla Roma fino al 2027. Il prossimo sarà Zaniolo ma non sarà semplice. Da qui al 2026, ecco tutte le situazioni contrattuali dei calciatori

Mancini in campo in giallorosso (As Roma via Getty Images)

Mancini in campo in giallorosso (As Roma via Getty Images)

29 Gennaio 2022 - 06:00

Non solo acquisti e cessioni. Che sono sì la parte principale del mercato di una società, ma non tutto. Nel senso che poi un club deve fare i conti anche i contratti dei giocatori in rosa. Contratti che hanno un costo, qualche volta esagerato, ma soprattutto hanno una scadenza con cui bisogna fare i conti per non rischiare di perdere un giocatore a parametro zero, a meno che non si sia deciso di chiudere comunque con giocatori non ritenuti più utili alla causa (per esempio Fazio e Santon). In questo momento a libro paga della Roma ci sono oltre trentacinque calciatori, con sette di questi in prestito tra Italia e Europa (Florenzi, Olsen, Kluivert, Villar, Calafiori, Bianda, Coric), ma tutti almeno con un altro anno di contratto con la Roma. E questo vorrebbe dire che se tornassero tutti alla base, la società giallorossa dovrebbe sommare diversi milioni di euro a un monte ingaggi già di suo piuttosto importante. E per il quale bisognerà contare anche gli aumenti già garantiti dalla società (Pellegrini e Darboe, anche se a cifre notevolmente diverse) e quelli che presumibilmente dovranno essere discussi. Ci sono almeno cinque-sei situazioni che, nei prossimi mesi, Tiago Pinto dovrà prendere di petto. E sono situazioni non semplicissime da concludere con il brindisi. Vediamo allora, anno per anno, da questo al 2026, le varie situazioni contrattuali dei giallorossi «dipendenti» della Roma.

2022

Sono cinque i giocatori che vedranno scadere il legame contrattuale con il club giallorosso il prossimo trenta giugno. Due non preoccupano. Nel senso che gli appena arrivati Sergio Oliveira e Maitland-Niles, si sono vestiti di Roma con la formula del prestito, a fine stagione si deciderà se riscattarli (il portoghese) o acquistarli (l'inglese). L'ex del Porto è molto più che probabile che venga acquistato (13 milioni) con un prolungamento contrattuale fino al 2025 con l'opzione per ulteriori dodici mesi. Per l'ex dell'Arsenal, considerando pure le difficoltà di trattare con i Gunners che non fanno sconti neppure ai parenti più stretti, si deciderà strada (e prestazioni) facendo. E gli altri tre? Ieri Fazio ha rescisso e salutato, Santon lo farà il prossimo trenta giugno (a meno di sorprese, difficili, in questi ultimi giorni del mercato). Rimane Mkhitaryan. E qui la questione è difficile da pronosticare. Lo scorso anno l'armeno ha atteso fino all'ultimo per firmare per un'ulteriore stagione. E' possibile che sia disponibile a farlo anche il prossimo giugno. Semmai bisognerà capire quali saranno le intenzioni della Roma. Che non è detto che sia intenzionata a continuare con il giocatore per un altro anno.

Mkhitaryan in campo a Marassi contro il Genoa (As Roma via Getty Images)

2023

Sono nove i giocatori in scadenza il trenta giugno di questo anno. Ma, per cinque di questi, la Roma ha già scelto che l'obiettivo dovrà essere quello di dividere le strade. Sono Florenzi, Olsen, Bianda, Coric, Kluivert. Tiago Pinto proverà a cederli tutti. Sperando che possano garantire un bel pacchetto di milioni. Come Kluivert per il quale il Nizza ha una cifra fissata per il riscatto a quindici milioni. O come Florenzi che il Milan potrà acquistare a titolo definitivo per tre milioni e mezzo. O, anche, come Olsen che a Trigoria si augurano che l'Aston Villa, che lo ha appena preso in prestito, a giugno decida di spendere tre-quattro milioni per garantirsi il cartellino dello svedese. Per Bianda e Coric, al contrario, bisognerà accendere un cero e sperare. Per Fuzato è probabile che sarà cercata una squadra dove il brasiliano possa andare a giocare. Stesso discorso vale per Riccardi. Rimangono Smalling ed El Shaarawy. L'inglese è destinato a rimanere, per il suo contratto però se ne riparlerà semmai l'anno prossimo. Più da definire la situazione del Faraone. E' arrivato a costo zero, il suo quando è andato in campo lo ha sempre fatto, ma una sua eventuale cessione potrebbe garantire una totale plusvalenza. Non è comunque da escludere che con il giocatore si possa arrivare a un prolungamento.

2024

E' l'anno horribilis per la questione contratti, oltre a essere quello con il maggior numero di giocatori in scadenza (11). Ci sono cinque pezzi da novanta: Mancini, Zaniolo, Cristante, Veretout e Spinazzola. Per l'ultimo di questi, è perlomeno prematuro parlare di rinnovo. Per gli altri quattro no. Partiamo da Mancini. Per il quale, per quello che ci risulta, l'accordo per il nuovo contratto è stato già trovato con il procuratore (Giuseppe Riso). Mancini firmerà fino al 2027 per un ingaggio superiore ai tre milioni con bonus che possono far lievitare tutto il cucuzzaro a quattro. Il prossimo contratto che sarà affrontato sarà quello di Zaniolo. Che, come è facile capire, è l'accordo più delicato da trovare. Le intenzioni della Roma sono quelle di prolungare almeno di tre anni, a cifre superiori ai circa due milioni e mezzo netti che Nicolò oggi guadagna a stagione. Per Cristante e Veretout, per quello che sappiamo, la situazione è ancora fluida. In particolare per il francese che potrebbe essere il nome da sacrificare sul mercato, anche come conseguenza di un procuratore (Giuffredi) che a Trigoria considerano un po' troppo chiacchierone.

Veretout in giallorosso (As Roma via Getty Images)

2025

Sono appena cinque i giocatori in scadenza il trenta giugno del 2025. Per Bryan Reynolds, la Roma si augura che si ricostruisca un minimo di credibilità calcistica durante l'appena cominciata esperienza in Belgio, magari per poi provare a rivenderlo. Kumbulla non rappresenta certo un problema, così come Rick Karsdorp. Per Riccardo Calafiori si faranno le valutazioni dopo la sua esperienza al Genoa. Per Felix, invece, si valuterà se garantire al ragazzino lanciato da Mourinho, un nuovo contratto, più lungo di un anno e con un ingaggio a salire legato a obiettivi.

2026

Beato chi c'ha un occhio, si dice dalle nostre parti. I cinque in questione non sono certo un problema da affrontare in tempi brevi. Tra l'altro Pellegrini ha appena firmato prolungamento e adeguamento, così come Darboe. E, pure Ibañez, che in automatico ha avuto garantito un piccolo aumento e un anno in più. Viña si vedrà nel tempo. E Abraham sembra destinato a rimanere qui, Chelsea permettendo, anche al di là del 2026.

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