Biglietti

Friedkin verso il 72° sold out. Ma il derby è declassato

Contro il Torino più di 60mila, pochi posti disponibili

(GETTY IMAGES)

PUBBLICATO DA Gabriele Fasan
06 Settembre 2025 - 06:30

Non dite ai romanisti che c’è la sosta, non vi ascolteranno. Parla sempre, chiaramente, il botteghino. Visto che anche ieri si sono registrate un po’ di code per i biglietti di Roma-Torino che viaggia verso il sold out, poca la disponibilità residua (tribuna Tevere e Monte Mario, magari anche con la complicità di qualche spettatore che ha rimesso in vendita il proprio biglietto perché impossibilitato a raggiungere l’Olimpico alle 12.30 di domenica). Dopo gli oltre 40.000 abbonamenti arrivati in pochissimo tempo dopo l’apertura della campagna dei rinnovi, i tanti romanisti al seguito durante il ritiro inglese, gli oltre 7.000 a Frosinone per l’ultimo test pre-stagionale col Neom, i 63.681 spettatori registrati in pieno agosto nella gara d’esordio in campionato, sold out numero 71 della gestione Friedkin, sono stati il buon giorno che si vede dal mattino. «Passano gli anni, cambiano i giocatori e pure i presidenti ma noi saremo qua!», dice infatti un coro famoso della Sud. Mourinho, De Rossi, Juric, Ranieri, Gasperini: cambiano anche gli allenatori ma non cambia la passione dei tifosi giallorossi. Poi è arrivato anche il maggior esodo possibile di Pisa, dove  la spedizione dei 1.200 tifosi romanisti ha riempito il settore ospiti dell’Arena Garibaldi nonostante i prezzi e le  tante complicazioni  e privazioni burocratiche.

Superata quota 60.000 per Roma-Torino, che comprende anche coloro i quali hanno acquistato il “pack” fornito dal club, che permetterà di assistere anche alle partite contro Verona in Serie A (il 28 settembre alle 15) e Lille in Europa League (il 2 ottobre alle 18.45), e in attesa del tutto esaurito, lunedì alle 16 sarà la volta dei biglietti del derby Lazio-Roma. Una gara che ha già iniziato a destare più di una polemica, ma non certo tra le due tifoserie avverse. Motivo? L’orario a dir poco inconsueto per una stracittadina, stabilito già da tempo nelle stanze dei bottoni per ragioni di ordine pubblico, come se eventuali incidenti possano avvenire solo al calar della sera. Il derby, anche per le suddette motivazioni, già nell’assegnazione dei big match delle tv era stato “declassato” a una partita come tutte le altre. A vincere, ancora una volta, saranno la “ragion” di Stato e la paura di gestire e a perdere saranno gli appassionati di calcio, in particolare per questa occasione i tifosi di Lazio e Roma.

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