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Karsdorp: "Basta parlare, voglio dimostrare sul campo la voglia che ho"

"La tournée in America sta andando bene sia a livello di squadra che a livello personale, ho superato il problema muscolare quindi i doppi allenamenti saranno utili"

Foto LaPresse

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La Redazione
06 Agosto 2018 - 08:57

"Ho avuto un contrattempo, un piccolo dolorino. Sto cercando di essere in forma per la prossima stagione, ma mi sento bene". Toglie ogni dubbio, Rick Karsdorp, una sola presenza la scorsa stagione col Crotone a causa del doppio infortunio al ginocchio prima (al menisco) e dopo la gara contro i calabresi (rottura del legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro), a chi aveva iniziato a farsi troppe domande riguardo la condizione fisica dell'ex laterale destro campione d'Olanda con la maglia del Feyenoord, dopo che alcuni problemi muscolari lo avevano tenuto fuori per qualche seduta di allenamento, durante il ritiro americano della Roma. Karsdorp, che nella prossima stagione sarà uno dei punti fermi sulla catena della fascia destra della Roma, ha parlato ai microfoni di Roma TV anche del momento di forma generale dei giallorossi, durante la tournée negli Stati Uniti, in vista dell'ultima gara dell'International Champions Cup contro il Real Madrid a New York: "Il mister cerca il meglio per la squadra e ce lo dice ogni giorno" - continua il terzino olandese - "stiamo crescendo, ad esempio contro il Barcellona abbiamo cambiato anche qualcosa tatticamente nel secondo tempo".

Il prossimo anno si riparte dalla base solida della scorsa stagione?
L'anno scorso la squadra ha fatto molto bene, qualificandosi in Champions League e arrivando in semifinale, esprimendo anche un buon gioco. Quest'anno l'obiettivo è quello di ripetersi, è quello che vuole Di Francesco. Purtroppo il primo anno ho potuto assistere alla stagione della Roma solo da bordo campo, ma ho potuto vedere cosa vuole il mister, perciò posso essere considerato un nuovo giocatore".

Come è stato l'ambientamento?
"Non è stato facile, soprattutto quando lasci il tuo paese per la prima volta. L'unico rammarico è quello di essere stato fermo un anno. È stato un periodo difficile per me. Adesso ho poca voglia di parlare, voglio dimostrare sul campo tutta la voglia che ho".

Quanto è stato importante Strootman per il tuo ambientamento?
"Kevin è stato molto importante per me perché parla molto bene l'italiano. Sto cercando di fare lo stesso con Justin Kluivert, anche se non parlo ancora l'italiano, e tra l'altro lui è il mio compagno di stanza. In squadra ci aiutiamo tutti a prescindere dalla nazionalità".

La chiacchierata con Monchi?
"Mi ha chiesto come andava, come mi sentivo. La Roma ha investito molto su di me, ho avuto sfortuna con l'infortunio, ma adesso ho voglia di dare tutto per questo club e ricambiare la fiducia che tutti mi hanno dato. Non vedo l'ora che ricominci il campionato e voglio tornare in campo perché rimanere fermi per un anno è stato veramente molto duro. Quando ho il pallone tra i piedi ritorno indietro nel tempo quando ero bambino e giocavo a pallone".

Come procede la tournée in America?
"Sta andando bene, sia a livello di squadra che a livello personale. Ho superato questo problema muscolare, in questo senso sono positivi i doppi allenamenti per accumulare del lavoro che ci tornerà utile per il resto della stagione".

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