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Stadio della Roma, superata l'impasse ripartirà l'iter: ecco tutti i passaggi

Analizziamo le prossime tappe da compiere per arrivare alla realizzazione dell'impianto di Tor di Valle

02 Agosto 2018 - 07:23

Una volta che verrà superata l'attuale impasse, la ripresa dell'iter prevede i seguenti passaggi per arrivare alla realizzazione del nuovo stadio della Roma a Tor di Valle.

Variante al Piano Regolatore

Il Comune di Roma dovrà adottare con delibera il verbale della Conferenza. Un'adozione che conterrà al proprio interno anche la variante al Piano Regolatore Generale e che per questo comporterà un'attesa non inferiore ai 60 giorni. I primi 30 giorni sono già passati, ora il Comune dovrà in sede di Giunta approvare o respingere ogni atto emendativo presentato motivando in maniera definitiva tale decisione.

La convenzione urbanistica

L'Amministrazione di Roma Capitale dovrà predisporre in accordo con i proponenti il contratto che regolerà i rapporti tra le parti, con obblighi, doveri e soprattutto tempistiche chiare per la realizzazione di ogni opera infrastrutturale a corredo dell'impianto. Questa fase sarà realizzata in contemporanea con la precedente e ratificata subito dopo.

Il ritorno in Regione

Il fascicolo relativo allo stadio tornerà quindi in Regione per un passaggio che darà poi l'effettivo via libera a costruire. L'esito è scontato, i tempi molto meno: si spera siano brevi.

UE-bandi per opere pubbliche

A questo punto i proponenti e gli enti coinvolti dovranno predisporre i progetti e i capitolati tecnici delle opere pubbliche che andranno sottoposti al vaglio degli uffici tecnici dell'Unione Europea e solo successivamente messi a gara con bando europeo. Una fase questa che richiederà non meno di 45 giorni prima di poter assegnare ai vincitori la realizzazione delle opere.

Smaltimento e bonifica

Contestualmente alla fase di approvazione dei progetti in sede di Unione Europea i proponenti potranno bonificare l'area di Tor di Valle. Questo ovviamente include lo smaltimento dei rifiuti e delle strutture attualmente esistenti, comprese le tribune dell'ippodromo. In questa fase sarà anche possibile procedere ai rilevamenti archeologici e ambientali, da cui non si attendono particolari elementi di criticità, e che saranno propedeutici alla fase successiva, quella della cantierizzazione vera e propria dell'area.

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