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Pallotta: "Alisson? Con i soldi della sua cessione ci rafforzeremo in due ruoli"

Il Presidente della Roma in un'intervista a SiriusXM Radio: "Ci saranno azioni legali contro il Bordeaux e gli agenti di Malcom. Non accetto le scuse del Barcellona"

La Redazione
27 Luglio 2018 - 19:25

Il Presidente della Roma, James Pallotta, è tornato a parlare in occasione di un'intervista a SiriusXM Radio, l'unica emittente radiofonica americana che parla di calcio 24 ore al giorno. Pallotta ha parlato delle ultime vicende di mercato, in particolare di quella legata a Malcom, e della campagna acquisti estiva dei giallorossi, delle strategie del club e della volontà dello staff della Roma di creare una grande squadra per il futuro.

Bentornato al Football Show, cosa è successo con Malcom?
"Partiamo dal principio. Volete parlare di Malcom? È un ragazzo giovane che seguivamo da circa 3 anni con il nostro team di analisti, e ci piaceva molto. Un paio di settimane fa abbiamo cominciato a parlare con loro e abbiamo saputo che era disponibile. Stava parlando anche con un altro paio di squadre, ma lui voleva assolutamente andare di più in un club che giocava la Champions League. E passare in un club di quel tipo un po' di tempo, prima di andare in club come Real Madrid e Barcellona, che sono il sogno di tutti, è ovvio. Avevamo un accordo con lui, non ci sono dubbi. Se guardate a quanto successo due giorni fa, ci aspettavamo che salisse sull'aereo alle 10 di sera, o che arrivasse alle 10, e un po' di tifosi l'hanno scoperto e sono accorsi all'aeroporto. E da quello che ne sappiamo, e come funziona per ogni altro accordo nel calcio, o almeno la maggior parte, stava venendo per fare le visite e poi per mettere la firma definitiva sul contratto. Poco prima quel giorno, nonostante avessimo chiesto di non farlo, il Bordeaux ha twittato che Malcom sarebbe andato alla Roma, l'hanno anche scritto sul loro sito. Abbiamo tantissime email e messaggio e anche conferenze video con gli agenti che dimostrano che l'affare era chiuso. E poi, siamo lì quella notte e il ragazzo non sale sull'aereo, il Bordeaux lo ferma e scopriamo che il Barcellona si era inserito al volo nella trattativa, in modo assolutamente non etico e immorale a mio parere. Poi quella sera l'agente dice che sarà a Roma in mattinata. Apprendiamo dal Bordeaux che avrebbero firmato l'offerta revisionata, dove ho effettivamente inserito un altro paio di milioni e loro hanno detto che avrebbero firmato e Malcom sarà su un aereo alle due. Non ho dormito molto, non dormo molto in ogni caso, e alle 3 di mattina circa mi sono svegliato e ho cominciato a mandarmi messaggi con Monchi e Baldini (ora Franco è anche nel nostro comitato esecutivo). Monchi aveva una video conferenza con l'agente in mattinata. L'agente gli dice: "Monchi guarda! Sono vestito di rosso, il ragazzo sta per salire sull'aereo! È ok, è tutto fatto!". Nel frattempo veniamo a sapere che uno degli agenti, quello brasiliano tra i quattro agenti del giocatore, era a Barcellona! Nel giro delle successive due ore, il ragazzo non sale sull'aereo e non è nostro. Ma se guardate a tutte le cose che sono successe, l'accordo era chiuso. Il mio punto di vista è che il Bordeaux è stato ridicolo nel suo modo di agire, abbiamo già parlato con i legali. Sono abbastanza certo che dovranno testimoniare su questo e che ci saranno dei contenziosi. Stessa cosa per gli agenti, o almeno uno di loro. Abbiamo chiesto un parere legale e anche qui ci saranno dei problemi. Per quanto riguarda il Barcellona, sembra che negli ultimi anni stessero facendo cose che non dovrebbero essere fatte da un club con la reputazione che il Barça intende avere. Loro lo sapevano, sapevano che l'accordo era chiuso, e infatti ieri si sono scusati con noi su come hanno agito. Io non accetto affatto le scuse. Potrei accettare le scuse solamente a due condizioni: ci ridanno il calciatore, e questo non succederà, oppure, come segno di pace, potrebbero almeno mandarci Messi!".

Malcom è un giocatore molto talentuoso, che molte squadre hanno cercato. Se un affare è fatto tra due squadre e una terza si inserisce, quando entra in gioco la volontà del giocatore?
"Penso che in questo caso particolare il giocatore volesse venire da noi, tanti degli altri club di cui si è parlato non stavano parlando con i suoi agenti. Ha avuto un'ottima stagione e molte squadre erano interessate, ma alla fine erano solo poche le squadre che parlavano davvero con lui. Da quello che sappiamo c'erano sicuramente Everton e Leicester, con gli altri club non c'era alcun tipo di contatto formale. Abbiamo anche mandato Balzaretti, sono abbastanza sicuro, che come sapete lavora con noi, per parlare con il ragazzo. L'accordo era completamente chiuso, avevamo anche concordato una clausola di rescissione di 120 milioni di dollari. Gli agenti hanno insistito affinché la mettessimo e noi abbiamo detto "Ok, 120 milioni di dollari per noi vanno bene". Volevamo che il ragazzo stesse qui per tanto tempo, ma se qualcuno fosse venuto tra un paio d'anni con 120 milioni di dollari sarebbe stato ok. Questo è stato il punto dell'accordo, tutti gli altri club di cui si parla non erano a quel punto. Non è per sembrare acido, non ho alcun problema a combattere per un giocatore contro Inter o Bayern Monaco o qualsiasi altro club. È così che funziona. Ma alla fine, quando un accordo è completamente chiuso… E alcune persone dicono "Ma non era firmato formalmente". Questa è una str***ata, sappiamo tutti come funziona: il ragazzo viene per le visite mediche e poi arriva la firma. Quell'affare era chiuso, gli altri club sapevano di non venire a fare quello che ha fatto il Barcellona. Il Bordeaux non avrebbe mai dovuto fare quello che ha fatto. Credo sia illegale, o almeno immorale e non etico. Avevamo avuto buone discussioni con il ragazzo e Monchi... E il motivo per cui l'ho preso è che ho pensato che fosse un bravo, se non il migliore, operatore di mercato e dopo 15 mesi mi ha mostrato quanto vale, migliorando le varie situazioni... Monchi prima che la vicenda Malcom non fosse finita aveva svolto un'ottima campagna acquisti come tutti avevano fatto... Ad esempio a giugno avevamo venduto Radja all'Inter e avevamo preso Pastore e Kluivert, che penso sia un altro grande giocatore, e un giovane ragazzo croato che mi è sembrato molto in gamba ieri notte. Guardando i giocatori che stiamo portando a Roma penso che noi abbiamo rafforzato la squadra, almeno sulla carta, rispetto a quella che avevamo nell'ultimo anno prima di Monchi. Quindi ho molta fiducia nel fatto che Monchi abbia l'abilità di parlare ai calciatori e portare le persone che vogliono venire alla Roma".

Bordeaux, quattro agenti... Una situazione che vediamo da decenni ormai. Questi quattro agenti stavano lavorando insieme, erano uno contro l'altro, stavano veramente rappresentando Malcom, o il Bordeaux? E soprattutto, hanno detto qualcosa questi agenti riguardo a questo "furto"?
"Assolutamente, non c'è alcun dubbio sulla parte degli agenti. Da quello che so – e non ho i dettagli sugli agenti perché non trattavo direttamente con loro, ma lo faceva Monchi – gli agenti di Malcom erano quattro. Tre italiani e uno brasiliano. Uno di loro era quello che sembrava essere il problema principale. Da quello che sappiamo, il Bordeaux era d'accordo, poi sono tornati per dirci che non avevano firmato quello su cui avevamo concordato. Ci hanno chiesto di metterlo sul loro sito e lo hanno anche twittato che il giocatore sarebbe venuto a Roma. Era proprio lì! Ora non c'è più niente, hanno cancellato il tweet, ma era proprio lì. Noi in realtà gli abbiamo detto che avremmo preferito non farlo, che non volevamo farlo perché siamo una società quotata in borsa, ma volevano andare avanti e alla fine l'hanno fatto. L'hanno fatto perché pensavano "Ok, se andiamo avanti e la mettiamo così, forse il Barcellona saprà che dovrà fare immediatamente qualcosa?". Ma è anche dire "L'affare è fatto"! C'è stata collusione? Non lo so, non sembrava così finché non si è chiusa la vicenda".

Come mai la cessione di Nainggolan e Alisson? Quale è stato il pensiero che ha guidato la campagna acquisti?
"Nel caso di Nainggolan c'erano alcune cose diverse da vedere: da quanto tempo sta con noi, l'età. Di Francesco ha detto l'altro giorno... Sapete, io non li alleno, ma Di Francesco sì... E in un'intervista dell'altro giorno ha detto che aveva sentito che fosse arrivato il tempo. Spalletti lo conosce bene, quindi l'Inter è venuto da noi per parlarci. Entrambi i club avevano problemi con la questione del FairPlay Finanziario che dovevano affrontare, francamente parlando. Allo stesso tempo ci siamo guardati e abbiamo detto "Ok, chi vorremmo portare alla Roma". Sapete, guardo Radja, e io adoro Radja, il ragazzo è un guerriero, ma abbiamo preso Pastore, e penso sia una delle cose di cui avevamo bisogno, che è un giocatore un po' più giovane e che porta alla squadra passaggi migliori della maggior parte dei centrocampisti che ci sono in giro. Poi guardo a quello che abbiamo in attacco e vedo Dzeko e Schick, che è stato fantastico negli ultimi dodici giorni, sembra molto più a suo agio e in salute, Kluivert che se guardate a quello che fa, sembra Allen Iverson ma con la palla tra i piedi, abbiamo El Shaarawy, Perotti e Under, che ha fatto una buona seconda parte di stagione l'anno scorso. Se guardiamo all'attacco, il problema per me e penso per noi è che se questi sei davanti stanno bene, dobbiamo solo dargli la palla e metterli in buona posizione per farli segnare. Non abbiamo segnato tanti gol l'anno scorso rispetto al talento che abbiamo in attacco. Abbiamo segnato una ventina di gol in meno rispetto alla stagione precedente. Quindi avevamo bisogno di qualcuno che distribuisse bene la palla, e ne abbiamo comprato qualcuno quest'anno, ai talenti che abbiamo davanti. Ecco perché abbiamo preso Cristante, Coric, e abbiamo ancora un po' di cose che stiamo facendo. Passando alla fascia sinistra, c'è Luca Pellegrini, che sarà lì alle spalle di Kolarov e che credo sia un giovane di grande talento. A destra c'è Karsdorp, che ora sta bene. L'anno scorso abbiamo avuto qualche problema su quella fascia, ci aspettavamo che giocasse lui, ma è stato fuori per tutta la stagione. E sulla faccenda Alisson... Dai, siamo seri Graeme (uno dei giornalisti della trasmissione, ndr). Lui è fantastico. Ci ho parlato il giorno in cui è partito, gli ho augurato buona fortuna e grande successo, a parte concederci 5 o 6 gol nel caso in cui dovessimo giocare contro… Ha detto che non può, ma possiamo ancora lavorarci su. Sai, settanta milioni sono tanti. Ora abbiamo preso un portiere veramente veramente bravo, Olsen, che credo che sia molto molto sottovalutato. Monchi stesso è stato un portiere, quindi ha una buona visione riguardo chi ha talento in quel ruolo".

Avevamo ieri qui in trasmissione Magnus Hedman, che ha detto che Olsen porterà alla Roma solidità.
"Sì, penso che una delle cose che dovevamo fare... Con l'arrivo di Marcano, Pellegrini, Karsdrop... E un altro paio di situazioni che stiamo monitorando, penso che per la nostra difesa... Anche guardando alla partita della scorsa notte noi stavamo giocando con una difesa sperimentale, ma nemmeno quella forse, abbiamo giocato con molti giocatori nuovi. Stiamo provando a rinforzare la difesa dandogli maggiore capacità anche nel cominciare l'azione da dietro, abbiamo avuto qualche problema l'anno scorso. Mentre a centrocampo abbiamo avuto qualche problema, anche lì, nel distribuire il pallone in alcuni casi. Ma penso che avendo Pellegrini con un altro anno di esperienza, Kevin che è ora più a suo agio con se stesso.... Quelle decisioni come quella fatta per Alisson... Ok, abbiamo trovato un altro buon portiere, che pensiamo sarà molto bravo, come Olsen. Quei soldi ci danno anche la possibilità di andare a rinforzare un altro paio di ruoli, portando giocatori, come ad esempio era Malcom, che pensiamo possano aiutarci quest'anno o nel futuro. Lo stiamo facendo proprio ora. Io, Monchi e Baldini abbiamo parlato per più di un'ora ieri sera su un paio di giocatori in diversi ruoli. Ad esempio non pensavamo di dover andare a prendere un'ala destra. Ma con Malcom si era presentato l'opportunità, e lui è un'ala destra mancina. A volte queste occasioni si presentano, come nel caso di Schick. Ma noi non avevamo pensato di dover prendere un'ala destra. Ora abbiamo un po' di flessibilità grazie alla vicenda Alisson, e siamo in una buona posizione per quanto riguarda il FFP. Guarderemo a un paio di ruoli in cui pensiamo di poter rinforzarci, ed ecco dove porta la vicenda Alisson. Se puoi prendere tre bravissimi giocatori con i soldi fatti per aver venduto un bravissimo portiere… Nessun uomo di calcio nella mia posizione ci avrebbe pensato un secondo".

Abbiamo parlato con Patrick Kluivert nel weekend e ci ha detto che suo figlio è molto felice ed è nel giusto club per la sua carriera in questo momento. Quali possibilità avrete per rinforzare quell'attacco ora che avete incassato quella cifra per Alisson? E poi, pensi che sia stata una piccola vendetta da parte del Barcellona per la vostra vittoria in Champions?
"Può essere. Non lo so. La vittoria col Barcellona ci ha aiutato ed è stata una di quelle partite che accade una volta in ogni generazione, sei sotto 4-1 e poi giochi la gara perfetta e vinci 3 a 0… Non ho finito con il Barcellona. Sono molto un club molto più grande di noi. Ci saranno cose interessanti nei prossimi anni, probabilmente anche prima. Sono un grande club che non ha bisogno di fare cose come quelle, assolutamente. Semplicemente non è stato giusto. Per qualsiasi motivo l'hanno fatto, noi non siamo affatto felici e pensiamo non sia etico agire così. Per il resto, non sono preoccupato per il ruolo di attaccante esterno destro. Abbiamo Under, Perotti può giocare lì, El Shaarawy pure. Se si presenta un'occasione, se pensiamo di trovarci davanti un grande talento, lo faremo. Una delle cose che Monchi e la sua squadra ha portato è proprio quest'occhio ai giovani, anche dalle nostre giovanili. Pensiamo che dal prossimo anno il nostro programma delle giovanili possa portare 4 o 5 giovani l'anno che possano diventare potenziali giocatori. Siamo davvero felici dei nostri giovani calciatori. In cima a tutto questo, abbiamo una strategia che prevede di portare in squadra giovani talenti di 18/19/20 anni, che magari mandiamo in prestito e poi vendiamo, o che pensiamo possano essere grandi giocatori per la Roma. Abbiamo una strategia calcistica molto dettagliata, che non avevamo prima di Monchi, e Monchi si è circondato di tante bravissime persone. Sapete è bello sentire che Patrick abbia detto che suo figlio è felice. Penso che stiamo facendo tutto ciò che possiamo. Abbiamo ricostruito Trigoria di nuovo quest'estate e l'abbiamo migliorata per l'allenamento. Questa è stata la mia visione dal primo momento in cui siamo arrivati: vogliamo che tutto sia di prima classe. Vogliamo che i calciatori vengano a Roma e si godano l'esperienza, così magari restano con noi per tanto tempo se vogliamo che restino. Non è facile in questo calcio".

Quando prendete giocatori così credo che voi gli diate sopra ogni altra cosa l'opportunità di giocare. Il Barcellona non può offrire ciò. Non credo che Malcom avrà spazio al Barcellona.
"Non lo credo nemmeno io! Questo è un altro fattore. Non abbiamo potuto credere al fatto che lui sia andato lì a questo punto della sua carriera. Soprattutto se pensiamo che Messi può giocare lì a destra. Ma anche se non fosse così, non credo che giocherà tanto. Avrebbe subito cominciato da titolare sulla nostra fascia destra? Assolutamente no, Under è un ragazzo molto molto talentoso che ha fatto soltanto un anno in un grande campionato e sta migliorando sempre di più. Abbiamo una coppia di giocatori forti per ogni posizione perciò devono lottare tra di loro per giocare".

Per me questo tipo di giocatori deve venire da voi per giocare, per ambientarsi con il grande calcio prima di passare al Barcellona, ad esempio. E per me, guardando da fuori, la domanda per Malcom è: cosa vuoi dalla vita?
"Alla fine Malcom, non ne so molto del giocatore, è un ragazzo giovane, non so se un agente gli abbia rotto i c******i per spingerlo a scegliere il Barcellona ora, non lo so. Ma alla fine ci siamo detti che se sta prendendo questa decisione ora, forse ci siamo un po' sbagliati sul suo conto. Ma ci sono così tante cose esterne che forse non possiamo nemmeno dire questo su di lui. La cosa sorprendente, che non ha alcun senso, e forse l'agente è un deficiente, è che avevano una clausola rescissoria da 120 milioni di dollari! E se il ragazzo è davvero così bravo e passava un po' di anni con noi... Capite? Hanno perso questa differenza, questo pezzo della torta che avrebbero avuto attraverso la clausola rescissoria. Non capisco questa cosa. E qui mettiamo dentro anche il Barcellona. Il Barcellona lo voleva? Il Barcellona è uno dei club che avrebbero potuto pagare questi 120 milioni. Non capisco".

Prima di salutarci. L'anno scorso eri qui con noi e commentavamo la situazione economica del Milan e di quella nuova società...
"Per una volta avevo ragione... capita anche a me. Ho pensato la cosa più ovvia che mi è venuta in mente vista la mia esperienza di 35 anni. Ho parlato con Singer e quello che sta cercando di fare è riportare il Milan ai suoi livelli, sta facendo molti cambiamenti e abbiamo già avuto alcune conversazioni con lui sulle vicende del campionato e su alcune altre cose. Sicuramente lavoreremo fianco a fianco per il bene del campionato. Quello che sto provando a fare con lui è discutere di... Guardate, lui può "rubarmi", attraverso le nostre chiacchierate, sei anni di errori, un sacco di tempo in cose come di chi ti devi fidare e in che modo e come fare cose di questo tipo. Il Milan dovrebbe lavorare con noi e altre squadre per cercare di riportare la Serie A ad un livello migliore. L'arrivo di Ronaldo aiuterà il campionato ed è impressionante sia andato alla Juve. Credo che aiuterà il campionato a migliorare in termini di gioco. Il nostro è davvero un campionato difficile, guardo al campionato spagnolo ogni tanto e penso che ci sono una manciata di squadre che non vincerebbero una partita nel nostro campionato. Ci sono squadre da noi che ti fanno sudare sperando di vincere la partita e a volte ti ritrovi a pensare "Dio! Meno male che abbiamo pareggiato, è una gran cosa. Non è facile davvero e poi c'è un numero di squadre solide come Napoli, Juventus, Inter, anche la Fiorentina sta migliorando, la Sampdoria, non è facile giocarci. E' un campionato davvero buono e difficile. Quello che posso dire del Milan è che spero di poter collaborare almeno per quanto riguarda gli affari del campionato".

Allora buona fortuna... Speravo di poter dire che il mio Chelsea vincerà la Champions League, ma voi siete di nuovo lì! Congratulazioni!
"Sì, l'ho incontrato l'altra sera a Londra e penso che se lo si lascia fare il Chelsea tornerà".

Ti saluto, ma penso che alla fine Malcom sarà più dispiaciuto di quanto non lo siate voi adesso per non essere voluto venire da voi. Te lo volevo dire.

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