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le trattative

Smalling ci spera ancora

Per Smalling lo United riapre, ma serve un rilancio almeno a 15 milioni. Da Madrid rallenta Borja Mayoral, offerto Jovic. E Torreira può rilevare Diawara

, di LaPresse

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29 Settembre 2020 - 07:56

Borja Mayoral stoppato. Jovic offerto. Smalling riaperto ma non troppo. Il procuratore di Diawara si è sfogato e francamente non si è capito perché (o forse sì). Torreira ha ristrizzato l'occhio alla Roma. Il Tottenham ha tentato Ibanez offrendo venticinque milioni per il suo cartellino ma a Trigoria hanno detto no. Rangnick ha continuato a parlare in attesa di una nuova occupazione.

È' rispuntato Campos (lo ricordate?) come possibile direttore sportivo esterno. Tanto rumore, però, per nulla perché di fatto le problematiche di mercato, in campo e dietro nella scrivania, nella Roma continuano a rimanere tali e la data del 5 ottobre, chiusura delle trattative ds a parte, è sempre più vicina.

Questione centrale difensivo, l'altra priorità del mercato romanista. Dopo giorni di segnali del tutto negativi, ieri c'è stata una piccola riapertura per Chris Smalling, con grande gioia del difensore inglese che vuole tornare a Trigoria e che a Manchester continua a stare fuori rosa. Nella Roma si è preso atto che c'è bisogno di un rilancio rispetto ai 9,5 milioni più 3 di bonus offerti fin qui al Manchester United per il cartellino del centrale difensivo inglese. Bisognerà arrivare almeno a 15, se non qualcosa di più, per riuscire a convincere i discepoli di sir Alex Ferguson. C'è da dire, però, che almeno fino a ieri sera la nuova offerta non era stata ancora spedita allo United. Sarà il caso di fare in fretta, perché per quello che ci risulta c'è un mediatore che sta offrendo con sempre maggiore insistenza il giocatore all'Inter, in cerca di un difensore se si dovesse concretizzare la cessione di Skryniar al Tottenham. Cosa non semplice e anche per questo lo stesso Tottenham ha formulato un'offerta per Ibanez da 25 milioni, offerta però che la Roma ha rispedito a Londra con risposta negativa. C'è poi la questione Diawara, ieri inaspettatamente aperta dal procuratore del centrocampista, Daniele Piraino, che se ne è uscito con dichiarazioni ai confini della rottura: «Manca una settimana alla fine del mercato, se alle sviste nella lista sommiamo le scelte tecniche, dobbiamo fare il punto con la società. Vorremmo chiarezza sul reale ruolo e sull'importanza di Diawara nel progetto del club». Che ci sia qualcuno che spinge per avere il giocatore? Ci sembra l'unica ragione plausibile per spiegare l'infelice uscita del procuratore. Fosse così uno se ne farebbe pure una ragione, anche perché è stato di nuovo offerto Torreira che pare non vada più all'Atletico.

C'è poi la questione del direttore sportivo che verrà. Ralf Rangnick anche ieri è tornato a far sentire la sua voce, dichiarando che lui non se la sente più di tornare per la terza volta allo Schalke. Insomma ci ha tenuto a far sapere anche ai Friedkin che lui è ancora su piazza. In alternativa, nelle ultime ore, è tornato a circolare il nome di Campos, il dirigente a cui piace lavorare in proprio, come sta facendo da anni con il Lille, che ha trasformato in un club importante e in grado di fare affari straordinari sul mercato garantendo alla proprietà utili da applausi a scena aperta. Già, la proprietà del Lille. Sapete qual è? Il fondo Elliot, lo stesso del Milan. Fondo che ha solidi e antichi rapporti con la famiglia Friedkin. Che abbiano avuto la stessa idea che un paio di anni fa aveva partorito Franco Baldini? Ultima notizia di giornata. C'è da registrare una più che probabile partenza da Trigoria. È quella di Antonucci che andrà in prestito alla Salernitana di Lotito. Buona fortuna.

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