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Pau allo specchio. Il confronto statistico con la scorsa stagione al Betis

Il portiere spagnolo ha iniziato bene e finito avvolto da incertezze. Eppure il suo rendimento è in linea con l'ultima stagione prima di approdare a Trigoria

Pau Lopez, di Mancini

Pau Lopez, di Mancini

Emanuele Sabatino
18 Agosto 2020 - 13:39

Quella di Pau Lopez è stata una stagione travagliata, iniziata in modo positivo e poi, piano piano, giornata dopo giornata, terminata tra incertezze, paure e goal evitabili. Grazie alle statistiche fornite da StatsBomb abbiamo analizzato la sua stagione dal punto di vista statistico, confrontandola con quella passata al Betis Siviglia che ha convinto la Roma a sborsare parecchi soldi per le sue prestazioni.


2.970 minuti nella scorsa stagione con il Betis Siviglia divisi in 33 presenze, 2.880 con la Roma divisi in 32 gare di campionato. Lo scorso anno il terzo portiere della selezione spagnola ha subito 47 gol contro i 45 di quest'anno, ma il dato significativo riguarda gli xgol (il valore atteso dei gol subiti). In entrambe le annate, infatti, questo numero è inferiore a quello dei gol reali: 44,4 al Betis 42,7 nella stagione appena conclusa.


Dato sicuramente più eloquente è quello delle parate effettuate in rapporto ai tiri in porta subiti: 135 tiri in porta subiti al Betis e 91 parate effettuate, per una percentuale di parate, calcolata con la formula "tiri in porta subiti meno goal subiti diviso tiri in porta subiti" pari al 67,4%. Un miglioramento del 2% in maglia giallorossa, 69,4%, con 122 tiri in porta subiti e 83 parate effettuate.


Ai moderni numeri 1 è sempre richiesta, per giocare in squadre di alto livello, una buona qualità anche con i piedi: 989 passaggi completati al Betis su 1.221 tentati, pari all'81%, 831 completati su 1.056 tentati in maglia giallorossa con una minor precisione pari al 78,7%.


Dato che si divide ulteriormente in passaggi corti, sotto i 20 metri di distanza, e lunghi ovviamente sopra i 20 metri. Nel primo caso Pau Lopez è pressoché infallibile con il 99,1% nella scorsa stagione e il 98,6% all'ombra del Colosseo.


Nei passaggi lunghi cala la precisione: 61,4% in bianco-verde e 64,7% in giallorosso. Anche qui, come per la percentuale di parate, il dato è leggermente migliorato con un +3,3%. Le fortune di un portiere passano anche per il reparto difensivo che gli gioca davanti. Qui troviamo una forte divergenza tra le due stagioni analizzando il rapporto tra i passaggi verso il portiere e quante volte l'estremo difensore abbia dovuto disfarsi della sfera sotto pressione avversaria: al Betis gli hanno passato la palla indietro 653 volte e di queste solo in 119 ha dato via il pallone pressato. In maglia giallorossa i passaggi indietro sono molti meno, 526, ma le volte che è stato costretto a un passaggio sotto pressione di più ovvero 127. Dato che evidenzia varie possibili componenti tra le quali il non perfetto posizionamento in campo dei difensori, oppure il fatto che gli stessi non vedano Pau Lopez come perno nella costruzione di gioco ma piuttosto come rifugio d'emergenza.


Sotto gli occhi di tutti, specialmente nella seconda parte di stagione, la scarsa propensione di Pau Lopez ad uscire dalla porta con coraggio. Dato quello visivo che viene suffragato anche dai numeri: se al Betis Siviglia ha ricevuto contro 258 cross e di questi ne ha bloccati 24 per una percentuale esatta del 9,3%, alla Roma la percentuale è inferiore. L'estremo difensore spagnolo ha subito 238 cross bloccandone solo 15 per una percentuale del 6,3%.


Insomma numeri in linea con il recente passato prima di giungere a Trigoria che hanno convinto la Roma a investire su di lui. Leggermente meglio nelle parate e nell'impostazione lunga, leggermente peggio nei dati collegati al coraggio e nelle uscite.

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