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VIDEO - Baldissoni: "Fiduciosi per lo Stadio. Il calciomercato non è una colpa, cederemo per vincere"

Il Direttore Generale è stato premiato a Fiuggi e ha fatto un bilancio della stagione che sta volgendo al termine

La Redazione
07 Maggio 2018 - 21:02

A margine del Premio Maestrelli, il Direttore Generale della Roma, Mauro Baldissoni, ha tracciato un bilancio sulla stagione che volge ormai al termine: "Siamo un po' stanchi di parlare di cessioni e di numeri. Le operazioni di mercato sono sempre delle scelte, a volte condizionate dalle indicazioni dello staff tecnico, ma anche dal rispetto di alcune regole economiche internazionali e che devono rispettare tutti. Anche il Barcellona fa scelte tecniche, economiche e finanziarie. Anche il Psg, la Juventus, l'Inter e tutte le squadre. Continueremo a vendere dei giocatori nel contesto di queste scelte. L'attività del calciomercato è fisiologica e deve essere colta anche come un'opporunità per rispettare dei parametri economici che non si possono non rispettare e che si trasferiscono sempre in una scelta tecnica, perché quello che si fa viene fatto per vincere e non solo per coprire dei buchi di bilancio. Quello che si fa è sempre volto ad ottenere un risultato migliore. Nonostante tutte le critiche legate a queste attività che sembra quasi una colpa mosse anche all'inizio di questa stagione, la Roma chiude sperabilmente entro il quarto posto dopo una semifinale di Champions giocata fino all'ultimo minuto, per noi è una stagione più soddisfacente rispetto a quella passata, se ciò avviene attraverso delle cessioni che servono anche per sistemare il bilancio non può essere una colpa. Quindi smettiamola di affrontare questo tema come una malattia. Non lo è, è un normale rispetto delle regole che è comune a tutte le squadre".. 

Sullo stadio: "E' talmente ingombrante che nessuno lo può fermare. E' ovvio che ci sia un processo complesso, ma credo che l'utilità dell'investimento straniero per il Paese sia ormai riconosciuto da tutti. E' un investimento straniero, privato il più grande credo nelle due ultime due decadi nella città di Roma, che ha bisogno di infrastrutture e di investimenti privati. Se non si attraggono investimenti stranieri nella Capitale d'Italia si fa molta fatica a reggere il confronto con le altre grandi città. Siamo orgogliosi e fiduciosi e ci sentiamo più vicini. Speriamo di avere in estate il permesso per iniziare i lavori". 

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