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"Così ho scattato la foto di quel bambino con la maglia della Roma a Milano"

Parla Paolo Gerace, il fotografo che ha immortalato il ragazzino con la 22 di Zaniolo: "Erano in due, palleggiavano e si passavano il pallone in una via Manzoni deserta"

Lo scatto di Paolo Gerace pubblicato dal Corriere della Sera (@Imagoeconomica)

Lo scatto di Paolo Gerace pubblicato dal Corriere della Sera (@Imagoeconomica)

30 Marzo 2020 - 14:32

"Ho capito subito che si trattava di un ottimo scatto, anche perché ricorda un'epoca che non c'è più, quando si giocava a calcio per strada. La cosa più bella è che ritrae via Manzoni, che di solito pullula di persone, pressoché deserta. Ci sono solo questi due bambini che giocano a pallone". Paolo Gerace fa il fotografo da oltre vent'anni e per lui non è una novità finire sul Corriere della Sera. Ma, mentre solitamente i suoi scatti ci raccontano guerre e terremoti (è un fotoreporter che ha fatto tanto estero), stavolta Paolo ha immortalato due bambini che giocavano a pallone, in centro a Milano: uno di loro indossava la maglia della Roma, con il numero 22 di Zaniolo.

"Era bravissimo! Avrà avuto sì e no sei o sette anni – ci racconta Gerace – Erano in due, giocavano da un lato all'altro della strada, che era deserta, attorno alle quattro del pomeriggio. La cosa buffa è che a pochi passi c'è la Questura, ma non è passato nessuno". Un'immagine che sta facendo il giro d'Italia, e che fotografa – è proprio il caso di dirlo – alla perfezione il delicato momento che l'Italia sta attraversando. Un'immagine che sa speranza e che simbolicamente unisce Roma a Milano e quindi l'intero Paese.

In tutto tredici scatti inviati al Corriere della Sera tramite l'agenzia per cui lavora, Imagoeconomica. Il più bello dei quali è finito a pagina 5. A Gerace è bastato passeggiare per le vie del capoluogo lombardo. "Ero piuttosto lontano, a una decina di metri, perciò ho usato un teleobiettivo, per enfatizzare la strada totalmente deserta – prosegue Gerace – Non ho neanche rivolto loro la parola: palleggiavano e si passavano il pallone. Ti confesso che, essendo loro due in controluce, all'inizio non mi ero neanche accorto che uno dei due indossasse la maglia di Zaniolo. Mi fa piacere che sia stata molto apprezzata, soprattutto in un periodo in cui i giornali non utilizzano tante foto".

Il servizio e l'intervista completa su "Il Romanista" di domani

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