ASCOLTA LA RADIO RADIO  
L'allenatore

Quando Fonseca alza il volume: "A volte bisogna farsi sentire negli spogliatoi"

Il timbro del mister: "Nel primo tempo non abbiamo giocato con aggressività e intensità. La squadra era lenta, battevamo male anche i corner"

, di LaPresse

, di LaPresse

25 Novembre 2019 - 12:20

Ha affrontato la pioggia col berretto da baseball, il Brescia con la Roma migliore possibile, a dispetto dell'ennesima emergenza, e poi l'ignavia del primo tempo della squadra, evidentemente alzando anche un po' la voce all'intervallo: «A volte - ha confessato alla fine a Sky - tra il primo e il secondo tempo è necessario alzare la voce. Nella prima fase non avevamo giocato con aggressività e intensità, eppure c'era spazio per farlo, ma la squadra era lenta. E allora in questi casi l'allenatore deve intervenire». In questi casi si parla sempre di approccio sbagliato, ma forse la differenza è che nel primo tempo i 9 corner sono stati battuti male, mentre con i primi 4 del secondo tempo sono arrivati 3 gol: «Abbiamo bisogno sempre di migliorare, a tutti i livelli. È vero che oggi abbiamo segnato da palle ferme, ma abbiamo avuto altre occasioni da gol. Sui calci piazzati lavoriamo tanto. Nel primo tempo non li abbiamo calciati bene, sicuro».

Conforta il fatto che questa squadra sembra aver trovato ormai un suo equilibrio: «Nel medio periodo lo abbiamo trovato con Mancini a centrocampo, con lui ci è arrivata questa sicurezza difensiva, poi Diawara e Veretout ci hanno dato una bella mano a essere sempre equilibrati. Oggi abbiamo tirato tanto e subito poco. Abbiamo fatto una buona partita in fase di non possesso, ma anche altre partite le abbiamo giocate così. Offensivamente siamo riusciti a creare di più nel secondo tempo anche perché la linea del Brescia era particolarmente bassa».

Poi si va nel giudizio specifico sui singoli, Fonseca a domanda risponde: «Florenzi? Può migliorare offensivamente, ma, come altre volte ho avuto già modo di dire, è un ragazzo che può giocare sia ala sia terzino, dipende dal momento delle partite o della stagione. E in ogni caso ci tengo a dire che io non ho bisogno di dare spiegazioni ai giocatori delle mie scelte. Ci parlo sempre, però, con lui come con tutti». Sul giallo a Zaniolo smonta qualsiasi possibile "giallo": «Io l'ammonizione neanche l'avevo vista, ma visto che i compagni lo stavano spingendo fuori gli ho detto anche io di sbrigarsi. Escluso in ogni caso che abbia cercato il cartellino per saltare il Verona e esserci con l'Inter. Io penso sempre e solo alla partita successiva, non a quella dopo». Veretout e Diawara? «Sono una coppia molto affiatata, ma adesso non ci sono altri centrocampisti. Kluivert invece sta lavorando molto per la squadra, anche in fase difensiva. È vero che deve migliorare la scelta dell'ultimo passaggio, ma ci stiamo lavorando molto».

E Smalling? C'è chi teme che il Manchester possa chiedere troppi soldi per il suo cartellino: «Io non sono preoccupato per la trattativa col Manchester. È un grandissimo giocatore, sta bene qui, credo che lui voglia restare con noi. Finalino per Mkhitaryan, il prossimo infortunato indiziato a tornare in squadra: «Per il suo infortunio il tempo di recupero è fissato tra le 6 e le 9 settimane, noi siamo all'ottava, credo ci sarà la prossima partita ma deve continuare a migliorare».

© RIPRODUZIONE RISERVATA