ASCOLTA LA RADIO RADIO  
LA TRASFERTA

Parma-Roma, quattromila e più al Tardini. Rientrati i tifosi fermati in Germania

Esaurito il settore da 3.800 posti. In vendita Tribuna est e Laterale Ovest. Sono tornati i reduci dalla trasferta tedesca, presenti sugli spalti e non

I tifosi della Roma al Tardini, di LaPresse

I tifosi della Roma al Tardini, di LaPresse

09 Novembre 2019 - 11:02

Tutto esaurito, saranno almeno 3.800 i tifosi romanisti presenti domani sugli spalti del Tardini di Parma. L'annuncio è arrivato direttamente dal club ducale attraverso il sito ufficiale, una notizia attesa che porterà così la trasferta di domani a far registrare il miglior dato esterno in materia di presenze di questa prima fetta di stagione: 3.800 biglietti letteralmente polverizzati per quanto riguarda il settore ospiti, con la possibilità entro e non oltre le ore 19 di oggi di acquistare un tagliando negli altri settori messi a disposizione. Tagliandi di Tribuna Est (70 euro con riduzione a 10 euro per gli Under 14) e Tribuna Laterale Ovest (80 euro con riduzione a 10 euro per gli Under 14), che possono essere ottenuti esclusivamente presso i centri abilitati del circuito Ticketone senza l'obbligo per i tifosi romanisti residenti nella Regione Lziondi presentare una tessera di fidelizzazione. Superato di slancio il dato di Bologna-Roma (3.000 spettatori) ci si avvicina così alla trasferta con più romanisti al seguito e l'obiettivo di rasentare le 5mila presenze giallorosse sugli spalti del Tardini. Parma attende così una vera e propria invasione romanista, con i colori più belli pronti a sventolare con fierezza in una nuova domenica lontani da casa ma vicini all'amata Roma. Ultimo appuntamento prima dell'ultima sosta per le nazionali, la risposta della tifoseria giallorossa non sarebbe potuta essere delle migliori. Biglietto in tasca, bandieretta in mano e la voglia di spingerla al successo a colpi di cori e battimani. Il conto alla rovescia è ormai agli sgoccioli, ancora poche ore e calerà il sipario sulla vendita di Parma-Roma. In 3.800 hanno già risposto "presente", agli altri la possibilità e il piacere di unirsi al popolo romanista per dar vita a novanta e più minuti di passione. Dacci tre punti, non chiederci niente.

Germania amara

Romanisti? No grazie. Si potrebbe riassumere così la triste e fredda serata tedesca di decine e decine di tifosi partiti per seguirla e tornati a casa dopo aver solo sfiorato le porte d'accesso del Borussia Park di Mönchengladbach. E pensare che l'avvicinamento al fischio d'inizio di una nuova notte europea aveva fatto pensare ad una grande serata di tifo, col settore ospiti che aveva iniziato a colorarsi di giallorosso con gli storici vessilli e i circa 1.300 presenti che - di minuto in minuto - avevano occupato gli spalti per stare al fianco della loro amata Roma. Non tutti perché, come noto, decine e decine di romanisti hanno dovuto fare i conti con un stop forzato a cui è seguito un rientro in anticipo, mentre tre tifosi sono stati fermati ben oltre il triplice fischio finale. Il trattamento riservato ad alcuni tifosi e steward tedeschi dopo la sfida d'andata dello stadio Olimpico, colpevoli di possesso e accensione di dozzine di fumogeni che hanno abbellito la presenza dei tifosi del Borussia nel match disputato tra le nostre mura amiche, sembra quindi esser stato ripagato con la medesima moneta. L'avvicinamento alla sfida andata in scena giovedì sera, inoltre, aveva promosso a pieni voti l'operato dei tanti romanisti presenti considerando una gestione dell'afflusso a dir poco deficitaria vista la singolare commistione tra le tifoserie come era già avvenuto in passato in una altra serata a dir poco sbagliata. Quella di Liverpool, quella di semifinali di andata di coppe e di campioni. Giunti nel settore a bordo degli shuttle bus messi a disposizione, o con mezzi privati, e posizionati i vessilli dopo aver passato alcune ore nel punto di ritrovo prestabilito, però, in molti sono venuti prontamente a conoscenza della forzata e inspiegabile assenza nel settore di alcuni compagni di tifo. Le voci a rincorrersi di seggiolino in seggiolino, il canto interrotto dopo pochi minuti tanta la preoccupazione di capire il perché e il per come di uno spicchio vuoto. La motivazione è arrivata ben presto nelle orecchie dei presenti: "possesso di materiale pirotecnico". Tradotto nella lingua di Mönchengladbach: tutti a casa senza passare dagli spalti, non prima però di aver trascorso diverse ore al freddo tra controlli serrati, identificazioni e la preoccupazione nei confronti di tre tifosi fermati e fortunatamente rilasciati al termine dell'incontro.

Lo spicchio dei tifosi romanisti al Borussia Park @LaPresse

Chi dal Belgio chi da Colonia, in decine e decine sono stati così riportati indietro vedendosi negata la gioia di una nuova trasferta europea. Si dice che tutto è bene quel che finisce bene, alle volte però ci sono storie sbagliate che non conoscono le parole "lieto fine". Lo sanno i tanti romanisti presenti sugli spalti del Borussia Park di Mönchengladbach, sconfitti come la loro Roma in extremis dopo un'altra gara (l'ennesima) condizionata da clamorose sviste arbitrali e senza aver potuto incitarla come solo i romanisti sanno fare. Lo sanno i tanti che, al Borussia Park, non hanno potuto accedere pur in possesso di un tagliando e dopo aver macinato chilometri su chilometri per cantar per lei. Dura lex sed lex, una frase che erano soliti utilizzare i latini per avvalorare il potere di una legge. Fa sorridere però, soprattutto a chi ama osservare gli spalti piuttosto che il manto verde, ripensare alle recenti sfide in cui la tifoseria di Mönchengladbach si è resa protagonista in patria di autentici spettacoli di pirotecnica - non ultimo quello andato in scena poco più di un mese or sono nella sfida esterna di Francoforte. La disparità di trattamento è sembrata così essere piuttosto evidente. Rientrati a casa, tanto i presenti sugli spalti quanti i tre fermati e gli altri tifosi a cui è stato negato il soggiorno in Germania, i romanisti si preparano ad una nuova trasferta.  Domani pomeriggio li potrete trovare in quel di Parma (fischio d'inizio fissato alle ore 18) e prossimamente nella ben più lontana Turchia. L'augurio è quello di non assistere più a serate simili, a notti sbagliate tanto sul campo quanto dentro e fuori gli spalti. Perché la Roma è più forte quando loro sono lì dietro ai lei, quei romanisti che adesso altro non aspettano che il tornare a sostenerla per novanta e più minuti.

© RIPRODUZIONE RISERVATA