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Il tedesco volante

Voeller avvisa la Roma: "Attenti a Thuram e Zakaria. Peccato per i tanti infortuni"

L'ex attaccante giallorosso alla vigilia del match contro il Borussia: "Ünder, Zaniolo e Kluivert hanno grande prospettiva. Ma il vero colpo è stato tenere Dzeko"

Rudi Voeller, di LaPresse

Rudi Voeller, di LaPresse

La Redazione
23 Ottobre 2019 - 15:09

Rudi Voeller, ex centravanti della Roma e campione del mondo con la Germania, è stato intervistato per il match program di Roma-Borussia Moenchengladbach. Ecco uno stralcio delle sue dichiarazioni:

Ha menzionato la Roma, che giocherà in Europa League contro il Borussia Moenchengladbach.
"Conosco bene la formazione di Marco Rose. È prima in Bundesliga, ha perso l'ultima contro il Borussia Dortmund, ma ha giocato una bella partita e avrebbe meritato qualcosa in più. Il Borussia pratica un calcio aggressivo, offensivo, sarà complicata per la Roma anche se avrà il vantaggio – rispetto agli avversari – di non trovarsi in difficoltà estrema in classifica. Comanda il girone con quattro punti, è un bel punto di partenza".

La squadra di Fonseca arriva alla sfida con qualche infortunato di troppo.
"Vero ed è un peccato, ma la Roma ha la rosa per fare risultato a prescindere. Non conosco nel dettaglio i metodi di lavoro del tecnico portoghese e non voglio dare giudizi di merito a distanza. Non è corretto".

Se invece dovesse indicare qualche calciatore del Borussia da temere?
"Marcus Thuram, figlio di Liliam, è senza dubbio un attaccante interessante e in forma. Ma quello che più di altri mi impressiona è il centrocampista Denis Zakaria, nazionale svizzero. È un gioiello".

Quali sono, invece, i gioielli giallorossi su cui si sente di puntare per il presente e il futuro prossimo?
"La Roma giovani di prospettiva come Zaniolo, Kluivert, lo stesso Cengiz Under. Ma sono contento che la società abbia confermato Dzeko. È il calciatore più importante della squadra. Fa gol, ha forza fisica, esperienza, non si tira mai indietro in nessuna situazione. A Genova ha giocato con la maschera al viso dimostrando attaccamento alla professione, al club e ai tifosi".

Dove può arrivare il gruppo giallorosso?
"Recuperando calciatori e fiducia, con il lavoro quotidiano, l'obiettivo da perseguire deve essere sicuramente quello di un posto in Champions League. La rosa per arrivarci c'è. È una competizione da vivere. Il mio Bayer Leverkusen ha partecipato a sei edizioni della Champions in dieci anni. La Roma quante, invece? Non ricordo".

Dal 2009, sei volte contando pure i preliminari con il Porto del 2016.
"Ecco, più o meno come noi del Bayer. Deve tornarci presto perché lo merita e perché in quel contesto è stata protagonista assoluta. Ma mi auguro che faccia una grande Europa League e arrivi fino alla fine. Come la mia Roma che nel 1991 giocò la doppia finale con l'Inter".

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