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L'intervista

Pellegrini: "La Roma deve tornare in Champions. Col Sassuolo conta solo vincere"

Il centrocampista giallorosso: "Preferisco il ruolo di trequartista ma sono a disposizione del mister. Mi piace l'idea di calcio di Fonseca, vuole sempre dominare il gioco"

Lorenzo Pellegrini, di LaPresse

Lorenzo Pellegrini, di LaPresse

La Redazione
13 Settembre 2019 - 13:56

Lorenzo Pellegrini ha rilasciato un'intervista ai microfoni di Sky Sport a due giorni da Roma-Sassuolo. 

Mancini e Totti ti hanno fatto tanti complimenti.
"Fanno sempre piacere, noi lavoriamo per questo. Poi quelli di mister Mancini e di Francesco non sono complimenti normali ed è ancora più bello riceverli da persone importanti per me".

La duttilità è una tua grande dote, da dove nasce?
"Non lo so da dove nasce, io cerco di mettermi a disposizione e di rubare con gli occhi da qualche mio compagno. Cerco sempre di essere attento per poi rendermi utile. posso migliorare ancora in tante cose. Mi fa piacere poter giocare in tanti ruoli, mi permettere di mettere l'allenatore in difficoltà".

La partita della vita in che ruolo la giocheresti?
"Intanto la giocherei, però il ruolo in cui mi rivedo di più è quello del trequartista. Mi piace molto inserirmi ed essere libero ma l'importante è giocare".

Che significa la sfida con il Sassuolo per te?
"Deve essere un esame a senso unico, dobbiamo uscire dal campo con i 3 punti. È una gara fondamentale, giochiamo in casa nel nostro stadio e sarà importante l'apporto dei tifosi. Sassuolo è stata un'esperienza meravigliosa, sono ancora legato alla città e i compagni. È sempre emozionante giocare contro di loro ma questa volta non voglio pensare a niente, solo a vincere".

Come procede l'adattamento alle richieste di Fonseca?
"Lavoriamo tutti i giorni per cercare di migliorare. Sono molto contento di quello che ci chiede il mister: vuole giocare sempre il pallone e avere il controllo del gioco. È giusto sfruttare la tecnica della nostra squadra per impostare le partite come vogliamo noi. Comandando il gioco non sei mai sottomesso all'altra squadra. È bello. Siamo a buon punto, penso che sia ora di far vedere quello che stiamo facendo e che sia ora di vincere".

Cosa possono dare i nuovi? In particolare Smalling e Mkhitaryan?
"Sicuramente molta esperienza, oltre alle loro qualità. Sono ottimi giocatori che ci possono essere molto utili. Anche a noi ragazzi possono dare quel qualcosa in più. La cosa di cui sono più contenti è il fatto di stare insieme per creare un'unità anche fuori dal campo perché questa cosa è importantissima".

Obiettivi personali e di squadra?
"Quest'anno non ci poniamo obiettivi, vogliamo migliorare e questo lo noto in tutti gli allenamenti. Ma questa Roma merita di giocare la Champions e deve essere questo il nostro primo grande obiettivo. Poi non ci poniamo limiti, l'ambizione è una cosa fondamentale". 

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