AS Roma

Parla come Mancio

Il 23 è il calciatore di movimento che ha giocato più minuti in questa stagione . Alla Figc: «La vittoria della Conference uno dei momenti più importanti della mia vita»

(GETTY IMAGES)

PUBBLICATO DA Iacopo Mirabella
05 Dicembre 2025 - 07:00

Leader, capitano dentro e fuori dal campo, uno dei giocatori più rappresentativi e più amati dal popolo giallorosso. Gianluca Mancini è uno dei pilastri della Roma di Gasperini e ora - dopo anni di assenza - con Gattuso è tornato in pianta stabile anche in Nazionale, con l’obiettivo di diventare un punto di riferimento per gli Azzurri in vista dei prossimi Mondiali del 2026

Le prestazioni sorprendenti con la Roma non stupiscono più, ma è davanti agli occhi di tutti che con Gasperini il centrale giallorosso è ulteriormente cresciuto tecnicamente ma anche sotto il punto di vista della leadership. Con l’ex tecnico dell’Atalanta ha un rapporto speciale: è stato proprio Gasp a far esordire Mancini (a soli 21 anni) in Serie A nel lontano settembre del 2017 nella gara tra Fiorentina e Atalanta e da quel momento è iniziata la sua carriera nel massimo campionato italiano. In questa stagione Mancini è il giocatore di movimento della Roma con più minuti passati sul terreno di gioco: sono ben 1.560’, davanti a lui in questa speciale classifica troviamo solo Mile Svilar con 1.620’. La duttilità è sicuramente uno dei maggiori pregi di Mancini: con Gasp alla guida della Roma il difensore ha ricoperto ogni ruolo del terzetto difensivo e per lui non c’è differenza se gioca come braccetto di destra o sinistra o come centrale. Le partite viste fino a questo momento con Gasp fotografano la capacità di adattamento di Mancini che all’occorrenza si improvvisa ala offensiva o addirittura attaccante aggiunto, qualità messe in risalto dalla tattica del tecnico giallorosso. Per Gianluca l’obiettivo rimane sempre quello di guidare la sua Roma alla vittoria dopo il triplice fischio. Ora è il turno del Cagliari - appuntamento domenica alle ore 15 all’Unipol Domus - e Mancini già ha fatto male ai sardi con il gol del definitivo 3-2 nella sfida di dicembre 2020. 

Le parole

Mancini, in occasione dell’ultimo raduno con l’Italia, ha rilasciato un’intervista alla piattaforma Ott della Figc e ha ripercorso la sua carriera dalle giovanili passando per l’esordio in A con Gasp fino alla vittoria della Conference League: «I momenti più importanti della mia vita sono stati la nascita delle mie bimbe, il matrimonio, l’esordio in Serie A e quello in Nazionale. E poi la vittoria della Conference League: vedere tutte quelle persone a Roma mi ha riempito d’orgoglio». L’attitudine offensiva sviluppata con Gasperini sta dando i suoi frutti anche in Nazionale come dimostrano i due gol segnati contro Israele e Moldova e Gattuso punta su Mancini anche per i prossimi impegni: «Il mio rapporto con il mister è bello, puro, vero. È una persona che ha saputo creare in poco tempo quello che va creato all’interno di una squadra».

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