Conditio Zini qua non: la Roma vuole sognare
Riparte il campionato, per alimentare le ambizioni servono tre punti a Cremona: i grigiorossi hanno rappresentato anche l’incubo con Mou, nel 2023 due ko in venti giorni
(GETTY IMAGES)
No che non è casuale il primato della Roma, non dopo 11 giornate di campionato. Altro discorso è valutare se la Roma è effettivamente la prima forza del campionato, e su questo si possono anche avere pareri diversi: a mettere d’accordo tutti dovrebbero bastare le neutre opinioni dei bookmakers che assegnano una quota decisamente più bassa all’Inter (1.80) e poi a Milan e Napoli (5.50) rispetto a quella della Roma (9). Ma finché si sta lassù è giusto sognare, magari guardando il calendario per capire che cosa riserva adesso che si riparte dopo l’ultima sosta per la Nazionale. E in capo alle 20 partite da giocare in 80 giorni, da oggi al 15 febbraio quando si andrà in gita a Napoli, il menu prevede la trasferta a Cremona (stadio Zini con 5000 romanisti in arrivo, calcio d’inizio ore 15, telecronaca esclusiva su Dazn, radiocronaca obbligatoria su Radio Romanista), contro una squadra a cui pochi davano chances di salvezza e che invece si è sistemata a metà classifica in virtù della partenza sparata (vittoria a San Siro col Milan e col Sassuolo nelle prime due) e di un cammino poi regolare, con gli stop inattesi nelle due ultime gare, contro Juventus e Pisa. Nicola è tecnico pragmatico e moderno, la sua squadra sa difendere e attaccare, dietro ha guardiani di struttura, in mezzo il giusto mix tra talento ed esperienza, davanti grande qualità tra Vardy, il protagonista della favola Leicester con Ranieri, Bonazzoli, l’uomo dai gol impossibili, e, nel caso, l’inossidabile Vazquez.
La vittoria, sempre secondo i nostri amici quotisti, è indubbiamente a portata della Roma. La vittoria in trasferta si gioca infatti intorno a 1.60, il pareggio mediamente a 3.80, la vittoria dei padroni di casa a 6. E non sfuggirà ai più che cosa potrebbe significare alimentare ulteriori ambizioni tornando dalla Lombardia con i tre punti, dovendo poi ospitare all’Olimpico tra sette giorni il Napoli che ieri sera battendo l’Atalanta ha ribadito di voler ancora giocare un ruolo da protagonista in questo campionato: e la Roma nello scontro diretto potrebbe anche obiettare qualcosa. Gasperini ieri si è divertito a dipingere metafore per esaltare l’entusiasmo del sin troppo compìto tifoso romanista: «Di solito quando si sogna ci si ricorda degli incubi o dei sogni più belli. Ma in ogni caso quando fai un bel sogno lo vivi bene per un pezzo». Ed è quello che sta accadendo a tutti quelli che sognano il bene della Roma, e il loro, di conseguenza.
Vero pure che a volte la Cremonese ha fatto vivere degli incubi ai romanisti, anche nel recente passato: con Mourinho in panchina, ad esempio, a febbraio 2023 in venti giorni arrivarono addirittura due sconfitte, una in casa in Coppa Italia, una allo Zini in campionato. Ma in assoluto la tradizione è ovviamente tutta dalla parte giallorossa: la Cremonese non è stata troppo tempo in serie A e quindi i confronti diretti sono stati relativamente pochi (appena 18, comprensibilmente quelli con la Lazio ad esempio sono stati molti di più, 31). Le uniche due altre sconfitte sono datate 1993 e addirittura 1930, 12 le vittorie, 2 i pareggi. Ancora migliore la tradizione di Gasperini contro Nicola: in 11 confronti non c’è stata ancora sconfitta (7 vittorie, 4 pareggi). Bene, no?
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