VIDEO - Tra chi sogna e chi predica calma: le voci dei romanisti a Testaccio

Novembre. Il sole risplende in tutta Roma. Le condizioni climatiche sorridono e fanno da contorno alla gioia del momento: la squadra di Gian Piero Gasperini è prima, insieme con l'Inter a 24 punti. Alla sosta. Sono due settimane di pausa dolci; nell'attesa che i tifosi possano riversarsi lì, nello Stadio Olimpico, per tifare. E, si spera, esultare. Il prossimo appuntamento è quello con la Cremonese del 23. Intanto, c'è tempo per rubare qualche parere su quanto si sta vedendo in campo: una squadra sul pezzo, reattiva. Forse non ancora luccicante. Ma convincente nel modo di imporsi, quello sì.

 

 

 

 

 

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Al mercato di Testaccio si respira aria di fiducia. "Io ci spero. Ci spero proprio. Però... non ci fanno arrivare dove dobbiamo arrivare, purtroppo. Anche l'anno scorso...", spiega un salumiere (o meglio dire 'pizzicarolo') a Radio Romanista. "Se poi sbaglio, pago il pranzo a qualcuno!". Qualcuno si spinge addirittura un po' oltre: "Quest'anno si può ambire a qualcosa in più. Sono anni che non sento parlare della Roma prima in classifica e questa cosa mi fa venire i brividi. Sono della Roma, me ne vanto. E questa squadra lotta per lo scudetto". Altri predicano calma: "Io starei ancora con i piedi per terra. Certo, stare lassù fa piacere, bisogna vedere però quanto dura! ".

Tema del momento è anche il lavoro di Gasperini. Partito tra qualche 'malumore' dei tifosi più scettici, poi convincente sul campo. "A me è sempre stato sullo stomaco"; "Lui mi è sempre stato antipatico"; "Sono stato un suo detrattore all'Atalanta": il sentimento è unanime. Così come la conclusione. "Sa il fatto suo, col tempo diventerà simpatico!"; "Alla Roma ha creato un bel gruppo, la squadra lo segue ed è prima. Carta canta, come si dice a Roma"; "Se Gasp ci fa vincere, va bene". Un sentimento di unione. Per la Roma.