AS Roma

Casa nostra, la Sud canta il suo sogno

L’urlo dopo l’1 a 0: «La Roma è forte e vincerà»

(GETTY IMAGES)

PUBBLICATO DA Simone Valdarchi
30 Ottobre 2025 - 06:30

Comfort zone. Un mese e un giorno dopo l’ultima volta, la Roma torna a vincere all’Olimpico. Lo fa battendo 2 a 1 il Parma, al termine di una gara dominata, ma difficile da sbloccare, con tre punti che le permettono di rimanere in testa, insieme al Napoli, dopo un quarto di campionato. Un avvio positivo quanto insperato, che però la gente romanista sa come godersi, anche in un fresco mercoledì pomeriggio.

Non basta l’orario inconsueto (fischio d’inizio alle 18.30) e il giorno feriale a frenare l’amore del popolo romanista, che anche ieri ha riempito, anche se il sold out formalmente non è stato raggiunto, l’Olimpico. 61.043 gli spettatori presenti, praticamente solo romanisti, visto che ai residenti nella provincia di Parma era stata vietata la trasferta, portando il solito spicchio riservato al settore ospiti a rimanere vuoto e desolato. Tutt’intorno, il giallorosso ha coperto il blu dei seggiolini col passare dei minuti, con un fisiologico ritardo dovuto al traffico capitolino.

Come ormai accade da tempo, la Sud ha continuato la sua protesta per gli arresti di Nizza (anche gli ultimi 6 tifosi sono stati rilasciati su cauzione, ma tutti attendono il processo di novembre), con le “pezze” capovolte e il primo quarto d’ora di silenzio. Roma-Parma è stata anche l’occasione per rendere omaggio alla memoria di due romanisti che, nei giorni scorsi, hanno perso la vita in due tragici fatti di cronaca. Beatrice Bellucci, morta a seguito di un incidente stradale sulla Cristoforo Colombo, e Raffaele Marianella, autista di bus ucciso dalla sassaiola a Rieti mentre riportava a casa i tifosi del Pistoia Basket. Tanti gli striscioni per loro e il ricordo, seguito dalla sensibilizzazione a una guida sicura, da parte del club per la ragazza nel prepartita.

Durante la partita, la Roma attacca al contrario rispetto al solito. Nel primo tempo verso Sud, con il settore che esplode al gol di Soulé, poi annullato dopo revisione Var (decisione seguita dai fischi). Nella ripresa è la Curva a soffiare alle spalle della squadra di Gasperini, a chiedere il gol e la preghiera incessante viene esaudita dal colpo di testa di Hermoso. Subito dopo l’urlo: «La Roma è forte e vincerà». Sì, lo farà. Infatti Dovbyk raddoppia e il gol di Circati serve soltanto a regalare una terza esultanza ai romanisti, quella al triplice fischio di Crezzini. La fine è preceduta dal sogno cantato: «In Curva Sud noi staremo ad aspettar...». Giusto godersi la vetta, ma il pensiero va subito a San Siro, dove in 3.300 sono pronti a seguire la Roma domenica contro il Milan.

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