AS Roma

L'amore non basta: chiamatelo tabù

4° ko interno, nonostante la spinta della Sud

(MANCINI)

PUBBLICATO DA Simone Valdarchi
24 Ottobre 2025 - 06:30

L’urlo resta strozzato in gola, bloccato dalla bandierina alta che ferma l’esultanza di Pisilli e, con lui, dello stadio. L’ultimo atto della gara restituisce tutto l’amaro della nottata europea all’Olimpico, col Viktoria Plzen che torna in patria con tre punti in più e la Roma che raccoglie la quarta sconfitta casalinga della stagione. La terza di fila (dopo Lille e Inter) e la quarta su sei (anche se sempre all’Olimpico, ma formalmente in casa della Lazio, era arrivata la vittoria anche nel derby), mai nella sua storia la Roma era partita tanto male in quelle che di solito vengono chiamate “mura amiche”. Sentir parlare di tabù, ora, non sembra più così assurdo. Nonostante questo, però, l’amore della gente romanista non fa un passo indietro.
La gara infrasettimanale e l’orario non aiutano lo stadio a riempirsi. La vendita dei biglietti si ferma a quota 56.885, tra cui però i circa 40.000 abbonati che, a giudicare da alcuni spazi vuoti soprattutto in Tevere e Distinti Nord, non hanno risposto tutti presente all’appuntamento.

Anche stavolta, la Sud resta in silenzio per il primo quarto d’ora, in segno di protesta per i romanisti fermati a Nizza. In loro sostegno arriva anche uno striscione, che si ripete uguale anche in Tevere e in Nord: «7 fratelli li riabbracciamo... 6 fratelli li rivogliamo!». Il riferimento, ovviamente, è ai 6 tifosi ancora bloccati in Francia. Al quarto d’ora, anche la Curva inizia la sua partita, trascinandosi dietro tutto lo stadio. L’entusiasmo, però, è affievolito tra il 20’ e il 22’, col doppio colpo degli ospiti, per la gioia dei circa 300 cechi, attivi e rumorosi nello spicchietto loro dedicato.
La Sud chiede il gol, ma non viene accontentata e, all’intervallo, il resto dello stadio fischia, mentre la Curva urla: «Forza Roma alé». A inizio ripresa, Dybala non sbaglia dal dischetto e riaccende anche gli altri settori, che provano a soffiare alle spalle della squadra alla ricerca di una rimonta da completare. Il desiderio, però, rimane inesaudito, nonostante il forcing finale. La Roma costruisce tanto, ma concretizza nulla, un ritornello che non suona nuovo in questo inizio di stagione. Come le sconfitte in casa. La via, però, la indica la Sud alla fine: «La nostra fede mai morrà... e insieme a te saremo allor, forza Roma vinci ancor».

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