AS Roma

I fratelli Vinci, una storia romana, anche romanista, di rugby. Dal 9 al 19 la mostra a Palazzo Valentini

Quattro fratelli, una passione, una storia di rugby romana dove non mancano le tinte giallorosse

PUBBLICATO DA Vittorio Cupi
08 Dicembre 2025 - 16:14

La mostra si inaugura martedì 9 dicembre alle 18 a Palazzo Valentini, presso la Sala della Pace. Fino al 19 dicembre sarà possibile, attraverso suggestive foto d'epoca, rivivere una storia che inizia nel 1926, quando l'ambasciatore Adolfo Vinci, papà di Eugenio (Vinci I), Paolo (Vinci II), Francesco (Vinci III) e Piero (Vinci IV), torna in Italia dall'America insieme alla moglie Costanza Capossela di Avellino. Iniziano a giocare nella Lazio, che si scioglie nel 1929, e passano in blocco all'A.S. Roma.



Nata con le sezioni ciclismo e atletica nel 1927, la società giallorossa inizia proprio in quel periodo la sua esperienza nel rugby, che vivrà tre fasi distinte. La prima proprio nella stagione 1929/1930. Si gioca a Campo Testaccio e si parte con un inizio niente male: la vittoria per 112-0 contro l'Audace, con 28 mete segnate, di cui 9 da Ernesto Nathan, nipote dell’omonimo ex sindaco di Roma, e 4 da Francesco Vinci. È il primo risultato a tre cifre della storia del rugby italiano. La squadra termina il Girone D al 1° posto e il Girone Finale al 2° posto, dietro alla fortissima Amatori Milano che vince il suo secondo titolo. La prima esperienza finisce al termine della stagione e così proprio il 21 ottobre 1930, a casa dell'ambasciatore Adolfo Vinci, nasce la Rugby Roma. Di questa nuova formazione rugbystica Costanza Capossela Vinci prese la tessera numero 100, diventando la prima donna tesserata e pioniera in un mondo che era esclusivamente maschile.

La storia dei fratelli Vinci torna a tingersi di giallorosso nel 1937, quando i giocatori della Rugby Roma confluiscono nuovamente nell'A.S. Roma e l'evento inaugurale è la finale scudetto vinta a Campo Testaccio, davanti a diecimila spettatori, contro l'Amatori Milano. L'esperienza A.S. Roma chiuderà nel 1939 per poi riaprire dal 1954 al 1960, ma questa è un'altra storia.

La storia che racconta la mostra a Palazzo Valentini, frutto del grande impegno della scrittrice Anna Vinci, nipote di Adolfo e Costanza, racconta attraverso foto, documenti e cimeli la nascita ed evoluzione del rugby italiano seguendo la storia dei fratelli Eugenio, Paolo, Francesco e Piero Vinci, protagonisti dello sviluppo del rugby romano e nazionale. "Farla oggi in un luogo simbolico significa ribadire il forte legame tra Roma e il rugby, fondato su passione, sacrificio e spirito di comunità - dichiara la consigliera comunale Antonella Melito - offrendo ai giovani l'occasione di scoprire le radici e i valori autentici di questo sport. Il percorso-prosegue Melito-ripercorre gli anni '30 e il ruolo della famiglia Vinci nella nascita della Rugby Lazio, dell'A.S. Roma Rugby e della Rugby Roma, mettendo in luce anche la figura di Costanza Capossela Vinci; una figura che, come sottolineato anche dal Presidente della Federazione Italiana Rugby Andrea Duodo, rappresenta oggi un simbolo importante per le nuove generazioni del rugby femminile. La mostra sarà aperta dal 9 al 18 dicembre e vuole diffondere il rugby come stile di vita basato su inclusione e condivisione. Siamo orgogliosi- conclude la consigliera dem- di valorizzare una storia che appartiene alla nostra città e rappresenta un esempio luminoso di sport e di vita".

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