Ora torna il Soulé
L’episodio del rigore con il Lille non mette in discussione il percorso e il talento. Gasp lo ritiene un punto fermo. Lui si prende le responsabilità e vuole essere un giovane leader

(GETTY IMAGES)
Non dev’essere stato facile andare sul dischetto dopo i due errori di Dovbyk, ma quanto successo con il Lille ha fortificato Mati Soulé. Sì, ha sbagliato, ha tirato un rigore come si calcia una punizione, ma si è preso la responsabilità, vuole essere un giovane leader della squadra. Per Gasperini è un titolare e fa parte dello «zoccolo duro». Tra i più positivi finora in stagione Soulé deve e non deve rilanciarsi. «Non è mica da questi particolari che si giudica un giocatore», canta De Gregori. E con lui tutti gli altri romanisti, perché dal dischetto si può sbagliare, ma bisogna anche saperci andare. La rabbia c’è, ma - Gasp docet - abbattersi mai. Ora dal Lille al viola, c’è la Fiorentina. Per Mati il terzo incrocio da quando è in Serie A: al primo, con la maglia del Frosinone, ha segnato ed è l’unico gol che ha inflitto alla squadra toscana. Era assente al Franchi per influenza nel 5-1 targato Juric della scorsa stagione. Ma un altro 5-1 l’ha subito quando ci ha giocato in trasferta col Frosinone. Insomma, Fiorentina-Roma per Soulé diventa opportunità, di far tornare il sole dopo una serata nera.
«Non mi accontento mai e voglio sempre di più. Non ho limiti e spero di non averne mai, voglio continuare a migliorare per sempre», le sue parole ai canali della Serie A. «All’inizio dello scorso anno non è stato facile. Alla Roma ci sono stati tanti cambi di allenatori e ambientarsi è stato complicato. Ma per fortuna, tutti hanno avuto fiducia in me. Quest’anno vogliamo arrivare il più in alto possibile in campionato e andare lontano in Europa League e Coppa Italia. L’obiettivo principale è la qualificazione in Champions, poi vedremo partita dopo partita». E per farlo ora c’è un maestro di calcio come Gasperini: «Credo che possa darmi tanto. Stiamo lavorando per essere più incisivi davanti, segnare di più e fare più assist. Vuole che io entri di più in area avversaria: è una cosa che ha già preteso da altri attaccanti. Sono sicuro che col suo aiuto potrò fare molto di più». Una grande mano a Soulé l’ha data in questi mesi il suo idolo «da bambino, quando faceva magie alla Juventus», Paulo Dybala: «Ho avuto la fortuna di giocare con lui, ora stiamo sempre insieme, in campo e fuori. È un giocatore fantastico e sono orgoglioso di averlo come compagno». Infine una chiosa sull’Albiceleste: «La nazionale è un sogno per me e per tutti in Argentina. Ogni bambino sogna di indossare quella maglia. È fondamentale lavorare sodo ed essere costanti nel club. Spero di continuare a crescere qui con squadra e allenatore: con l’impegno, tutto verrà da sé. Qui ci sono dei tifosi straordinari, il loro sostegno è molto importante. Sentiamo la loro presenza e ci aiuta tanto. Ci dà l’energia per andare avanti al massimo».
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