A casa nostra, sempre
Fin dal primo derby, nel 1929, abbiamo dimostrato di essere loro superiori. Non solo portiamo nome, colori e simbolo della Capitale: contiamo anche 18 vittorie e 47 gol in più

(AS Roma)
La storia dice che non c’è storia. E non soltanto perché una squadra porta nome, colori e simbolo della Città Eterna, mentre l’altra quel nome lo offende puntualmente. La sfida tra la Roma e la squadra biancoceleste è quella tra una squadra che rappresenta in tutto e per tutto la Capitale e un’altra che a Roma è ospite una settimana sì e una no, quando gioca all’Olimpico. E che non c’è storia lo sanciscono anche i numeri, nettamente a nostro favore: nei 185 precedenti ufficiali, abbiamo vinto 69 volte, a fronte di 65 pareggi e 51 sconfitte; il loro successo, in sostanza, è il risultato meno frequente dei tre possibili. La superiorità è sancita anche dal numero dei gol segnati: 228 quelli giallorossi, 181 invece i loro. Nostro il maggiore numero di vittorie in campionato (59 a 43) e in Coppa Italia (10 a 8). Nostra anche la prima vittoria, l’8 dicembre 1929 allo Stadio della Rondinella: finì 1-0 per noi con gol di Volk, e i giornali dell’indomani scrissero che «sapevamo che a Roma la maggioranza del pubblico volge le sue simpatie ai giallorossi: tuttavia credevamo che anche gli azzurri avessero larga messe di simpatie. Ci siamo dovuti ricredere: i nove-decimi dell’immenso pubblico agitavano bandierine giallorosse, incuorando i beniamini! Si può dire obiettivamente che la Lazio ha giocato... in campo avversario». Fu chiaro fin dalla prima sfida, quindi.
Ma la supremazia non finisce certo qui: siamo noi gli unici capaci di segnare cinque gol in una partita. È successo due volte: 5-0 il 1° novembre 1933, con tripletta di Tomasi e doppietta di Bernardini, e 1-5 il 10 marzo 2002, con tanto di tricolore sul petto, grazie al poker di Montella e al sublime sigillo di Totti. Ben più numerose le vittorie ottenute segnando quattro reti: 1-4 il 1° maggio 1932, 0-4 il 13 novembre 1960 (a suggellare una striscia di cinque successi consecutivi), 4-1 il 21 novembre 1999 (4-0 dopo appena 31’) e 1-4 il 3 aprile 2016. E poi una sfilza di 3-0 che si fa persino fatica a contare, l’ultimo dei quali il 20 marzo 2022, quando la Roma di Mourinho regolò la squadra allenata proprio da Sarri in un tempo solo.
Abbiamo vinto quando in palio c’era un posto in Champions (il 25 maggio 2015: parlami d’amore, Mapou) e in due circostanze ne abbiamo portati a casa cinque di fila (1958-1960 e 2009-2011). C’è da dire che non vinciamo “in trasferta” da tanto, troppo tempo: dal 4 dicembre 2016, quando Strootman e Nainggolan firmarono lo 0-2. Come direbbe un ex tecnico romanista imbattuto nel derby, sarebbe giunto il momento di «rimettere la chiesa al centro del villaggio».
© RIPRODUZIONE RISERVATA