AS Roma

Parola a Ranieri: "Cambiando cresceremo"

Da Gasperini al mercato, fino ai paletti del fair play: «Dobbiamo tenere i conti a posto. Qui sinergia totale»

(GETTY IMAGES)

PUBBLICATO DA Simone Valdarchi
09 Settembre 2025 - 06:00

Parola al Garante. Una settimana dopo quelle di Gasperini, anche Ranieri ha deciso di rompere il suo personale silenzio, che durava dal 17 giugno, quando in conferenza stampa presentava il tecnico di Grugliasco come suo successore. «L’impatto di Gian Piero è stato ottimo, ma io ne ero sicuro», ha detto nella lunga intervista rilasciata a Sky Sport. «Spesso si è parlato della sua antipatia, che per me da avversario era forse qualcosa anche di più di antipatico. Quando però Gasp ce l’hai dalla tua parte le cose cambiano; è un allenatore che esige moltissimo, prima di tutto da se stesso e poi da quelli che lavorano con lui. Ci voleva uno così a Roma. Sono super convinto di lui e del fatto che faremo una grande stagione». L’ambizione c’è, ma non è tempo di fare proclami: «L’obiettivo è di creare delle fondamenta solide. Ai tifosi non possiamo promettere questo o quel traguardo, ma l’impegno della squadra al massimo in ogni partita, che sia di campionato, di Europa League o Coppa Italia. La Roma darà il massimo». E, ancora, ai tifosi: «Questo è l’anno in cui mettiamo le basi del nostro futuro, per questo io mi sono fatto da parte. L’anno scorso abbiamo fatto molto bene, ma va cambiato il modo di operare. Ecco perché è stato preso un allenatore valido come Gasperini».

Come si cambia, per non morire. Forse l’alternativa alla trasformazione, nel caso della Roma, non è la morte, ma sicuramente c’è da fare un percorso per far crescere, anche economicamente parlando, la società, renderla più autonoma col fatturato ed entro i paletti indicati dalla Uefa: «Vediamo intanto come andrà la stagione, che introiti saremo in grado di garantirci dal campo, poi dopo al limite ci sarà da vendere qualcuno. Non possiamo permetterci di arrivare in Champions League e poi ricevere il cartellino rosso dalla Uefa e non poterla giocare. Dobbiamo tenere i conti a posto». Una verità che, per quanto scomoda e spiacevole, è bene ribadire pubblicamente, soprattutto a beneficio dei tifosi e del loro amore.
Mettere i conti a posto, però, passa anche (se non soprattutto) dagli investimenti su giocatori che possano creare valore: «Abbiamo voluto investire su giovani, sì, ma forti, perché siamo sempre la Roma e non una squadra che non ambisce a giocare le coppe. Anche per questo, i Friedkin hanno scelto Gasperini, un allenatore bravo a migliorare i calciatori. Ci aspettiamo che si riesca a tirare fuori il meglio da ognuno di loro». Esce fuori da questo identikit Sancho: «Economicamente sarebbe stata un’operazione pesante, ma i Friedkin volevano provare ad accontentare Gasperini. Si sarebbe dovuto però vendere un pezzo pregiato e non è intenzione del club farlo».

A proposito del mancato arrivo dell’inglese, si è detto e scritto tanto, compresa l’ipotesi delle dimissioni minacciate da Massara durante una riunione, ma Ranieri fa chiarezza: «Non che io sappia. E se non lo so io, non penso sia mai accaduto. C’è una sinergia totale in questo momento, anche con i Friedkin che sentiamo spesso e intervengono anche in video-call. Certo, esistono dei pareri diversi, ma il confronto serve proprio a questo, per capire poi qual è la strada giusta. La proprietà poi ha l’ultima parola. Siamo in continuo contatto. Anch’io sono presente, anche se non mi si vede. Ho scelto io di non apparire, resto dietro le quinte e cerco di dare il mio supporto per il bene della Roma». Infine, sull’eventualità di rinnovare i contratti (scadenza 2026) a Dybala e Pellegrini: «Tutto dipenderà dal campo. Loro due, come tutti gli altri, devono dare il massimo sempre e poi durante l’anno si deciderà. Vogliamo vedere da loro il massimo, possono essere giocatori-faro. Se sarà così, ci sarà da pensare». Parola del Sir.

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