Addio Marco, per sempre romanista
Oggi avrebbe compiuto 42 anni, se ne è andato colpito da un fulmine su una moto. Roma lo ha ricordato e non smetterà di farlo: i romanisti non passano

Oggi Marco avrebbe compiuto 42 anni. E questa cosa, anche se sembra impossibile, fa ancora più male. Oggi i suoi amici lo ricorderanno alla loro maniera, alzando le serrande del suo locale che adesso verrà chiuso. Lo ricorderanno come stanno facendo da quando Marco Zampilli è morto all’improvviso, senza senso, mentre era in moto colpito da un fulmine, il 18 agosto.
Un destino inspiegabile. È una delle tragedie incredibili, è una che ci riguarda perché Marco era un romanista. E per come Roma lo sta giustamente ricordando è giusto dire che Marco è un romanista. Lo resterà. Praticamente tutti i gruppi della Sud, lo stadio, il suo stadio, sabato lo ha ricordato. Venticinque anni di abbonamento, in Curva Sud ovviamente, settore 21, sotto al vecchio muretto dei Fedayn. Romanista, barman, “boss” dal “cuore nobile”, figlio di Roma, l’unico di Silvana.
Silvana è la mamma, che cinque mesi fa ha perso il marito e adesso la cosa più grande. Non ci sono parole per davvero per una cosa che solo a pensarla fa male allo stomaco se sei genitore, ma pure se non lo sei. Silvana si è alzata sabato per andare allo stadio con la maglia della Roma numero 10, col nome di Marco, ed è andata dove Marco tifava la Roma. Insieme ai suoi ragazzi, agli amici che hanno presto attivato una raccolta fondi per poter fare qualcosa di concreto in supporto della mamma. Fatti, cose, cuori, fiori, tutto. Un grande abbraccio da tutto il Romanista e basta.
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