AS Roma

Gli inizi in Spagna, una vita a Nancy e l'arrivo a Roma: la storia di El Aynaoui

Dai primissimi passi al Gavà per poi tornare nella città natale e prendere il volo, verso Lens, prima di approdare nella Capitale. Ecco il racconto del nuovo centrocampista

PUBBLICATO DA Lorenzo Paielli
27 Luglio 2025 - 15:38

Dalla terza serie francese alla Roma nell’arco di tre anni. Non è una favola astratta, ma la storia concreta e reale di Neil El Aynaoui. Cresce in una famiglia decisamente sportiva, ma ben lontana dalla passione per il calcio: il padre, Younes El Aynaoui, è un ex tennista marocchino professionista, tra i più importanti rappresentanti dell’Africa; la madre, invece, oltre al tennis ha avuto un passato nel pattinaggio artistico. Tra l’inevitabile passione per il tennis e quella per l’NBA, Neil cresce comunque con il pallone tra i piedi. Radici in Francia, a Nancy, dove è nato nel luglio del 2001; in Marocco, a Rabat, terra natale del padre e dei nonni; ma anche in Spagna. Precisamente a Gavà, vicino Barcellona, dove Neil vive fino al compimento dei 9 anni. In Catalogna per seguire la carriera tennistica del padre, ma è lì che avviene il primo approccio con il calcio, proprio con l’FC Gavà: “Barcellona è una delle città più belle del mondo, lì ho mosso i primi passi all’età di 4 anni. In un paese che trasuda calcio, che mi ha fatto conoscere lo stile di gioco che amo e che mi ha permesso di parlare fluentemente lo spagnolo”, racconta il centrocampista a L’Equipe in una vecchia intervista.

 

Figlio di Nancy

Poi la prima vera opportunità, la chiamata del Nancy, la squadra della sua città: è nell’Under 9 dell’ASNL che inizia il sogno di El Aynaoui. Un percorso lungo, fatto di step da superare, difficoltà da affrontare e maturità da raggiungere: Neil percorre tutta la trafila nel settore giovanile del Nancy, giocando un po’ ovunque. Prima di trovare stabilità ed equilibrio a centrocampo, sono diversi i ruoli sperimentati: da esterno difensivo fino alle zone più avanzate del campo. Tanta disponibilità, ma anche consapevolezza dei propri mezzi e dei propri obiettivi. Come quando, a 17 anni in Regional 1, dopo aver messo a segno 4 gol, specifica alla stampa quello che sarà poi il suo ruolo definitivo: “Ho già giocato in attacco, lo rifarei sicuramente se la squadra ne avesse bisogno. Ma il mio ruolo preferito è quello di centrocampista centrale. Box to box, come dicono gli inglesi”.à

L'essenza di Neil

Mentalità, forza e perseveranza: diversi valori dello sport incastonati nell’identità di Neil, tramandati dall’esempio di vita, il padre Younes, come raccontato a Il Romanista dal suo allenatore ai tempi del Nancy, Benoit Pedretti: “Neil è sempre stato un buon giocatore fin dal settore giovanile, con un volume di gioco di alta qualità. È un giocatore che ascolta, lavora e cerca di progredire. Lui un ragazzo intelligente, interessato a molti sport ma piuttosto tranquillo nella sua vita. Suo padre è l'ex tennista Younes el Aynaoui, che gli ha trasmesso i valori dello sport ad alto livello”. Tutti valori che lo portano a firmare il suo primo contratto da professionista a 19 anni, nel 2021, sempre nella squadra che lo ha visto crescere e spiccare il volo: il Nancy. Anche se le esperienze col Nancy B risalgono già a qualche anno prima; l’esordio in prima squadra arriva proprio nello stesso anno della firma sul contratto: nella stagione 2021-22, El Aynaoui riesce a ritagliarsi fin da subito un posto stabile in prima squadra nella Ligue 2 francese. Qualità evidenti e caratteristiche importanti che attirano fin da subito l’interesse dei vari club nazionali. La stagione si chiude con la retrocessione in National 1 e i tifosi si preparano a salutare Neil, che è ormai diventato un vero e proprio punto di riferimento.

Scelte da leader. E il tempo lo ripaga

A sorpresa, il centrocampista sceglie di rimanere un ulteriore nel “club di casa sua”: una scelta azzardata per la crescita individuale, ma un atto d’amore e di fedeltà incredibile. E quella stagione gli consentirà poi di salutare con qualche lacrima il Nancy, prima di approdare al Lens, nel 2023. Di fatto, uno scenario in piena linea con la sua rapida ascesa: pochi mesi prima in National 1, con i giallorossi El Aynaoui si ritrova a giocare non solo in Ligue 1, ma soprattutto in Champions ed Europa League. Sono 31 le presenze alla prima stagione col Lens, un gol e 3 assist. Un cambio di palcoscenico improvviso, ma la crescita è esponenziale: tanto da attirare l’interesse concreto del Monaco. Ad aprile 2024, El Aynaoui deve fare i conti con il primo infortunio serio della propria carriera: un problema al ginocchio che, inoltre, rovinerà di fatto il suo passaggio al Monaco. Neil opta dunque per l’operazione, saltando le prime partite dell’ultima stagione con il Lens. Poi il rientro e la liberazione: “Con l’adrenalina correvo come un pazzo, mi sembrava di essere rinato”. Ed effettivamente, tralasciando un piccolo infortunio muscolare, la stagione di El Aynaoui viaggia ad alta quota. Dal recupero della forma fisica le gioca praticamente tutte, mettendo a segno 8 gol.

La questione irrisolta con la nazionale

Nell’annata più importante della sua carriera, c’è spazio anche per il rapporto quantomeno controverso con la nazionale marocchina: nonostante abbia debuttato con l’Under 23 del Marocco, quella rimane ad oggi l’unica presenza di El Aynaoui in nazionale. Convocato più volte dal ct Walid Regragui, finora Neil non ha mai risposto presente, a causa degli infortuni che gli hanno impedito di essere a disposizione. Anche se, dal Marocco, qualche dubbio sulla volontà del calciatore di attendere la Francia rimane. "Ho convocato Neil El Aynaoui un anno fa, a marzo (2024). Aveva l'ambizione di affermarsi nel suo club e di essere paziente. Ho lasciato la porta aperta, e lo è ancora. Ma a un certo punto, il passo non arriva sempre dalla nazionale. Come dico sempre, il Marocco è più grande di chiunque altro. Ha qualità, ha talento, è un titolare... Ma ho bisogno di giocatori che si impegnino al 100%. Abbiamo una Coppa d'Africa in casa, quindi per vincerla abbiamo bisogno di giocatori che siano sicuri di voler giocare per il Marocco e che diano il 100%”. Queste le parole dure del ct in conferenza stampa, all’ennesima domanda sulla situazione El Aynaoui. Dalla famiglia di Neil la risposta è sempre stata rassicurante per i tifosi del Marocco: il ragazzo vuole giocare per la nazionale marocchina. Sarà argomento di discussione nel corso della prossima stagione, vista la Coppa d’Africa alle porte, proprio in Marocco.

Ora, però, la testa viaggia inevitabilmente a Roma. Con l’ennesima sfida della propria carriera, la seconda in maglia giallorossa, questa volta nel club più giusto di tutti. E chi lo conosce bene, come Pedretti, è sicuro delle sue qualità. Il consiglio è uno solo: “La vera sfida che dovrà affrontare è quella mentale, di adattarsi a una città come Roma e a un club come l'AS Roma, che è molto mediatico e i cui tifosi possono essere esigenti e difficili in caso di risultati o prestazioni sottotono". Ma Neil sa cosa significa. La sua rimane certamente un’ascesa rapida, ma fatta di lavoro e di gradini da scalare. Ed El Aynaoui non ha mai preso l’ascensore per raggiungere le stelle. Ora parlerà il campo, c’è un futuro da costruire: in bocca al lupo.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

CONSIGLIATI