AS Roma

Quando il capo parla: dalla prima intervista al nuovo-vecchio logo, le uscite dei Friedkin

Pochissime comunicazioni dirette dal 17 agosto del 2020. In mezzo, l'annuncio di Mourinho e il "no" alla Superlega insieme al rinnovo di De Rossi

(GETTY IMAGES)

PUBBLICATO DA Sergio Carloni
08 Giugno 2025 - 06:30

Uomini di poche parole. Così potrebbero essere riassunti, per non spendere troppo fiato, Dan e Ryan Friedkin. Mai (o quasi) un’uscita di fronte ai microfoni, col contagocce in forma scritta. L’ultima volta, ieri mattina: quando il club ha ringraziato i tifosi e preannunciato una svolta. Quella svolta tanto attesa: «Siamo orgogliosi di annunciare la progressiva riappropriazione dello storico stemma ASR». Un passaggio degno di nota per chi, da anni, continua a sperare in un ritorno alle origini.

La prima volta

Tornando indietro nel tempo, vien naturale domandarsi il giorno della prima uscita pubblica dei proprietari. Ebbene: va fatto un salto al 17 agosto 2020. Giorno del passaggio del testimone. Quasi 5 anni fa. «Siamo entusiasti di unirci alla famiglia dell’AS Roma e – citando quanto scritto di recente da un fan - di “rilevare il nostro club iconico e renderlo uno dei principali nomi nell’universo calcistico”». Un onore ribadito qualche settimana dopo, il 3 settembre, nella prima intervista (testuale): «Abbiamo una responsabilità enorme (parola di Dan, ndr). Questa è prima di tutto una passione per la città, per la squadra, per la gente che la circonda e per il calcio».

Dalla Superlega a... Juric

Dopodiché, le ulteriori prese di posizione si contano sulle dita di una mano. Tornano a “parlare” nell’aprile del 2021 per smentire la partecipazione in Superlega e lo fanno nuovamente il 4 maggio. In due occasioni distinte. Prima per salutare Fonseca, partente a fine stagione; poi, alle 15.09, il grande annuncio: «Siamo lieti ed emozionati di dare il benvenuto a Mourinho nella famiglia dell’AS Roma». Firmato, Dan e Ryan. Scena al contrario nella fredda mattinata del 16 gennaio 2024 («Ringraziamo José a nome di tutti noi all’AS Roma per la passione e per l’impegno profusi sin dal suo arrivo in giallorosso», nel giorno dell’esonero). Nello stesso giorno, il messaggio di benvenuto a De Rossi. Fino all’annuncio dell’accordo per il rinnovo e quella lunga nota post cacciata di DDR e arrivo di Juric: «Nutriamo un profondo rispetto per Daniele. Separarsi da lui è stata una decisione difficilissima, ma l’abbiamo presa con la convinzione che sia la strada giusta per puntare ai trofei in questa stagione». Il croato durerà pochissimo. Appena 53 giorni e un altro strappo con i tifosi. Che adesso sembra essersi ricucito. Almeno parzialmente.

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