VIDEO - Bove: "L'omaggio dei tifosi della Roma? È il riconoscimento più grande"

A margine della presentazione del progetto 'CasaViola', Edoardo Bove ha parlato degli ultimi mesi e del suo legame con la Roma. Ecco le sue parole.

Hai seguito il cammino della Roma?

"Sì, è meritata la qualificazione in Europa. Sento ancora alcuni compagni, alcuni rapporti rimangono quando si cresce in un posto".

Hai saputo qualcosa su futuro allenatore della Roma?

"No... Anzi, i giocatori sono gli ultimi a saperlo! Nessuno ha detto nulla".

Dopo quel giorno emozionante all'Olimpico, il tuo rapporto con la Roma è cambiato?

"No, non è cambiato. È il posto in cui sono cresciuto, in cui mi sono formato e quello in cui sono diventato Edoardo. Quello non può cambiare. Io non so se ci sarà la possibilità di tornare, non so che cosa succederà, vedremo. Ma l'omaggio dei tifosi mi ha fatto un grandissimo piacere. È il riconoscimento più grande. Giochiamo per questo. A maggior ragione, è bellissimo per una persona che ha giocato poco...".

Come hai vissuto questi ultimi mesi alla Fiorentina? Come avete superato le difficoltà?

"È stato particolare. Vedevo sia dal lato del giocatore, sia da quello dell'allenatore. Osservando i compagni, si parla facile. La Conference è stata meritata per quello che abbiamo fatto. A volte sono stato anche cattivo dalla panchina! (ride, ndr) Sono contento di come è andata. In questo anno sono maturato molto".

Ti sei immedesimato un po' nel ruolo dell'allenatore?

"Sì, assolutamente sì. I nostri sono ruoli differenti. Ringrazio anche i direttori, che mi hanno reso partecipe. Non è scontato. Io sono un giocatore e mi piace esserlo. È stato utile per maturare".

 

 

 

 

 

Visualizza questo post su Instagram

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Un post condiviso da Radio Romanista (@radio_romanista)