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AUDIO - Faty: "Ranieri ha saputo parlare al cuore. De Rossi? Lo riprenderei subito"

L'ex giallorosso a Radio Romanista: "Daniele conosce alla grande lo spogliatoio. Koné mi piace, bisogna stare attenti alle richieste degli altri club"

PUBBLICATO DA La Redazione
26 Maggio 2025 - 20:03

Ha tifato senza sosta per la Roma, in attesa del verdetto finale sulla corsa alla Champions League. E alla fine della sfida ha condiviso uno scatto di se stesso con addosso una maglia giallorossa, con una didascalia: "Fiero di voi". Oggi, sulle frequenze di Radio Romanista, Ricardo Faty ha raccontato come ha vissuto l'ultimo periodo della squadra di Ranieri. Ecco le parole dell'ex calciatore romanista.

Partiamo dalla foto condivisa sui social: ci dai un commento sul finale di stagione?

"Un finale un po' insperato. A inizio stagione sembrava difficile e nessuno poteva immaginare di ritrovarci a giocare la Champions all'ultima giornata. È stata una bella stagione, la squadra ha dimostrato grande cuore e Ranieri ha fatto un lavoro eccezionale".

Qual è stata la più grande capacità di Ranieri?

"Non sarò originale dicendo che Ranieri è arrivato conoscendo la piazza, ma è così. Ha saputo parlare ai giocatori, a farli sentire importanti. Ma ha giocatori veri, che è la cosa più importante. Ha toccato il loro cuore e loro hanno dato il massimo. La Roma ha buoni giocatori, anche se a livello mentale e tattico c'era un po' di fatica. Ma Sir Claudio ha fatto le cose con semplicità e si è preso la squadra".

Sarà ancora Europa League. È un po' un segno del destino?

"Dopo la Conference, l'Europa League può essere un bell'exploit. Una motivazione per continuare a lottare. Secondo me c'è comunque un pizzico di amarezza: volevamo tutti la Champions, ha un sapore speciale per le partite. Però l'Europa League per la Roma può essere una tappa bella e importante. Dobbiamo essere contenti di giocarla".

Un parere sulla stagione di Koné? E sul futuro di Gourna-Douath?

"Mister Ranieri voleva affidarsi a giocatori pronti per la Serie A. Uno come Gourna-Douath ha un potenziale interessante, ma è difficile da provare, da lanciare. I giovani, soprattutto stranieri, devono adattarsi. La sua era una situazione che poteva diventare difficile: la squadra doveva vincere, era in emergenza. Ma può rimanere e fare bene in futuro. Per quanto riguarda Koné e Paredes, io spero che rimangano. Penso che Koné avrà richieste da altre squadre, ma va tenuto almeno un'altra stagione".

Ti ha stupito la velocità di adattamento?

"Sì, mi ha sorpreso. Le sue qualità no: lo seguivo quando era giovane ed è un calciatore forte, potente. L'estate scorsa pregavo che non andasse al Milan e che venisse a Roma. Ha fatto bene e spero che possa rimanere. Non per un progetto lungo, perché ha un valore importante sul mercato; ma almeno un'altra stagione, per provare ad andare in Champions. Sarebbe importante".

Pensi che possa migliorare qualcosa? È un giocatore "totale", ma non ha molto il gol.

"Deve essere più concreto, anche se ciò che sta facendo è abbastanza. Con più gol, diventerà un giocatore top. Ma va bene così, adesso. I gol li fanno anche gli altri calciatori! Certo, se inizia a farli sarà dura... Due o tre mesi e sarà già da un'altra parte".

Adesso la curiosità riguarda il futuro dei giocatori e della panchina. Tu hai un'idea più chiara? Ti aspetti qualcuno nello specifico?

"Io guardo solo la tv italiana, ho le stesse vostre informazioni! Ghisolfi e il mister stanno lavorando bene e con calma... Secondo me, Fabregas potrebbe essere la scelta giusta: ha fatto belle cose a Como, anche se non è la stessa piazza di Roma. Sicuramente avrà meno tempo. Conosce il calcio, la carriera parla per lui, un po' come De Rossi. Se dovesse arrivare, verrebbe ascoltato. Ma ci sono anche altri nomi. Vediamo: Florent conosce bene la piazza ormai e farà la scelta giusta".

Hai fatto il nome di De Rossi: sembrava possibile un suo ritorno sulla panchina della Roma, ma l'idea di prendere un profilo di tutto rispetto come Fabregas avendo già DDR sotto contratto non sembra avere troppo senso...

"Se c'è una possibilità di far tornare Daniele, lo riprendo subito. Hanno una certa presenza nello spogliatoio, conoscono benissimo il calcio e Daniele conosce alla grande la Roma. La domanda è: potrebbe essere il momento giusto per De Rossi? Le qualità non sono discutibili, ha già dimostrato di essere pronto. Ma forse un ritorno sarebbe prematuro. Io, se potessi, prenderei lui comunque. Senza dubbio".

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