AS Roma

Koné: "Con la Fiorentina una gara decisiva. Adesso siamo in fiducia"

Il centrocampista a Sky Sport: "Quella dell'andata è stata una partita complicata. Contro l'Inter abbiamo capito che possiamo ottenere risultati anche fuori casa"

(GETTY IMAGES)

PUBBLICATO DA La Redazione
03 Maggio 2025 - 10:51

Manu Koné è intervenuto ai microfoni di Sky Sport alla vigilia della gara tra Roma e Fiorentina, valevole la trentacinquesima giornata di campionato. Il centrocampista ha parlato della gara contro i toscani e del momento che i giallorossi stanno vivendo. 

Manu, cosa rappresenta per voi la sfida tra Roma e Fiorentina?

"Sarà una partita molto importante, decisiva, contro una squadra forte che ha già dimostrato tanto. Anche noi siamo in un buon momento di forma, giocheremo in casa davanti ai nostri tifosi e faremo del nostro meglio per cercare di vincere e di allungare questa striscia di risultati positivi. Quello che conta sono i tre punti per proseguire nella risalita della classifica"

La vittoria contro l'Inter cosa vi ha insegnato?

"Quella contro l'Inter è stata una vittoria molto importante. Ha mostrato ancora una volta il nostro spirito di squadra, sia dei titolari sia di chi è partito dalla panchina. Ovviamente non è mai facile giocare contro una squadra del livello dell'Inter. Ci ha confermato che siamo in grado di ottenere grandi risultati anche fuori casa: contro Atalanta e Torino vogliamo confermarci anche in trasferta".

All'andata finì 5-1 per la Fiorentina, cosa ricordi di quel match?

"Fu una partita complicata. Attraversavamo un momento di evidente difficoltà. Rispetto ad allora abbiamo rialzato la testa, siamo stati capaci di reagire. Domenica sarà una partita diversa: saremo in casa, davanti ai nostri tifosi. Oggi siamo in fiducia. Ci giocheremo una bella fetta di futuro, ma sono sicuro che il futuro ci riserva delle belle sorprese".

Claudio Ranieri cosa rappresenta per te? Cosa ti ha dato?

"Mister Ranieri è un grande allenatore, ha moltissima esperienza internazionale e ha fatto bene dovunque. Mi incoraggia tanto in ogni allenamento, mi suggerisce come posizionarmi in campo e come migliorarmi nella parte tattica. Il fatto che possiamo parlare in francese è un grande aiuto, abbiamo una comunicazione diretta e riesce a esortarmi nel modo giusto. Tutti abbiamo avuto bisogno di lui nel corso della stagione, io in particolare".

Parlando di tattica, a Milano sei stato impiegato davanti alla difesa. Ti piace questo ruolo?

"Non sono molto abituato a giocare in quella posizione ma penso che un centrocampista moderno debba sapersi disimpegnare in tutti i ruoli. Ho attitudini sia difensive sia offensive, credo di poter dare una mano alla squadra anche giocando davanti alla difesa. In ogni caso il mio compito è fare ciò che mi chiede l'allenatore, cercando di svolgerlo al meglio. Proprio contro l'Italia con la maglia della Francia avevo giocato la prima volta in quella posizione, penso di essere grado di poterlo fare".

Chi è stato il tuo modello di riferimento calcistico crescendo?

"Due giocatori in particolare. Il primo è Paul Pogba, per la grande carriera che ha avuto alla Juventus e per il suo impatto sulla Serie A. Quando è arrivato in Italia era più giovane di me eppure ha saputo essere decisivo fin da subito, anche per la nazionale. E poi Yaya Touré, fortissimo e vincente. Sono stati due campioni incredibili, non intendo paragonarmi a loro, forse da un punto di vista fisico e tecnico mi posso avvicinare al loro stile ma sempre con le mie caratteristiche".

Qui alla Roma c'è un dirigente che parla francese come te, Florent Ghisolfi. Che rapporto avete?

"È una persona molto importante per me. È stato lui a volermi qui alla Roma, a dimostrarmi quanto il club volesse puntare su di me. Parliamo quotidianamente, anche prima e dopo le partite. Mi incoraggia tanto, perché mi conosce e sa che posso migliorare. Parlare la stessa lingua ci ha aiutati a costruire un bel rapporto, sono contento di poter lavorare con lui qui alla Roma".

Manu, che obiettivo hai come calciatore qui a Roma? Magari raggiungere la Champions League già in questa stagione?

"La Champions è un obiettivo concreto. Sappiamo che la proprietà Friedkin è molto ambiziosa e vuole arrivarci. Da quando sono qui la Roma ha dimostrato di essere un club da Champions League. Sarebbe l'epilogo di una bella storia e di una bella stagione. Mancano solo quattro partite per riuscirsi, se non dovessimo farcela a completare la nostra rimonta la qualificazione all'Europa League rimane l'obiettivo minimo. Ma siamo convinti di avere la qualità per arrivare nelle prime quattro".

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