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Roma-Cagliari, Riccardi aspetta e spera nell'esordio

Ranieri ha i mediani contati: aria di debutto per il giovane classe 2001. Intanto con l’Italia Under 19 ha un rivale in più: Vignato del Chievo, dopo il gol alla Lazio

, di LaPresse

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23 Aprile 2019 - 07:00

il giovane della settimana di Pasqua è Vignato (Emanuel: il nome è importante, perché nel Chievo c'è anche il fratellino Samuele, classe 2004, pure lui un bel talento): il fantasista del club veronese si è preso i titoli di Pasqua con il gol bello quanto inatteso alla Lazio, dribbling e tiro vincente, appena dentro l'area, portando in vantaggio una squadra già retrocessa contro una ancora in corsa per la Champions. Che peraltro giocava in casa: una gara che praticamente non aveva quota.

Qualcuno ha tirato fuori il fotogramma del buffetto di Totti, che alla penultima partita della carriera, Chievo-Roma 3-5, mentre si scaldavano insieme a bordo campo, chiese a Vignato l'età, perché dimostrava ancor meno dei 16 anni che aveva quel 20 maggio 2017, e tutti gli altri l'anno copiato, perché quella immagine tipo "Il Vecchio e il Bambino" era uno di quelli che gli esperti di marketing chiamano contenuto virale. Lo mise in campo Maran, quel giorno, ce lo ha rimesso Di Carlo: la seconda presenza l'ha fatta una settimana dopo la prima, la terza nel 2019, subentrando nell'ultima mezz'ora della gara persa con la Juventus, la quarta il 4 aprile, le ultime tre da titolare, l'ultima contro la Lazio.

Lo scorso anno, quello delle zero presenze in A, fece 7 gol nel campionato Primavera: lo stesso bilancio di Alessio Riccardi, che però ha un anno di meno, e nel 2017-18 avrebbe dovuto fare l'Under 17. Il paragone tra i due ci sta, perché il ruolo è simile, quello un po' indefinito di chi può fare il trequartista o l'attaccante esterno, e a 19 anni ha ancora tempo per cambiare idea. Vignato, nato il 24 agosto 2000 a Negrar, il paese di Damiano Tommasi, da padre veneto e madre brasiliana che gli ha trasmesso la doppia cittadinanza, si può adattare a fare la seconda punta, Riccardi (3 aprile 2001) può partire in mediana.

Per Di Francesco era quello, un centrocampista puro, con tutto che la fase difensiva deve ancora imparare a svolgerla con continuità, sapendo di saper fare la differenza con la palla tra i piedi. Ma il tecnico che lo aveva messo in campo negli ultimi 8' della gara con l'Entella, prima e unica presenza coi grandi, ora non è più al comando, Ranieri su Riccardi non si è mai espresso pubblicamente, ma lo ha portato in panchina in tutte e 7 le partite della sua gestione. E sabato, contro un Cagliari che battendo il Frosinone, si è chiamato definitivamente fuori dalla lotta per la salvezza, salendo a +11 sulla terzultima, può sperare di debuttare in A: con la doppia squalifica di Cristante e Zaniolo, e De Rossi fuori per infortunio, sarà emergenza a centrocampo.

Il Riccardi che proverà ad approfittarne non sta attraversando un gran momento di forma: venerdì, nella Primavera che ha maltrattato il Torino, è stato il meno brillante. Il suo terzo e ultimo gol in questo campionato risale all'8 febbraio, proprio con il Chievo di Vignato (che rimase a secco, ma vinse 4-3). I due si sono ritrovati a marzo, convocati dall'Italia Under 19 per lo stage di preparazione per la fase Elite. Nella lista definitiva Vignato non c'era, Riccardi sì, e ha segnato un gol pesante: qualificazione centrata, a luglio in Armenia c'è la fase finale dell'Europeo. Il posto dovrebbe essere del romanista, ma il debutto in A gli farebbe comodo: il veronese che a marzo aveva perso il ballottaggio, con quel gol alla Lazio ha preso svariati punti.

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