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Stadio della Roma, il conto alla rovescia: questione di ore

Si ottimizzano i documenti raccolti. L’esecutivo deve formalizzare l’impegno sulla viabilità. Pallotta aspetta aprile per tornare nella Capitale?

29 Novembre 2017 - 12:00

Ormai è una settimana che ve lo diciamo, il nuovo stadio della Roma si farà. Ma questa volta siamo davvero a poche ore dalla fatidica fumata bianca. Domani presumibilmente i tecnici della Regione avranno completato la raccolta di tutti gli impegni sottoscritti dalle varie amministrazioni coinvolte e armonizzato le tante prescrizioni emerse la scorsa settimana nella Conferenza dei Servizi. Tutti documenti necessari al completamento della Valutazione di Impatto Ambientale che andrà allegata al parere finale, e senza la quale non sarebbe possibile procedere oltre. Un documento che sta richiedendo un supplemento di lavoro non da poco. Sia chiaro che in questo documenti non verrà fatta menzione del famoso e ormai famigerato Ponte di Traiano, opera questa espunta dal progetto quando lo scorso giugno l'Assemblea di Roma Capitale ha votato la modifica (novazione) della Delibera di pubblico interesse. Per questo le indiscrezioni di queste ore che vorrebbero il Governo pronto (o minacciato) a predisporre un documento ufficiale che lo impegni alla realizzazione del ponte sono prive di fondamento.

Quello che la Regione attende dal Governo è un impegno, sì formale, ma generico sulla viabilità. Cosa che permetterebbe in un futuro necessariamente non troppo lontano di istruire un nuovo iter amministrativo, questa volta solo tra Enti pubblici e senza la presenza dei proponenti, per pensare ed in caso cantierizzare questa opera. O forse, chissà, altro. Comunque un intervento atto quanto meno allo snellimento dei flussi di traffico in quel quadrante della città. Poi potrebbe essere senz'altro il ponte in oggetto, ed in questo senso tutte le nostre fonti tendono a convergere su questa ipotesi, ma ancora non è definito. Ipotesi questa che, conoscendo la storia e visto in generale il comportamento dei proponenti (Roma e Eurnova) in questa fase, ci lascia immaginare che si risparmierebbero tempo e soldi per la progettazione, potendo contare sul lavoro già fatto nella scorsa Conferenza dei Servizi. Chiarito questo aspetto torniamo a quello che più ci interessa. Sono ore queste in cui la ricompensa vale l'attesa.

Perché manca davvero poco. I segnali sono chiarissimi, come la voglia di prendersi paternità e meriti per la decisione. Dopo le parole di lunedì del Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, che ha giustamente riconosciuto l'importante ruolo del Governo ed ha elegantemente sorvolato sui propri meriti, oggettivamente non secondari, ieri è intervenuta la candidata del Movimento 5 Stelle alla Pisana, la deputata ed ex capogruppo alla Camera del movimento di Peppe Grillo, Roberta Lombardi. Partecipando a Omnibus su La7 la Lombardi ha dichiarato: «Io vedo da romana una città che sta ripartendo, una città che inizia ad investire nel futuro e vorrei ricordare lo Stadio della Roma e la Formula E che porteranno occasioni di promozione della città ed investimenti sul territorio». Parole condivisibili sicuramente, ma che cozzano un po' con altre posizioni del Movimento e soprattutto con quelle personali della stessa Lombardi, a lungo in prima fila tra gli oppositori della Raggi quando quest'ultima cercava un'intesa con i proponenti. Ma in questa fase è sicuramente preferibile sottolineare come queste siano parole di buon senso, e importa solo che arrivino in un momento in cui comunque voci dissonanti, anche all'interno dei 5 Stelle, esistono ancora. E esistono anche all'interno delle altre forze politiche. Ben vengano, quindi, prese di posizione a favore dello stadio, che danno il senso che si stia per concludere questo passaggio importante dell'iter burocratico. Non l'ultimo però.

Anche qui sicuramente ci ripeteremo rispetto a quanto vi abbiamo scritto in questi giorni e in queste settimane. Ma prima di veder posato il primo mattone occorrono ancora alcuni passaggi fondamentali, dal recepimento di Roma Capitale della delibera della Conferenza, alla stipula della Convenzione tra pubblico e privato, per arrivare alla messa a gara delle opere pubbliche con bando europeo. Per questo proprio nelle ultime ore si rincorrono voci che vorrebbero il Presidente della Roma James Pallotta nella Capitale non prima del prossimo aprile. Voci non confermate, ma che senz'altro trovano conferma nella tempistica. Tutto questo ha attirato l'attenzione anche degli operatori di Borsa, se è vero che ieri le azioni di AS Roma hanno visto un aumento di contrattazioni pari a oltre il doppio della media dell'ultimo mese. Siamo quindi vicini alla meta, ancora poche ore prima di poter brindare al nuovo stadio. Parafrasando la Rossella di Via Col Vento, dopotutto domani è il giorno.

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